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23/07/2017 PROGRESS Chapter 52: Vote Pies;
British Strong Style (Trent Seven & Tyler Bate) vs War Machine (Hanson & Ray Rowe)
A chiudere la serata di Manchester abbiamo Seven e Bate, tornati campioni di coppia allo scorso capitolo, dopo aver perso le cinture contro i CCK a Chapter 50 (a proposito di 50/50 fatto bene, per trasmettere quanto le due coppie si equivalgano).
I campioni difendono dall’assalto di un team particolarmente in forma, gli War Machine che a Chapter 51 hanno per la prima volta trionfato contro i gatekeeper, i London Riot.
“War Machine” rules, quindi tornado senza squalifiche, e ovviamente i quattro non se lo fanno ripetere due volte per scatenare il caos più totale per tutta l’arena. Il match è esattamente come ve lo poteste immaginare: un demolition derby con gente lanciata da tutte le parti e colpi che partono e arrivano in ogni dove.
A brillare, tanto per cambiare, è un Tyler Bate fuori di testa, che fa di tutto e di più. Passare da salti oltre la terza corda a fare airplain spin con tanto di squat con Hanson sulle spalle è roba che solo lui può fare.
Come vi dicevo, questo è il genere designato per le difese dei titoli di coppia e, ancora una volta, siamo a livelli altissimi.
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30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless;
Grizzled Young Veterans (Zack Gibson & James Drake) vs Never Say Die (Dillon D’Angelo & Alex Cupid)
Ad una settimana esatta dallo scorso capitolo, abbiamo l’ultimo Chapter di luglio a chiudere la trilogia Birmingham/Manchester/Londra. Skippiamo i primi due match e ci buttiamo sul debutto del tag formato da due volti noti della PROGRESS, Zack Gibson e James Drake. Nel solito, acceso, promo pre match Gibson dice che l’Origin è morta e sepolta e d’ora in poi si concentrerà sulla competizione tag con Drake. Il primo impegno non sembra provante, contro due ProJo graduate al debutto assoluto in un Chapter.
Questo è un incontro da meno di cinque minuti, uno showcase per i GYV, ma che mi ha impressionato per la chimica spaventosa tra i due. Quando dico che basta pochissimo per capire se uno su un ring ci sa stare o no, questo è un esempio perfetto. Il timing delle mosse, come le hanno concatenate, la pulizia e la velocità. Subito si è capito che qua abbiamo tra le mani un crack per la categoria.
Sui Never Say Die poco da dire. Hanno anche avuto uno shine buono, ma sono materiale da categorie inferiori