Cacchio, il gioco di Sinner è totalmente monotematico, fa sembrare Djokovic meno robotico e Nadal un creativo e un esteta di questo sport.
È abbastanza oggettivo, con buona pace della D'Urso e dei bias legati al patriottismo
Cacchio, il gioco di Sinner è totalmente monotematico, fa sembrare Djokovic meno robotico e Nadal un creativo e un esteta di questo sport.
Hai scritto così tante cose inesatte che non ha neanche senso perdere tempo a ribatterti.
Sta salendo di condizione, già oggi molto meglio degli altri turni.
Sono tutte esatte ma grazie, fai un favore anche a me.CaccoleNutella ha scritto: ↑22/01/2025, 12:31 Hai scritto così tante cose inesatte che non ha neanche senso perdere tempo a ribatterti.
Sulla grammatica hai ragione.
CaccoleNutella ha scritto: ↑22/01/2025, 12:52 Sulla grammatica hai ragione.
Sul tennis, zero.
Ma è oggettivo che chiunque presenti una propria opinione con un "è oggettivo" abbia oggettivamente torto.
Ok.Adieu ha scritto: ↑22/01/2025, 13:15 Quando nel post precedente ho detto "l'odioso serbo e il suo teatrino" e "il tennis è in uno stato pietoso", quelle sono opinioni (ovviamente essendo le mie le percepisco come giuste, ma questa è un'altra, lunga e filosofica storia).
Quando dico che Djokovic ha un gioco tendenzialmente meccanico per quanto evidentemente efficacissimo, e che Sinner è pure peggio, visto che il suo piano per tutta la partita, in ogni partita, è aggredire ogni singola palla - rigorosamente inchiodato sulla linea di fondo - cercando di spararla sempre più forte, sempre più angolata, sempre più forte, sempre più angolata, con praticamente zero variazioni (una smorzata ogni morte di papa, il rovescio in back un perfetto sconosciuto e quando rarissimamente usato, usato in modo sgraziatissimo, con tutte le bordate che tira potrebbe andare a chiudere a rete mille colpi facili e invece non ci va, e se ci va volee scolastiche che fa pure mia nonna, ecc.) sto dicendo solo quello che sa chiunque ne capisca un briciolo di tennis.
Se la Federer-nostaglia risulta inappropriata, posso arrivare a un compromesso e dire che già Alcaraz ha un gioco molto più vario di Sinner (dato oggettivo). Se poi la gente si diverte a vedere il tennis contemporaneo, che al 90% è muscolare e composto da interpreti che fanno a braccio di ferro da fondocampo, qui si rientra nella soggettività e buono spettacolo a tutti
Ok capo.Adieu ha scritto: ↑22/01/2025, 14:03 Talmente confutabili che ti stai astenendo dal farlo da un paio d'ore.
Tutti gli addetti ai lavori, da sempre, sanno e riconoscono la differenza tra i tennisti "di genio", con una vastissima gamma espressiva di colpi e perfetti in ogni zona del campo, come il buon Roger che non a caso è stato definito "Maestro", e il cui tennis è stato definito da David Foster Wallace come un'esperienza religiosa, e i tennisti molto meno creativi per quanto a volte anche più efficaci, come Nadal e Djokovic, che sono stati definiti in tanti modi, come gladiatori, come "macchine da tennis", ecc., ma Maestri certamente mai.
Ovviamente il discorso vale anche per i non campionissimi, non so, Dimitrov è una cosa, Rublev un'altra.
Se ti rifiuti di riconoscere che esiste questa categorizzazione (a prescindere dal fatto che poi ognuno tifa per chi vuole, ci mancherebbe) e se, nello specifico, ti rifiuti di ammettere che il gioco di Sinner appartiene alla seconda categoria (anzi, come dicevo è ancora più monocorde del serbo) è un problema solo tuo.
Sì, Federer bellissimo da vedere e pure io me lo riguardo spesso perché ha uno stile fighissimo.Adieu ha scritto: ↑22/01/2025, 14:03 Talmente confutabili che ti stai astenendo dal farlo da un paio d'ore.
Tutti gli addetti ai lavori, da sempre, sanno e riconoscono la differenza tra i tennisti "di genio", con una vastissima gamma espressiva di colpi e perfetti in ogni zona del campo, come il buon Roger che non a caso è stato definito "Maestro", e il cui tennis è stato definito da David Foster Wallace come un'esperienza religiosa, e i tennisti molto meno creativi per quanto a volte anche più efficaci, come Nadal e Djokovic, che sono stati definiti in tanti modi, come gladiatori, come "macchine da tennis", ecc., ma Maestri certamente mai.
Scusami, c'è un solo punto nei miei post precedenti dove dico che Federer è stato più forte e vincente di Djokovic (e Nadal)? No perché è evidente la maggiore efficienza degli altri due, peccato che io stavo parlando di tutt'altro, cioè di quanto sia monotematico il tennis di un determinato interprete (fattore oggettivo, senti qualunque ex tennista in TV, purché non si masturbi con la bandiera italiana, e vedi se considera più vario e brillante il tennis di Sinner o quello di Alcaraz), tutto questo assolutamente a prescindere da qualsivoglia discorso di "forza" e di risultati dello stesso interprete, e infine di come il tennis monotematico possa risultare a molti tifosi noioso (questa, opinione soggettiva).Inklings ha scritto: ↑23/01/2025, 12:33 Sì, Federer bellissimo da vedere e pure io me lo riguardo spesso perché ha uno stile fighissimo.
Detto questo, una cosa sono le opinioni e un altro sono i numeri, e i numeri raccontano che il "genio" Roger è stato un tennista meno vincente del "robot" Djokovic.
Poi si può essere d'accordo che ci siano tennisti "più creativi", "più originali", "più belli da vedere", etc., ma la verità è che lo stile in uno sport (in qualsiasi sport), è prevalentemente un mezzo per arrivare a un fine (vincere), e va valutato soprattutto (ma non solo, certamente) in relazione ai risultati che riesce a raggiungere. Il tennista che ha 5 colpi all'arsenale e che con quei 5 colpi batte ripetutamente quello con 100 variazioni è semplicemente un tennista migliore del "genio" dei colpi.
Sì, il punto era che ritengo poco sensato fare un discorso sullo stile come qualcosa di distaccato dai risultati perché significa guardare allo sport come un'esibizione invece che come una competizione (quando invece il primo aspetto è solo una conseguenza del primo), e ironico fare "un'analisi oggettiva dello stile di gioco" senza tenere conto dell'unica cosa dello sport che possa dirsi effettivamente "oggettiva".Adieu ha scritto: ↑23/01/2025, 14:29 Scusami, c'è un solo punto nei miei post precedenti dove dico che Federer è stato più forte e vincente di Djokovic (e Nadal)? No perché è evidente la maggiore efficienza degli altri due, peccato che io stavo parlando di tutt'altro, cioè di quanto sia monotematico il tennis di un determinato interprete (fattore oggettivo, senti qualunque ex tennista in TV, purché non si masturbi con la bandiera italiana, e vedi se considera più vario e brillante il tennis di Sinner o quello di Alcaraz), tutto questo assolutamente a prescindere da qualsivoglia discorso di "forza" e di risultati dello stesso interprete, e infine di come il tennis monotematico possa risultare a molti tifosi noioso (questa, opinione soggettiva).
Hai completamente mancato il punto del discorso, se volevi fare un pippone sulla competitività non era a me che ti dovevi rivolgere, io parlavo solo di analisi oggettiva dello stile di gioco.
Insisti nel mancare il punto, direi anche grossolanamente. Io non ho mai detto che dovrebbero cambiare, mi hai preso per scemo?Inklings ha scritto: ↑23/01/2025, 15:14
Quindi puoi pure fare il "pippone" sullo bellezza di vedere uno stile più vario negli incontri, ma se la supposta "monotematicità" di cui accusi un Djokovic o un Sinner gli permettono di vincere e imporsi sui "geni brillanti" della creatività perché dovrebbero cambiare? Se non gli serve variare e gli basta una sola strategia per imporsi sugli oggettivi "brillantoni" perché dovrebbero fare altro? Per fare contenti gli Adieu nel pubblico?
Non ho mai detto che i risultati sono tutto, ma che valutare uno stile staccando il discorso dalla sua efficacia non è una "riflessione oggettiva".Adieu ha scritto: ↑23/01/2025, 15:42 Insisti nel mancare il punto, direi anche grossolanamente. Io non ho mai detto che dovrebbero cambiare, mi hai preso per scemo?
Ho detto che lo stile di Djokovic è oggettivamente più monotematico di quello di Federer, come quello di Sinner è oggettivamente più monotematico di quello di Alcaraz, come quello di Agassi era oggettivamente più monotematico di quello di Sampras. Punto.
Il "senso" di fare discorsi del genere, quello che secondo te non esiste perché praticamente secondo te conterebbero solo i risultati, è palesemente intrinseco a qualsiasi discorso su qualsiasi sport. Sono due discorsi che si fanno abitualmente in parallelo, proprio non capisco il tuo stupore. Tutti sanno quanto "efficiente" fosse Inzaghi, e quanto cazzo abbia vinto, ed è normale esaltarlo, ma non per questo è vietato fare un altro discorso che affermi senza alcun timore di smentita che stilisticamente Totti avesse un repertorio infinitamente più vario (e si potrebbe aggiungere, che fosse molto più "bello da vedere" e che per questo abbia emozionato molta più gente rispetto a Inzaghi, pur avendo vinto meno. Qui si rientra di nuovo più nel soggettivo, eppure chissà perché mi sa che sarebbero tutti d'accordo).
Cioè, in conclusione, stai negando l'ovvio, cioè che lo sport preveda piani di lettura diversi e complementari, che analizzino certamente i risultati ma tengano anche conto, o si soffermino anche sull'analisi dello stile e sulla bellezza del gesto tecnico che dall'alba dei tempi sono parte integrante dello sport stesso.