THEREALUNDERTAKER ha scritto: ↑26/01/2025, 18:07
eh, ma sui "gradi di necessità" si giocano poi le intenzioni personali appunto. Il discorso sui rischi è a prescindere "dalle motivazioni di necessità"
Viaggio per piacere =cade l'aereo
Viaggio per guerra su un aereo = non me lo abbattono
dove c'è il rischio maggiore? nel secondo caso; dove c'è la necessità piu' impellente? nel secondo caso. Dove sta "la colpa" di chi ha scelto di essere soldato (quindi ha scelto il maggior rischio di morire rispetto ad uno che viaggia per piacere?) Ti sentiresti di dire che il primo è piu' colpevole perchè è morto per un viaggio di piacere mentre il secondo se l'è scansata?
questo è il punto. Posso capire il tuo ragionamento SE e sottolineo se la tipa in questione sia andata a sbandierare il suo cloud ovunque ed abbia poi chiesto "eh ma non lo andate a dire in giro". Allora li è l'ipocrisia ed il te lo sei cercata.. sul serio. Posso capire il discorso di non essere stata accorta se avesse fatto un filmino con una persona non amica, un perfetto sconosciuto, ma erano filmati con il proprio compagno ed i propri amici.
Sono totalmente d'accordo.
Per me il punto è sulla differenza tra colpa e responsabilità: la prima riguarda l'azione, la seconda la possibilità.
Una vittima non è mai colpevole, perchè non compie mai l'azione colpevole, nemmeno nel caso che indichi di eventuale sbandieramento (non dico che tu lo sostenga, naturalmente, è per essere chiari); una vittima compie le proprie valutazioni e in base a quelle si mette nella posizione di subire determinati rischi (e questo, come hai detto anche tu con l'esempio del soldato, è un discorso che riguarda letteralmente qualunque azione umana, per cui privo di giudizi particolari).
Mi preme evidenziare ancora che il mio non è un discorso su Saraya nè tantomeno atto a giudicare, appunto perchè le valutazioni e la sensibilità personale sono del tutto insondabili da chiunque non conosca direttamente la persona.
Tuttavia, ritengo sia sensato discutere del concetto generale, cioè della legittimità di consigliare o sconsigliare qualcuno sulle proprie scelte private.
Nessuno mai è pienamente consapevole di tutte le implicazioni di ciò che fa: più si diventa adulti, più si sviluppa la capacità di valutare situazioni, raccogliere informazioni a proposito, capire cosa è più importante per sè stessi; d'altra parte, non solo questo non vale più di tanto in gioventù, ma è pure praticamente impossibile applicare costantemente tutte le verifiche necessarie ogni volta che si prende una scelta.
Tengo sempre presente l'empatia verso la difficoltà di mantenere un equilibrio tra responsabilità, rischi, necessità, piacere, senza contare l'improbabilità di essere perfettamente lucidi ogni volta che si prende una scelta.
Lungi da me fingermi perfettamente razionale, nè tantomeno pretendere che chiunque altro lo sia.
Proprio per questo, io non condanno chi si permette di dare consigli sulla propria condotta personale ad un'altra persona, almeno fintantochè non la condanna per essersi presa dei rischi nonostante i consigli - perchè lì torniamo nel foro interno.
Per tornare alla differenza iniziale: essere responsabili di qualcosa non implica essere colpevoli delle sue conseguenze indirette, tant'è che sono tutelate dalla legge.
Saraya era direttamente responsabile della gestione del proprio materiale erotico*, ed ovviamente non ha nessuna colpa se questo è stato indirettamente diffuso; tuttavia, la conseguenza indiretta deriva dall'esistenza di quella responsabilità, senza la quale non sarebbe stata possibile.
Ad essere "problematica" è la creazione di quella responsabilità nel contesto del proprio status pubblico (cioè dei rischi prevedibili).
*ovviamente esiste responsabilità solo dove esiste una libera possibilità di scelta.
Rischi e benefici, e ciascuno è libero di valutarli come gli pare e piace entro i limiti della libertà altrui, senza che nessun altro si possa permettere di giudicarlo per questo; ma c'è differenza tra giudicare e consigliare, e spero di essere riuscito a spiegarmi bene.
THEREALUNDERTAKER ha scritto: ↑26/01/2025, 18:07
Proprio il discorso della polizia pericolosa per i neri è l'esempio. Devi stare attento, certo, conoscendo il rischio, certo, ma non automaticamente questo ti salva dai poliziotti coglioni. (Michele Uva o Aldovrandi per dirti), ovvero dai criminali veri. Quindi devi stare attento, ma stiamo parlando di un cloud personale, non pubblicizzato: non certo di un profilo su Pornhub.
Sono d'accordo che, anche negandosi certe libertà personali, non si raggiunga una totale negazione dei rischi, sennò saremmo già tutti d'accordo.
Ma allora ti chiedo: i genitori dell'esempio, e pure le donne che si consigliano metodi per evitare di essere molestate o stuprate, stanno facendo victim blaming? Non dovrebbero farlo perchè anche così non si raggiunge una sicurezza perfetta? Perchè la colpa non è loro ma dei colpevoli?
E se invece hanno ragione a farlo, qual è la differenza se a consigliare loro è chiunque altro?