In WWE manca lo starpower?
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Re: In WWE manca lo starpower?
Si può dire che stiano facendo molto meglio ora?
Mi sembra che stiano cercando di pushare in modo organico un bel po’ di gente, evitando il razzo in culo (salvo per tag team…) e depush repentino.
Mi sembra che stiano cercando di pushare in modo organico un bel po’ di gente, evitando il razzo in culo (salvo per tag team…) e depush repentino.
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Re: In WWE manca lo starpower?
15 anni?3:16 ha scritto: ↑15/11/2024, 6:08 Edge è stato costruito per una botta di culo è lo sappiamo tutti visto che ci stavano provando dal 1999, Orton aldilà di tutto è stato sempre rimandato indietro subito sia per questioni personali di Randy che per scelta della federazione, Guerrero fu un emergenza e fu lasciato solo, Jeff Hardy divenne over talmente tanto che furono costretti a pusharlo. E parliamo di quanti? 5 in quasi 15 anni? pochini mi verrebbe da dire. Il discorso è che appunto in quei anni c'erano ancora i nomi grossi che tennevano(malamente) la baracca e allora apposto cosi, se non ci fosse stato questo discorso il Cenacentrisamo non verrebbe ricordato in maniera cosi gentile, anzi. E i stronzi che perdevano come coglioni c'erano anche all'epoca(vedi MVP)
Okay che questi ultimi periodi, come detto, sono stati un disastro ma la RA è stata la causa.
Stiamo parlando di Ruthless Aggression, io sto prendendo in considerazione quel periodo, quindi 2002-2010.
Io sto parlando di push in sé, della gente che prima di venire proposta ad un certo livello, veniva costruita e pushata.
Edge costruito "per botta di culo" cosa vuol dire? Da quando si costruisce "per botta di culo"? Ma anche fosse, hanno fatto solo che bene, se non sfrutti ste fantomatiche botte di culo nel wrestling, sei un fesso.
Guerrero, quando si resero conto dell'overness, lo costruirono per diversi mesi seriamente e divenne uno dei cardini del mid-upper card, prima del lancio nel main event.
Hardy "furono costretti"...pure qui, anche fosse (opinabile che sia stato davvero così, visto che pure li ci spesero dietro un anno buono per costruirlo), il problema dove sarebbe? Uno è over, lo pushi. E' base, dovrebbe funzionare sempre così'.
Poi, che alcuni non abbiano funzionato come pensavano ok, ma io sto parlando di costruzioni e gente pushata PRIMA.
Nell'era successiva, chi hanno davvero costruito a dovere? Rollins sicuro, poi? Si potrebbe citare Bryan, ma lo trattarono alla stregua di un effetto collaterale di un'estate, furono costretti a tornare sui loro passi a furor di popolo, ma non appena si presentò l'occasione, una volta (non) perso il titolo, lo usarono prima per i propri comodi (pushare Reigns) e poi lo spedirono il più lontano possibile dal main event, nonostante fosse ancora il più over che avessero.
Punk? Più per meriti suoi che della federazione, che dopo avergli lasciato campo libero nell'estate 2011, lo fece mestamente rientrare nelle proprie assurde logiche di quegli anni, dove "o sei Cena, o nel main event col cazzo che ci resti" e lo turnarono perché erano incapaci di concepire che due top face di quel rango potessero coesistere, oltre alla loro ossessione per Cena superface inturnabile.
Nemmeno Reigns rientra nei costruiti bene, lo spararono nella stratosfera palesemente a cazzo, non era minimamente pronto e la Rumble che avrebbe dovuto lanciarlo fu un disastro ferroviario. Se Roman è quello che è oggi, lo deve solo ed esclusivamente al suo turn heel, da face fu una merda inenarrabile.
Nel mid-upper card, un disastro dietro l'altro, nemmeno quando avevano gli over "per botta di culo" ci provavano. Avevano Ziggler e Cesaro over, che potevano tornare utili in più modi (tra cui il non far sembrare il mid card una terra di sfigati), distrutti nel giro di pochi mesi e ridotti a macchiette. Wyatt, venduto come uno dei volti più interessanti che avevano, fece da carne da macello per Cena, in un feud che lui aveva bisogno come il pane di vincere e da cui ci abbiamo guadagnato l'ennesimo Cena immobile, che sembrava pronto ad un'evoluzione e invece gli fecero fare 10 passi indietro.
Poi part timer, gente ritirata da un pezzo, tre quarti di roster rasi al suolo su cui nemmeno ci provavano a portare in alto qualcuno, perché troppo concentrati ad adulare Reigns.
Ribadisco: rimpiangere la RA no, anche mai, ma parlando di push e costruzioni, fu l'ultimo periodo in cui non erano ancora completamente risucchiati da logiche folli e inconcludenti e dove ancora si cercava di costruire in un certo modo ciò che sarebbe stato il futuro della compagnia.
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Re: In WWE manca lo starpower?
Se non costruisci un personaggio intorno al materiale umano che hai rimarrai sempre a corto di starpower: oggi The Rock e Steve Austin rimarrebbero impantanati in Rocky Maivia e The Ringmaster. Una volta i personaggi venivano costruiti a partire dal look, che è una componente importantissima ma sempre meno considerata nella costruzione di un main eventer: non importava che si prendesse spunto da film, cartoni, serie TV, o personaggi davvero esistenti, la priorirà era bucare lo schermo.
Ecco, mi sembra che oggi venga data mola meno priorità a questi fattori apparentemenet effimeri, ma che nel wrestling sono fondamentali. Quali sono oggi i personaggi della WWE? Oggi ti dicono che personaggi sono, ma senza atteggiarsi come tali. Seth Rollins ad esempio si proprone come un "visionario eccentrico e fuori di testa", ma oltre a qualche vestito pazzo cosa fa di così eccentrico per esasperare il suo personaggio? Che avrebbe ma ifatto di così fuori dagli schemi?
Aggiungo poi che oggi la WWE e i suoi personaggi si prendpano troppo sul serio, sia nei feud, che nei promo, che nelle scene nel backstage. Mi manca l'ironia dei vecchi tempi, che magari spesso era anche pecoreccia, ma nessun personaggio senza un fondo d'ironia ti rimane davvero impresso, tolte eccezzioni come Undertaker.
Ecco, mi sembra che oggi venga data mola meno priorità a questi fattori apparentemenet effimeri, ma che nel wrestling sono fondamentali. Quali sono oggi i personaggi della WWE? Oggi ti dicono che personaggi sono, ma senza atteggiarsi come tali. Seth Rollins ad esempio si proprone come un "visionario eccentrico e fuori di testa", ma oltre a qualche vestito pazzo cosa fa di così eccentrico per esasperare il suo personaggio? Che avrebbe ma ifatto di così fuori dagli schemi?
Aggiungo poi che oggi la WWE e i suoi personaggi si prendpano troppo sul serio, sia nei feud, che nei promo, che nelle scene nel backstage. Mi manca l'ironia dei vecchi tempi, che magari spesso era anche pecoreccia, ma nessun personaggio senza un fondo d'ironia ti rimane davvero impresso, tolte eccezzioni come Undertaker.
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Re: In WWE manca lo starpower?
Backbone Crusher ha scritto: ↑15/11/2024, 10:33 15 anni?
Stiamo parlando di Ruthless Aggression, io sto prendendo in considerazione quel periodo, quindi 2002-2010.
Io sto parlando di push in sé, della gente che prima di venire proposta ad un certo livello, veniva costruita e pushata.
Edge costruito "per botta di culo" cosa vuol dire? Da quando si costruisce "per botta di culo"? Ma anche fosse, hanno fatto solo che bene, se non sfrutti ste fantomatiche botte di culo nel wrestling, sei un fesso.
Penso che per "botta di culo" si riferisse alla storia con Lita, che lo ha reso over dopo anni di anonimato. Bravissima la WWE a sfruttare la cosa, ma fino a quel momento, Edge veniva accolto con indifferenza, nonostante i reiterati tentativi di mandarlo nel main event prima da face, poi da heel. Nel mentre, ogni volta che Christian andava over (vedi il feud con Cena nel 2005, ma anche dopo la vittoria di Wrestlemania 20), veniva puntualmente affossato dalla stessa WWE.
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Re: In WWE manca lo starpower?
Ma quello per me è proprio l'ABC della scrittura e dello sfruttare il momento: volevano pushare Edge da anni, arriva l'occasione di poter realizzare la cosa e la sfruttano.Kazarian88 ha scritto: ↑15/11/2024, 12:31 Penso che per "botta di culo" si riferisse alla storia con Lita, che lo ha reso over dopo anni di anonimato. Bravissima la WWE a sfruttare la cosa, ma fino a quel momento, Edge veniva accolto con indifferenza, nonostante i reiterati tentativi di mandarlo nel main event prima da face, poi da heel. Nel mentre, ogni volta che Christian andava over (vedi il feud con Cena nel 2005, ma anche dopo la vittoria di Wrestlemania 20), veniva puntualmente affossato dalla stessa WWE.
Chiaro e semplice, è tipo uno dei concetti su cui si basa il wrestling.
Quel "botta di culo" sembra quasi un'accezione negativa, ma oltre e grazie alla suddetta, Edge poi ha trovato la sua dimensione ed è diventato uno dei migliori heel di quegli anni.
Meglio lamentarsi che ci sia stata la botta di culo, o ringraziare iddio che invece l'hanno sfruttata?
La mia critica è riferita al fatto che, dopo quegli anni, non sono più riusciti (o non hanno voluto) pushare e puntare su qualcuno nemmeno quando avevano le condizioni a favore. Avevano gente over, per caso o meno, e invece che approfittarne, soffocavano questa cosa o la utilizzavano per realizzare i loro limitati piani prefissati, che prevedevano curarsi adeguatamente solo del main event e basta.
Una cosa che non ho mai capito, totalmente insensata e pure controproducente.
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Re: In WWE manca lo starpower?
Perchè a McMahon è sempre fregato solo del Main Event, lo raccontano in molti, Russo in primis. Ai meeting chiedeva solo cosa avrebbe fatto Austin.Backbone Crusher ha scritto: ↑15/11/2024, 13:46 Ma quello per me è proprio l'ABC della scrittura e dello sfruttare il momento: volevano pushare Edge da anni, arriva l'occasione di poter realizzare la cosa e la sfruttano.
Chiaro e semplice, è tipo uno dei concetti su cui si basa il wrestling.
Quel "botta di culo" sembra quasi un'accezione negativa, ma oltre e grazie alla suddetta, Edge poi ha trovato la sua dimensione ed è diventato uno dei migliori heel di quegli anni.
Meglio lamentarsi che ci sia stata la botta di culo, o ringraziare iddio che invece l'hanno sfruttata?
La mia critica è riferita al fatto che, dopo quegli anni, non sono più riusciti (o non hanno voluto) pushare e puntare su qualcuno nemmeno quando avevano le condizioni a favore. Avevano gente over, per caso o meno, e invece che approfittarne, soffocavano questa cosa o la utilizzavano per realizzare i loro limitati piani prefissati, che prevedevano curarsi adeguatamente solo del main event e basta.
Una cosa che non ho mai capito, totalmente insensata e pure controproducente.
Se ci sono stati tanti periodi di midcard scritto bene è perchè c'erano persone che pensavano che era meglio scrivere cose per tutti, non solo ai tre eletti che erano nel ME.
Ed evviva le botte di culo, che nella vita servono anche quelle e a sfruttarle si fa solo bene, dovrebbe essere un merito. Kofimania è l'esempio perfetto che ha prodotto la mia storia e match preferito di sempre. O Fletcher pushato da singolo perchè Davis si è rotto.
Allo stesso modo si dovrebbe essere preparati a modificare le cose in caso di sfiga, in AEW col Devil hanno cannato alla grande per questo.
Re: In WWE manca lo starpower?
Concordo con chi dice che bisognerebbe lavorare di più sul creare personaggi che risaltino e si differenzino dagli altri riguardo impatto visivo e come modo di fare, soprattutto nel midcarding dove si può osare di più. Non significa tornare a un'era gimmick con il poliziotto, il capo indiano eccetera, però qualcosa di un po' eccentrico ci sta.
Tra Raw e Smackdwon come personaggi almeno un po' particolari vedo Wyatt Sics, Pretty Deadly e poco altro. Ad atleti stra affermati non serve dare ormai una particolare caratterizzazione, la loro stessa carriera dà loro personalità. Tipo Rollins oggi ha un vissuto di tradimenti di compagni di stable, il periodo che si è venduto all'Authority, king slayer, beast slayer, il periodo da santone, la redenzione ecc. Un percorso in divenire che parla per lui. Tutti gli altri hanno bisogno di qualcosa che li differenzi e questo riesci a farlo o attraverso le storie (come nei casi di Dominik o Jey) o gli devi dare un perché che non sia "voglio vincere i match".
Credo in oltre che per diventare grandi main eventer face sia importantissimo uno stint da heel in cui si può osare di più come personaggio rispetto all'appiattimento parziale che subisce la maggioranza dei face. Se fai bene intrattenendo da heel il rispetto del pubblico cresce sempre di più finché saranno i fan a volere il turn face (vedi Roman). Quella base di rispetto è la connessione con il pubblico che porta a tifarti come una top star
Tra Raw e Smackdwon come personaggi almeno un po' particolari vedo Wyatt Sics, Pretty Deadly e poco altro. Ad atleti stra affermati non serve dare ormai una particolare caratterizzazione, la loro stessa carriera dà loro personalità. Tipo Rollins oggi ha un vissuto di tradimenti di compagni di stable, il periodo che si è venduto all'Authority, king slayer, beast slayer, il periodo da santone, la redenzione ecc. Un percorso in divenire che parla per lui. Tutti gli altri hanno bisogno di qualcosa che li differenzi e questo riesci a farlo o attraverso le storie (come nei casi di Dominik o Jey) o gli devi dare un perché che non sia "voglio vincere i match".
Credo in oltre che per diventare grandi main eventer face sia importantissimo uno stint da heel in cui si può osare di più come personaggio rispetto all'appiattimento parziale che subisce la maggioranza dei face. Se fai bene intrattenendo da heel il rispetto del pubblico cresce sempre di più finché saranno i fan a volere il turn face (vedi Roman). Quella base di rispetto è la connessione con il pubblico che porta a tifarti come una top star
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Re: In WWE manca lo starpower?
Si, il discorso di Russo che McMahon fosse solo interessato al main event lo sapevo, ma è proprio la logica del soffocare l'overness che non ho mai capito.Marco Frediani ha scritto: ↑15/11/2024, 15:32 Perchè a McMahon è sempre fregato solo del Main Event, lo raccontano in molti, Russo in primis. Ai meeting chiedeva solo cosa avrebbe fatto Austin.
Se ci sono stati tanti periodi di midcard scritto bene è perchè c'erano persone che pensavano che era meglio scrivere cose per tutti, non solo ai tre eletti che erano nel ME.
Ed evviva le botte di culo, che nella vita servono anche quelle e a sfruttarle si fa solo bene, dovrebbe essere un merito. Kofimania è l'esempio perfetto che ha prodotto la mia storia e match preferito di sempre. O Fletcher pushato da singolo perchè Davis si è rotto.
Allo stesso modo si dovrebbe essere preparati a modificare le cose in caso di sfiga, in AEW col Devil hanno cannato alla grande per questo.
Era come se gli desse fastidio che la gente non scelta da lui andasse over, quindi invece di sfruttarla, la ostacolava.
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Re: In WWE manca lo starpower?
In alcuni casi ci aveva visto lungo (che fossero meme momentanei), tipo anche Zack Ryder alla fine non si è perso nulla. COn Rusev magari poteva sfruttarlo meglio.Backbone Crusher ha scritto: ↑15/11/2024, 16:42 Si, il discorso di Russo che McMahon fosse solo interessato al main event lo sapevo, ma è proprio la logica del soffocare l'overness che non ho mai capito.
Era come se gli desse fastidio che la gente non scelta da lui andasse over, quindi invece di sfruttarla, la ostacolava.
McMahon era strano, voleva il controllo ma se gli stavi simpatico in qualche modo avevi libertà e se andavi over ti supportava.
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Re: In WWE manca lo starpower?
Scusate se riesumo il topic ma è un argomento sempre attuale.
Aggiungo una cosa spesso considerata effimera ma per me fondamentale per creare una star riconoscibile e impattante: il look. Oggi mi sembrano tutti molto simili: stessi tatuaggi, stessi capelli, stesse barbe, stessi attire, tutto. Hogan senza i baffi sarebbe tato lo stesso? Austin senza pelata e pizzetto? O Cena senza il suo look da rapper, talmente azzeccato da essere rinasto anche nella fase post-rapper. O Cody Rhodes col suo look del 2008. Lo stesso Triple H, quando arrivò il momento di consacrarsi come main eventer nel 1999 cambiò completamente aspetto: perché senza un look accattivante vieni preso meno sul serio. Quanti wrestler abbiamo visto diventare icone solo per la presenza scenica? Da Ultimate Warrior fino a fino al primissimo Randy Orton, che bucava lo schermo prima ancora di aver dimostrato qualcosa. Questo è un piccolo esempio per riallacciarmi al vero problema, che viene subito dopo quello della scrittura: l'assenza di gimmick. E non parlo di roba eccentrica tipo Doink o Repo Man.
In passato i wrestler erano archetipi, figure con cui sentivi familiarità perché parte del nostro inconscio collettivo, oltre che incarnazioni dello zeitgeist del proprio tempo. Con la "vecchia generazione" avevi familiarità immediata: Undertaker era la sovrannaturale giustizia divina della WWE, Triple H il despota accentratore che detta legge nel suo roster come fosse lo stesso proprietario della WWE, Edge l'opportunista figlio di buonadonna con mille scappatoie, Eddie Guerrero il cholo sornione che compensava la stazza con la furbizia, Kurt Angle l'eroe olimpico, CM Punk l'anarchico straight edge sovvertitore dello status quo, e così via.
Le gimmick sono fondamentali per creare icone riconoscibili al primo sguardo a prescindere dal talento: senza gimmick mirate a costruire un personaggio (o un atchetipo) Austin sarebbe rimasto The Ringmaster, Cena sarebbe rimasto la CAW che era prima di fare il rapper, Roman Reigns il coso che abbiamo visto prima del 2020, Bryan il fenemomento delle indy che non ce l'ha fatta una volta fatto il grande passo, Batista un big man dimenticabilissimo alla Mason Ryan, ecc.
Se i vari Rollins, Gunther, McIntyre, fossero emersi 20 anni fa (facendo finta che Vince li apprezzasse) sarebbero diventati personaggi molto più impattanti di quelli che sono oggi.
Aggiungo una cosa spesso considerata effimera ma per me fondamentale per creare una star riconoscibile e impattante: il look. Oggi mi sembrano tutti molto simili: stessi tatuaggi, stessi capelli, stesse barbe, stessi attire, tutto. Hogan senza i baffi sarebbe tato lo stesso? Austin senza pelata e pizzetto? O Cena senza il suo look da rapper, talmente azzeccato da essere rinasto anche nella fase post-rapper. O Cody Rhodes col suo look del 2008. Lo stesso Triple H, quando arrivò il momento di consacrarsi come main eventer nel 1999 cambiò completamente aspetto: perché senza un look accattivante vieni preso meno sul serio. Quanti wrestler abbiamo visto diventare icone solo per la presenza scenica? Da Ultimate Warrior fino a fino al primissimo Randy Orton, che bucava lo schermo prima ancora di aver dimostrato qualcosa. Questo è un piccolo esempio per riallacciarmi al vero problema, che viene subito dopo quello della scrittura: l'assenza di gimmick. E non parlo di roba eccentrica tipo Doink o Repo Man.
In passato i wrestler erano archetipi, figure con cui sentivi familiarità perché parte del nostro inconscio collettivo, oltre che incarnazioni dello zeitgeist del proprio tempo. Con la "vecchia generazione" avevi familiarità immediata: Undertaker era la sovrannaturale giustizia divina della WWE, Triple H il despota accentratore che detta legge nel suo roster come fosse lo stesso proprietario della WWE, Edge l'opportunista figlio di buonadonna con mille scappatoie, Eddie Guerrero il cholo sornione che compensava la stazza con la furbizia, Kurt Angle l'eroe olimpico, CM Punk l'anarchico straight edge sovvertitore dello status quo, e così via.
Le gimmick sono fondamentali per creare icone riconoscibili al primo sguardo a prescindere dal talento: senza gimmick mirate a costruire un personaggio (o un atchetipo) Austin sarebbe rimasto The Ringmaster, Cena sarebbe rimasto la CAW che era prima di fare il rapper, Roman Reigns il coso che abbiamo visto prima del 2020, Bryan il fenemomento delle indy che non ce l'ha fatta una volta fatto il grande passo, Batista un big man dimenticabilissimo alla Mason Ryan, ecc.
Se i vari Rollins, Gunther, McIntyre, fossero emersi 20 anni fa (facendo finta che Vince li apprezzasse) sarebbero diventati personaggi molto più impattanti di quelli che sono oggi.
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Re: In WWE manca lo starpower?
Mcmahon comunque i tre citati li ha apprezzati visti i risultati raccolti.Glass Shatters ha scritto: ↑30/07/2025, 10:21 Scusate se riesumo il topic ma è un argomento sempre attuale.
Aggiungo una cosa spesso considerata effimera ma per me fondamentale per creare una star riconoscibile e impattante: il look. Oggi mi sembrano tutti molto simili: stessi tatuaggi, stessi capelli, stesse barbe, stessi attire, tutto. Hogan senza i baffi sarebbe tato lo stesso? Austin senza pelata e pizzetto? O Cena senza il suo look da rapper, talmente azzeccato da essere rinasto anche nella fase post-rapper. O Cody Rhodes col suo look del 2008. Lo stesso Triple H, quando arrivò il momento di consacrarsi come main eventer nel 1999 cambiò completamente aspetto: perché senza un look accattivante vieni preso meno sul serio. Quanti wrestler abbiamo visto diventare icone solo per la presenza scenica? Da Ultimate Warrior fino a fino al primissimo Randy Orton, che bucava lo schermo prima ancora di aver dimostrato qualcosa. Questo è un piccolo esempio per riallacciarmi al vero problema, che viene subito dopo quello della scrittura: l'assenza di gimmick. E non parlo di roba eccentrica tipo Doink o Repo Man.
In passato i wrestler erano archetipi, figure con cui sentivi familiarità perché parte del nostro inconscio collettivo, oltre che incarnazioni dello zeitgeist del proprio tempo. Con la "vecchia generazione" avevi familiarità immediata: Undertaker era la sovrannaturale giustizia divina della WWE, Triple H il despota accentratore che detta legge nel suo roster come fosse lo stesso proprietario della WWE, Edge l'opportunista figlio di buonadonna con mille scappatoie, Eddie Guerrero il cholo sornione che compensava la stazza con la furbizia, Kurt Angle l'eroe olimpico, CM Punk l'anarchico straight edge sovvertitore dello status quo, e così via.
Le gimmick sono fondamentali per creare icone riconoscibili al primo sguardo a prescindere dal talento: senza gimmick mirate a costruire un personaggio (o un atchetipo) Austin sarebbe rimasto The Ringmaster, Cena sarebbe rimasto la CAW che era prima di fare il rapper, Roman Reigns il coso che abbiamo visto prima del 2020, Bryan il fenemomento delle indy che non ce l'ha fatta una volta fatto il grande passo, Batista un big man dimenticabilissimo alla Mason Ryan, ecc.
Se i vari Rollins, Gunther, McIntyre, fossero emersi 20 anni fa (facendo finta che Vince li apprezzasse) sarebbero diventati personaggi molto più impattanti di quelli che sono oggi.
Come impatto boh, Gunther è basico da morire, funziona per carità ma nel primo regno erano emersi mille limiti del personaggio. Rollins sono sicuro avrebbe fatto bene, McIntyre credo di si.
Per il resto sono d'accordo, pochi personaggi sopra le righe, pochi che si distinguono e bucano lo schermo ma penso sia colpa di una scrittura che non ingrana davvero assieme a dei performer che a volte danno l'idea di essere già contenti di essere lì.
L'intercambiabilità si nota tra le ragazze ad esempio, spiccano poco e quelle con un minimo di personaggio sembrano chissà cosa.
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Re: In WWE manca lo starpower?
Discorso che condivido al 100%. I fan del "purismo" eccessivo spesso remano contro le gimmick, ma il risultato è quello di avere tanti ginnasti in costume nero che sembrano tutti uguali e non hanno un minimo di personalità.
Ricordo Caleb Konley quando era nel Cult Of Lee in Impact Wrestling: sembrava veramente un personaggio predefinito dei videogiochi. Trevor Lee almeno con la barba e i capelli si distingueva, ma lui era veramente generico.
Il "Cheapest Wrestler" Matt Rivera quando aveva fatto un provino per la TNA nel 2013 si era beccato una stoccata da Sabin, Angle e Magnus perché aveva un attire troppo generico, con pantaloncini neri e ginocchiere rosse (e gli stivali tenuti con lo scotch, ma quello è un altro discorso).
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Re: In WWE manca lo starpower?
Penso che i problemi principali che vanno a ledere gimmick, carisma e storie siano tre:
1)Maggior produzione di contenuti rispetto al passato che alla lunga annacqua tutto, dunque quantità a discapito della qualità. Suppongo che in passato fosse molto più facile scrivere storie e personaggi quando c'erano pochi brand su cui concentrarsi e far confluire meglio le idee
2) Il periodo troppo politicamente corretto che stiamo vivendo non è che dia una spinta a certe gimmick e idee. Il wrestling è un mondo assai pazzo, "larger than life", che prima di guardarlo dovresti già sapere che vedrai robe di cattivo gusto, un mondo che non dovrebbe MAI giustificarsi. E negli ultimi dieci anni siamo anche peggiorati come società, passando da un eccesso all'altro. Per dire, nel tributo che Cody ha fatto ad Hogan, hanno dovuto per forza infilarci la premessa che si stava celebrando l'artista e non l'uomo. Vi pare che sia stata fatta una stronzata del genere nel tributo a Warrior 11 anni fa? Lo stesso tizio che pochi anni prima aveva fatto quelle sue famose invettive omofobe pubbliche? Nah.
3) Anche se per alcuni è un discorso ormai desueto, lo sputtanamento della keyfabe anno dopo anno non ha di certo aiutato a far crescere o mantenere l'aura quasi mistica dei personaggi, una cosa che ha sempre aiutato la magia e la suspension of disbelief che è da sempre il sostrato del wrestling. Oggi sono tutte interviste a fiumi, post sui social ecc dove tutti si incensano a vicenda, amici e nemici. Per dire, un Taker nel suo periodo più umano da biker e dunque molti anni dopo che la keyfabe venne "rotta" dal processo steroidi, lo si vedeva raramente al di fuori della wwe. Rarissimo vederlo in qualche intervista, dove comunque cercava di proteggere la keyfabe a tutti i costi.
Insomma, con gli occhi romantici del fan direi che la WWE ha bisogno urgente di adottare una visione molto ma molto più "Less is more" ovunque. Non ricordo chi disse che i wrestler non serve mostrarli a ogni occasione possibile e non serve fargli fare troppo, perché devono conservare quell'aura di mistero e fenomeno speciale che spinge lo spettatore a volerne sempre di più. Se gli dai già tutto subito, quello si gasa sempre di meno.
Però se è vero che sono anni che stanno avendo i fatturati più grandi di sempre allora c'hanno ragione loro a continuare sulla strada opposta, che ve devo dì.
1)Maggior produzione di contenuti rispetto al passato che alla lunga annacqua tutto, dunque quantità a discapito della qualità. Suppongo che in passato fosse molto più facile scrivere storie e personaggi quando c'erano pochi brand su cui concentrarsi e far confluire meglio le idee
2) Il periodo troppo politicamente corretto che stiamo vivendo non è che dia una spinta a certe gimmick e idee. Il wrestling è un mondo assai pazzo, "larger than life", che prima di guardarlo dovresti già sapere che vedrai robe di cattivo gusto, un mondo che non dovrebbe MAI giustificarsi. E negli ultimi dieci anni siamo anche peggiorati come società, passando da un eccesso all'altro. Per dire, nel tributo che Cody ha fatto ad Hogan, hanno dovuto per forza infilarci la premessa che si stava celebrando l'artista e non l'uomo. Vi pare che sia stata fatta una stronzata del genere nel tributo a Warrior 11 anni fa? Lo stesso tizio che pochi anni prima aveva fatto quelle sue famose invettive omofobe pubbliche? Nah.
3) Anche se per alcuni è un discorso ormai desueto, lo sputtanamento della keyfabe anno dopo anno non ha di certo aiutato a far crescere o mantenere l'aura quasi mistica dei personaggi, una cosa che ha sempre aiutato la magia e la suspension of disbelief che è da sempre il sostrato del wrestling. Oggi sono tutte interviste a fiumi, post sui social ecc dove tutti si incensano a vicenda, amici e nemici. Per dire, un Taker nel suo periodo più umano da biker e dunque molti anni dopo che la keyfabe venne "rotta" dal processo steroidi, lo si vedeva raramente al di fuori della wwe. Rarissimo vederlo in qualche intervista, dove comunque cercava di proteggere la keyfabe a tutti i costi.
Insomma, con gli occhi romantici del fan direi che la WWE ha bisogno urgente di adottare una visione molto ma molto più "Less is more" ovunque. Non ricordo chi disse che i wrestler non serve mostrarli a ogni occasione possibile e non serve fargli fare troppo, perché devono conservare quell'aura di mistero e fenomeno speciale che spinge lo spettatore a volerne sempre di più. Se gli dai già tutto subito, quello si gasa sempre di meno.
Però se è vero che sono anni che stanno avendo i fatturati più grandi di sempre allora c'hanno ragione loro a continuare sulla strada opposta, che ve devo dì.
Re: In WWE manca lo starpower?
esatto.
finchè macinano milioni han ragione loro.
a me però più che dello starpower , ormai un lontano ricordo, mi preoccupa invece la (presumibile) mancanza di disciplina e sacrificio.
gente che arriva e pensa di essere la nuova next big thing , pretende ed alla prima occasione col cazzo storto fa storie e capricci... lì si che servirebbe del sano e vecchio nonnismo.
- laOch
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Re: In WWE manca lo starpower?
Avantard ha detto già tutto in maniera corretta, aggiungo la mia:
- La WWE di Levesque ha aumentato di taaanto lo starpower dei roster, c'erano anni in cui (colpa loro ovviamente) c'erano Reigns Lesnar e qualcuno dietro a fare qualche capatina nel main event. Negli ultimi anni abbiamo avuto Punk, Uso, Gunther, Rollins, Orton, Paul, Priest (PRIEST!), McIntyre, Cena, Reigns, Cody, Owens, Zayn tutti a parlare di titolo mondiale e di giocarselo attivamente e (più o meno ovviamente) costantemente.
- Poi, è ovvio che lo starpower bisogna capire con quali occhi lo si giudica: qui dentro ora tutti abbiamo per la maggior parte tra i 30 e i 40 anni (penso), ma è stra ovvio e stra chiaro che i bimbi di oggi guardano a Reigns, Cody e Rhea come i Cena, Orton, Taker, Triple H dei nostri tempi
- E proprio per questo, per il fatto che il boom del wrestling ha travolto persone che oggi sono più che smaliziate verso il prodotto, che la WWE sta andando verso la rottura totale della kayfabe e sempre di più verso una serie tv (oltre che all'interno di TKO bisogna differenziare chi lotta davvero e chi recita). La serie Netflix Unreal è la totale affermazione di ciò che dico
- Chiudo, mi è capitato un video pubblicato da WWE Vault di Summerslam 1998 con riprese e backstage del video promo di Stone Cold vs Undertaker nel parking lot tra le fiamme: 30 anni fa, con le tv in super scarsa definizione, con le superstar che vedevi UNA volta alla settimana (non 50 tra puntate e reel instagram), con il credere veramente che quei due si odiavano a tal punto da ammazzarsi, ma avoglia che pensavi che fossero i due supereroi scesi dal cielo pronti a a farsi male sul serio e che fossero i più grandi personaggi del globo terracqueo. Oggi, in un mondo smaliziato, che vuole realtà, che ricerca il perchè e il per come di qualsiasi cosa, quel promo ti viene proposto scomposto con ciak e azione.
- E la WWE andrà sempre di più in quella direzione, puntata e racconto di ciò che succede davanti e dietro le quinte, ed è solo così che può sopravvivere e sopratutto espandere a dismisura la sua fanbase. Perchè se ai fan di Travis Scott e Logan Paul gli dici guardati il wrestling che è vero ti fanno una pernacchia, se gli dici Guardati il wrestling dove ci sono attori e performer della madonna che ti fanno vedere un prodotto figo e impacchettato bene, se lo guardano tutti. Basta vedere il buzz mondiale dopo Elimination Chamber 2025
p.s.: non c'è meno starpower, sono cambiate le condizioni per definire lo starpower di un roster e soprattutto sono cambiati gli occhi di chi giudica lo starpower di un roster
- La WWE di Levesque ha aumentato di taaanto lo starpower dei roster, c'erano anni in cui (colpa loro ovviamente) c'erano Reigns Lesnar e qualcuno dietro a fare qualche capatina nel main event. Negli ultimi anni abbiamo avuto Punk, Uso, Gunther, Rollins, Orton, Paul, Priest (PRIEST!), McIntyre, Cena, Reigns, Cody, Owens, Zayn tutti a parlare di titolo mondiale e di giocarselo attivamente e (più o meno ovviamente) costantemente.
- Poi, è ovvio che lo starpower bisogna capire con quali occhi lo si giudica: qui dentro ora tutti abbiamo per la maggior parte tra i 30 e i 40 anni (penso), ma è stra ovvio e stra chiaro che i bimbi di oggi guardano a Reigns, Cody e Rhea come i Cena, Orton, Taker, Triple H dei nostri tempi
- E proprio per questo, per il fatto che il boom del wrestling ha travolto persone che oggi sono più che smaliziate verso il prodotto, che la WWE sta andando verso la rottura totale della kayfabe e sempre di più verso una serie tv (oltre che all'interno di TKO bisogna differenziare chi lotta davvero e chi recita). La serie Netflix Unreal è la totale affermazione di ciò che dico
- Chiudo, mi è capitato un video pubblicato da WWE Vault di Summerslam 1998 con riprese e backstage del video promo di Stone Cold vs Undertaker nel parking lot tra le fiamme: 30 anni fa, con le tv in super scarsa definizione, con le superstar che vedevi UNA volta alla settimana (non 50 tra puntate e reel instagram), con il credere veramente che quei due si odiavano a tal punto da ammazzarsi, ma avoglia che pensavi che fossero i due supereroi scesi dal cielo pronti a a farsi male sul serio e che fossero i più grandi personaggi del globo terracqueo. Oggi, in un mondo smaliziato, che vuole realtà, che ricerca il perchè e il per come di qualsiasi cosa, quel promo ti viene proposto scomposto con ciak e azione.
- E la WWE andrà sempre di più in quella direzione, puntata e racconto di ciò che succede davanti e dietro le quinte, ed è solo così che può sopravvivere e sopratutto espandere a dismisura la sua fanbase. Perchè se ai fan di Travis Scott e Logan Paul gli dici guardati il wrestling che è vero ti fanno una pernacchia, se gli dici Guardati il wrestling dove ci sono attori e performer della madonna che ti fanno vedere un prodotto figo e impacchettato bene, se lo guardano tutti. Basta vedere il buzz mondiale dopo Elimination Chamber 2025
p.s.: non c'è meno starpower, sono cambiate le condizioni per definire lo starpower di un roster e soprattutto sono cambiati gli occhi di chi giudica lo starpower di un roster

