Il Caso Once Were Nerd
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Il Caso Once Were Nerd
Non sapevo dove aprirlo , ma visto che si parla di Gaming penso lo si possa mettere qui
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Lo Youtuber in questione ha recensito Console con Giochi Pirata
Rischia in caso di condanna una pena da 6 mesi a tre anni di carcere con ammenda massima di 15.000 Euro oltre alla chiusura del Canale
Al netto della questione delle perquisizioni a parenti e sul posto di lavoro è una vittima di rigore eccessivo oppure semplicemente doveva stare attento alla Legge Italiana ?
Francamente l'ondata di indignazione e di solidarietà mi pare un filo eccessiva di fronte a un processo dove potrebbe tranquillamente uscirne pulito ( che comporterà svariate spese personali ) e la totale mancanza di presa di coscienza di aver fatto un grave errore per uno che fa recensioni da anni con un buon seguito la trovo fuori dal mondo
Che ne pensate ?
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Al netto della questione delle perquisizioni a parenti e sul posto di lavoro è una vittima di rigore eccessivo oppure semplicemente doveva stare attento alla Legge Italiana ?
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- Backbone Crusher
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Re: Il Caso Once Were Nerd
Che anche questo, come altri casi simili, è più probabile che finirà in una scoreggia e a lui daranno qualche multa e una bacchettata sulle mani, invece di una roba clamorosa come il carcere.
Parlando di copyright, mi viene in mente un caso che trovo più grave, ovvero quello de Il Forla. Ora, io non seguo il soggetto in questione e non so che seguito abbia, ma mi è capitato consigliato nel feed di Youtube un video di qualche mese fa dove anche lui diceva che rischiava la denuncia, ma perché in un video precedente aveva postato spezzoni di un talk show di Rai Uno, dove c'erano boomer vari (di cui uno penso un giornalista), che parlavano di un caso di due ragazzi che avrebbero menato un anziano per strada.
Insomma, per farla breve, in sto talk show sono partiti in tromba con "ai miei tempi, altro che videogiochi: si usciva, si andava in bicicletta, si andava al parco a giocare, tutta roba più sana, mica come i videogiochi di oggi, che rendono i ragazzi violenti".
Nel video incriminato, il Forla ha preso spezzoni e li ha commentati, smentendo tutto quello che sti qua dicevano, portando anche articoli e ricerche scientifiche a supporto della sua tesi, ovvero che non c'era nessuna correlazione provata tra la violenza e i videogiochi e che, anzi, secondo alcuni studi, i vg potevano anche avere effetti benefici sul cervello.
Qualche giorno dopo, è stato minacciato di querela per diffamazione da uno dei soggetti di sto talk show (non si sa da chi, non l'ha rivelato), ma dopo che il suo avvocato gli ha detto che non c'erano le basi per la denuncia, in quanto il suo era un video in cui esponeva il suo punto di vista senza offese o simili, si è ritrovato un'intimazione a togliere il video, perché conteneva spezzoni dello show e questa cosa si presume che violasse il copyright, venendo pure velatamente minacciato di una causa lunga e costosa se non avrebbe acconsentito. Dal momento che ha famiglia e non dispone di chissà quali soldi, ha deciso di togliere il video.
Come sia possibile che spezzoni di uno show di una tv pubblica siano soggetti a copyright mi sfugge, onestamente, perché non mi intendo della questione, ma resta che minacciare di querela uno che ti contesta in maniera civile e con prove a supporto di ciò che dice, sia un metodo un tantino...si, insomma, un metodo molto da manganello e olio di ricino.
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Qualche giorno dopo, è stato minacciato di querela per diffamazione da uno dei soggetti di sto talk show (non si sa da chi, non l'ha rivelato), ma dopo che il suo avvocato gli ha detto che non c'erano le basi per la denuncia, in quanto il suo era un video in cui esponeva il suo punto di vista senza offese o simili, si è ritrovato un'intimazione a togliere il video, perché conteneva spezzoni dello show e questa cosa si presume che violasse il copyright, venendo pure velatamente minacciato di una causa lunga e costosa se non avrebbe acconsentito. Dal momento che ha famiglia e non dispone di chissà quali soldi, ha deciso di togliere il video.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
Che il discorso “con tutte le cose che ci sono in Italia proprio questo devono perdere tempo…” mi ha sempre fatto abbastanza schifo, perché è un tentativo di benaltrismo, come anche il “discorso lo fanno tutti”.
È stato sicuramente sfortunato, ma non lo considero affatto totalmente innocente o martire come sta passando ora.
Innanzitutto queste iniziative sono palesemente pubblicità nascoste, l’azienda ti regala un prodotto, tu ne parli, loro si fanno conoscere, te monetizzi il video e rivendi la console ad un privato (come è stato dimostrato in questo caso).
Quindi un guadagno mascherato.
Queste console di emulazione sono sempre sul filo, perché di per sé non è illegale, ma è facile e praticamente scontato dove poi si va a parare.
Non è stato poi ancora condannato, non gli hanno oscurato il canale.
Se stai sul bordo rischi di cadere, lui è stato sul bordo ed è caduto, speriamo non si faccia troppo male.
È stato sicuramente sfortunato, ma non lo considero affatto totalmente innocente o martire come sta passando ora.
Innanzitutto queste iniziative sono palesemente pubblicità nascoste, l’azienda ti regala un prodotto, tu ne parli, loro si fanno conoscere, te monetizzi il video e rivendi la console ad un privato (come è stato dimostrato in questo caso).
Quindi un guadagno mascherato.
Queste console di emulazione sono sempre sul filo, perché di per sé non è illegale, ma è facile e praticamente scontato dove poi si va a parare.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
perchè la trasmissione dei contenuti conto terzi di un'altra piattaforma, dev'essere comunque autorizzata dal media originale che ne detiene i diritti, anche se questi sono enti pubblici.Backbone Crusher ha scritto: ↑18/07/2025, 18:58 Che anche questo, come altri casi simili, è più probabile che finirà in una scoreggia e a lui daranno qualche multa e una bacchettata sulle mani, invece di una roba clamorosa come il carcere.
Parlando di copyright, mi viene in mente un caso che trovo più grave, ovvero quello de Il Forla. Ora, io non seguo il soggetto in questione e non so che seguito abbia, ma mi è capitato consigliato nel feed di Youtube un video di qualche mese fa dove anche lui diceva che rischiava la denuncia, ma perché in un video precedente aveva postato spezzoni di un talk show di Rai Uno, dove c'erano boomer vari (di cui uno penso un giornalista), che parlavano di un caso di due ragazzi che avrebbero menato un anziano per strada.
Insomma, per farla breve, in sto talk show sono partiti in tromba con "ai miei tempi, altro che videogiochi: si usciva, si andava in bicicletta, si andava al parco a giocare, tutta roba più sana, mica come i videogiochi di oggi, che rendono i ragazzi violenti".
Nel video incriminato, il Forla ha preso spezzoni e li ha commentati, smentendo tutto quello che sti qua dicevano, portando anche articoli e ricerche scientifiche a supporto della sua tesi, ovvero che non c'era nessuna correlazione provata tra la violenza e i videogiochi e che, anzi, secondo alcuni studi, i vg potevano anche avere effetti benefici sul cervello.
Qualche giorno dopo, è stato minacciato di querela per diffamazione da uno dei soggetti di sto talk show (non si sa da chi, non l'ha rivelato), ma dopo che il suo avvocato gli ha detto che non c'erano le basi per la denuncia, in quanto il suo era un video in cui esponeva il suo punto di vista senza offese o simili, si è ritrovato un'intimazione a togliere il video, perché conteneva spezzoni dello show e questa cosa si presume che violasse il copyright, venendo pure velatamente minacciato di una causa lunga e costosa se non avrebbe acconsentito. Dal momento che ha famiglia e non dispone di chissà quali soldi, ha deciso di togliere il video.
Come sia possibile che spezzoni di uno show di una tv pubblica siano soggetti a copyright mi sfugge, onestamente, perché non mi intendo della questione, ma resta che minacciare di querela uno che ti contesta in maniera civile e con prove a supporto di ciò che dice, sia un metodo un tantino...si, insomma, un metodo molto da manganello e olio di ricino.
La Rai e Youtube non hanno più un accordo di trasmissione conto terzi in tal senso. Quindi, devi trattare con la Rai, chiedendo l'autorizzazione (che non sta dando più)
I diritti sono sul contenuto a prescindere che questo sia pubblico: perchè il servizio, la trasmissione son pubbliche, le dichiarazioni dei soggetti son pubbliche, ma il montaggio, la creatività della regia, la tempistica di trasmissione, quello è autoriale.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
Ricordo pure, a seguito di quel che ha scritto THEREALUNDERTAKER, che anni fa sia Mediaset che la Rai hanno fatto mambassa per via del copyright togliendo tantissime cose sul tubo.
Molte cose che non hanno manco loro stessi caricati nei rispettivi canali (o cmq resi disponibili in streaming).
Ma il mio interesse attuale è pari a 0 sti ultimi anni (cioè, ci giocavo poco perfino via Switch con i giochi gratuti tramite abbonamento, a far capire quanto poco mi interessa tutt'ora).
Detto questo, è una buffonata, perché se devi colpire qualcuno dovresti fare all'origine (i rivenditori), ste retroconsole ce ne sono a bizzeffe, e di videorecensioni mi son capitate di vederle parecchie (anche italiani, ironicamente non sua, mai visto), ma ho l'impressione che questa storia sia nata per un motivo, come quando butti un sasso nell'acqua e vedi come si propaga, un tentativo, magari futuro, per bloccarle del tutto per legge?
Molte cose che non hanno manco loro stessi caricati nei rispettivi canali (o cmq resi disponibili in streaming).
io con l'emulazione ci ho speso tanto tempo agli inizi del 2000, ironicamente quando ho poi smesso di usarla, son usciti vari prodotti a partire dal raspberry in poi, ad appunto queste mini-console.Marvels ha scritto: ↑18/07/2025, 16:49 Non sapevo dove aprirlo , ma visto che si parla di Gaming penso lo si possa mettere qui
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Francamente l'ondata di indignazione e di solidarietà mi pare un filo eccessiva di fronte a un processo dove potrebbe tranquillamente uscirne pulito ( che comporterà svariate spese personali ) e la totale mancanza di presa di coscienza di aver fatto un grave errore per uno che fa recensioni da anni con un buon seguito la trovo fuori dal mondo
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Ma il mio interesse attuale è pari a 0 sti ultimi anni (cioè, ci giocavo poco perfino via Switch con i giochi gratuti tramite abbonamento, a far capire quanto poco mi interessa tutt'ora).
Detto questo, è una buffonata, perché se devi colpire qualcuno dovresti fare all'origine (i rivenditori), ste retroconsole ce ne sono a bizzeffe, e di videorecensioni mi son capitate di vederle parecchie (anche italiani, ironicamente non sua, mai visto), ma ho l'impressione che questa storia sia nata per un motivo, come quando butti un sasso nell'acqua e vedi come si propaga, un tentativo, magari futuro, per bloccarle del tutto per legge?
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Re: Il Caso Once Were Nerd
Capito.THEREALUNDERTAKER ha scritto: ↑18/07/2025, 20:45 perchè la trasmissione dei contenuti conto terzi di un'altra piattaforma, dev'essere comunque autorizzata dal media originale che ne detiene i diritti, anche se questi sono enti pubblici.
La Rai e Youtube non hanno più un accordo di trasmissione conto terzi in tal senso. Quindi, devi trattare con la Rai, chiedendo l'autorizzazione (che non sta dando più)
I diritti sono sul contenuto a prescindere che questo sia pubblico: perchè il servizio, la trasmissione son pubbliche, le dichiarazioni dei soggetti son pubbliche, ma il montaggio, la creatività della regia, la tempistica di trasmissione, quello è autoriale.
Diciamo che allora la cosa fa ancora più ridere, visto che gli sarebbe bastato fargli rimuovere il video puntando direttamente al copyright, invece come prima opzione hanno scelto la denuncia per diffamazione, che non aveva mezza base solida, facendo la figura dei mezzi fasci.
Per questo prima dicevo che finirà il tutto al massimo con una multa a lui e bona li.Tigermask ha scritto: ↑18/07/2025, 22:51
io con l'emulazione ci ho speso tanto tempo agli inizi del 2000, ironicamente quando ho poi smesso di usarla, son usciti vari prodotti a partire dal raspberry in poi, ad appunto queste mini-console.
Ma il mio interesse attuale è pari a 0 sti ultimi anni (cioè, ci giocavo poco perfino via Switch con i giochi gratuti tramite abbonamento, a far capire quanto poco mi interessa tutt'ora).
Detto questo, è una buffonata, perché se devi colpire qualcuno dovresti fare all'origine (i rivenditori), ste retroconsole ce ne sono a bizzeffe, e di videorecensioni mi son capitate di vederle parecchie (anche italiani, ironicamente non sua, mai visto), ma ho l'impressione che questa storia sia nata per un motivo, come quando butti un sasso nell'acqua e vedi come si propaga, un tentativo, magari futuro, per bloccarle del tutto per legge?
Sono vent'anni abbondanti che provano a combattere l'emulazione a colpi di copyright infranti e puntualmente vanno a colpire quelli sbagliati, protraggono tutto per tempo infinito e poi scoppia tutto in una bolla di sapone.
Adesso, è venuto fuori che questo le console le vendeva pure, tramite delle aste su Telegram, quindi può darsi che punteranno su quello per portare avanti tutto.
Però boh, resto dell'idea che fanno questi procedimenti, ma non sanno nemmeno loro di preciso cosa si intenda per emulazione e come venga regolata la legge in tal senso. Anni fa si diceva che è legale emulare solo se possiedi la copia originale, poi è illegale si, è illegale no, è illegale dipende. Non so se è cambiato qualcosa in questi anni, io ormai gioco molto poco in emulazione quelle poche volte che capita, è spesso sulle collection di classici che rilasciano per PS5.
Mah, vedremo come si svilupperà la cosa.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
Tu conta che all'inizio del 2000, data la connessione lenta usavo quei programmini per sospendere il download e riprenderlo poi.Backbone Crusher ha scritto: ↑19/07/2025, 9:58 Per questo prima dicevo che finirà il tutto al massimo con una multa a lui e bona li.
Sono vent'anni abbondanti che provano a combattere l'emulazione a colpi di copyright infranti e puntualmente vanno a colpire quelli sbagliati, protraggono tutto per tempo infinito e poi scoppia tutto in una bolla di sapone.
Adesso, è venuto fuori che questo le console le vendeva pure, tramite delle aste su Telegram, quindi può darsi che punteranno su quello per portare avanti tutto.
Però boh, resto dell'idea che fanno questi procedimenti, ma non sanno nemmeno loro di preciso cosa si intenda per emulazione e come venga regolata la legge in tal senso. Anni fa si diceva che è legale emulare solo se possiedi la copia originale, poi è illegale si, è illegale no, è illegale dipende. Non so se è cambiato qualcosa in questi anni, io ormai gioco molto poco in emulazione quelle poche volte che capita, è spesso sulle collection di classici che rilasciano per PS5.
Mah, vedremo come si svilupperà la cosa.
Uno dei primi siti che trovai mi permetteva di farlo e oltretutto me lo faceva fare alla miglior velocità disponibile.
E quindi fresco cmq di sala giochi (ci andavo fino a circa inizi 2000), mi ritrovavo a giocare a giochi che amavo alla follia e provarne poi tantissimi altri.
Perché scrivo così?
perché nella marea di siti dedicati questo era l'unico affidabile che non richiedeva manco la registrazione (sì perché i primi siti fuffa che chiedevano qualche abbonamento o iscrizione c'erano già per le Rom), che poi lo rivisitai tempo dopo ma non c'era letteralmente più nulla e non so manco se il link è ancora attivo.
Io poi smisi di usarli appunto per vari motivi, dalla chiusura di questo sito, dall'integrazione nel Mame (e continuo, volendo, a preferire le vecchie versioni che quelle che ci son da meno di 10 anni a sta parte) di roba inutile (tipo i giochi da slot), dalla "rottura" del pc di allora, etc... ma ai tempi non c'era ancora sta diatriba.
Detto questo come è stato ribadito la vicenda è strana perché qualcuno, se è come dici tu che le rivendeva, la pulce all'orecchio ce l'hanno messa (ho letto perfino 6 GDF).
E come accennato ho smesso pure io con l'emulazione, certo , a volte mi piacerebbe rigiocare ad alcuni classici che amo , ma se mi ci metto sopra dopo un po' mi scoccio (mi son accorto a casa di amici negli ultimi anni).
Poi con la quantità di giochi gratuiti a disposizione regalati da Epic/Amazon App, GOG etc... non mi manca cosa giocare, oltre alla roba che ho già e che ogni tanto compro per Steam o PS4.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
La legge è poco chiara, l'emulazione è legale ma chiaramente hai bisogno dei giochi che potresti scaricare da dubbi canali, e a quel punto è infrazione di copyright. Nintendo ha portato in tribunale Citra con l'accusa di aver usato le loro patenti per creare l'emulatore.Backbone Crusher ha scritto: ↑19/07/2025, 9:58 Capito.
Diciamo che allora la cosa fa ancora più ridere, visto che gli sarebbe bastato fargli rimuovere il video puntando direttamente al copyright, invece come prima opzione hanno scelto la denuncia per diffamazione, che non aveva mezza base solida, facendo la figura dei mezzi fasci.
Per questo prima dicevo che finirà il tutto al massimo con una multa a lui e bona li.
Sono vent'anni abbondanti che provano a combattere l'emulazione a colpi di copyright infranti e puntualmente vanno a colpire quelli sbagliati, protraggono tutto per tempo infinito e poi scoppia tutto in una bolla di sapone.
Adesso, è venuto fuori che questo le console le vendeva pure, tramite delle aste su Telegram, quindi può darsi che punteranno su quello per portare avanti tutto.
Però boh, resto dell'idea che fanno questi procedimenti, ma non sanno nemmeno loro di preciso cosa si intenda per emulazione e come venga regolata la legge in tal senso. Anni fa si diceva che è legale emulare solo se possiedi la copia originale, poi è illegale si, è illegale no, è illegale dipende. Non so se è cambiato qualcosa in questi anni, io ormai gioco molto poco in emulazione quelle poche volte che capita, è spesso sulle collection di classici che rilasciano per PS5.
Mah, vedremo come si svilupperà la cosa.
Per il consumatore, credo sia come la pirateria di film e serie. Se ti cerchi il link per te stesso, nessuno ti rompe le scatole, nel momento in cui qualcuno ci guadagna sopra (pezzotto o in questo caso console patacche), il rischio c'è. Se poi sei tu stesso a ricavarne e vai pure a pubblicizzare su YT, come mi è parso di capire sia successo in questo caso, tanti saluti.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
vabbè, Nintendo è un mondo a parte.
su questo hai ragione, se uno ci lucra sopra c'è poco da dire.Impreza ha scritto: ↑19/07/2025, 14:20 Per il consumatore, credo sia come la pirateria di film e serie. Se ti cerchi il link per te stesso, nessuno ti rompe le scatole, nel momento in cui qualcuno ci guadagna sopra (pezzotto o in questo caso console patacche), il rischio c'è. Se poi sei tu stesso a ricavarne e vai pure a pubblicizzare su YT, come mi è parso di capire sia successo in questo caso, tanti saluti.
Però io ho visto video di alcuni YT, uno americano ad esempio, che spiegava ad esempio come avevano fatto "break" in passato su console come PS1 o PS2, e mi son sempre chiesto come viene considerata sta cosa, perché di fondo è più una divulgazione "scientifica" (tra virgolette apposta) su come certe cose son nate e cresciute, che un'incitamento alla pirateria.
Ma ho anche visto video di gente che invece spiegava chiaramente come si faceva X cosa.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
Questo dipende dalle singole legislazioni. In Giappone è illegale modificare la tua console, ma che io sappia non è una legge applicata, e potresti finire nei guai soltanto in caso di infrazione di copyright o se vendessi il servizio.Tigermask ha scritto: ↑19/07/2025, 14:45 vabbè, Nintendo è un mondo a parte.
su questo hai ragione, se uno ci lucra sopra c'è poco da dire.
Però io ho visto video di alcuni YT, uno americano ad esempio, che spiegava ad esempio come avevano fatto "break" in passato su console come PS1 o PS2, e mi son sempre chiesto come viene considerata sta cosa, perché di fondo è più una divulgazione "scientifica" (tra virgolette apposta) su come certe cose son nate e cresciute, che un'incitamento alla pirateria.
Ma ho anche visto video di gente che invece spiegava chiaramente come si faceva X cosa.
Qui in Europa non è illegale, e comunque a nessuno frega nulla di console ormai fuori produzione.
Negli USA ogni tanto Nintendo, Sony e Microsoft ci provano, ma non hanno mai vinto una causa e probabilmente lo sanno pure che le loro accuse si basano su aria fritta, ma lo fanno per intimidire e cercare di minimizzare il fenomeno.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
Sono dell'idea che queste console particolari, di cui seguo le recensioni ogni tanto del Doctor Game, non siano un granché.
Apprezzabili per carità gli sforzi, ma puntano proprio a coprire un mercato che è decisamente grigio tendente al nero.
Concordo pienamente con Moxicity e, in generale, se proprio uno deve emulare, probabilmente è meglio rimanere nel grigio dell'avere ROM di giochi già posseduti.
Soprattutto se ci vuoi fare un canale YouTube e guadagnarci su.
Detto ciò, ha senso perseguire qualcuno per delle ROM di giochi che non vengono legalmente più venduti ufficialmente? Ha senso dichiarare illegale giochi che, senza ROM, sarebbero stati al 99,9% lost media?
E allora tutte quelle Plug & Play tipo la Polystation che hanno 999999 giochi in 1 vendute persino ai vari Maury's/Eurospin/Lidl (a volte anche con le vere rom e non quelle "contraffatte")?
Ecco, sarà stato poco cauto, ma non stiamo parlando di ISO di Expedition 33, degli ultimi EA FC e/o WWE 2K, ecc..., stiamo parlando di console che solitamente emulano fino alla PS1, con difficoltà importanti sul 3D (sono rimasto fino a qualche anno fa e i limiti erano quelli), quindi roba di 30 anni fa.
Quindi spero che ne esca con la classica "bacchettata", non si merita di più.
Apprezzabili per carità gli sforzi, ma puntano proprio a coprire un mercato che è decisamente grigio tendente al nero.
Concordo pienamente con Moxicity e, in generale, se proprio uno deve emulare, probabilmente è meglio rimanere nel grigio dell'avere ROM di giochi già posseduti.
Soprattutto se ci vuoi fare un canale YouTube e guadagnarci su.
Detto ciò, ha senso perseguire qualcuno per delle ROM di giochi che non vengono legalmente più venduti ufficialmente? Ha senso dichiarare illegale giochi che, senza ROM, sarebbero stati al 99,9% lost media?
E allora tutte quelle Plug & Play tipo la Polystation che hanno 999999 giochi in 1 vendute persino ai vari Maury's/Eurospin/Lidl (a volte anche con le vere rom e non quelle "contraffatte")?
Ecco, sarà stato poco cauto, ma non stiamo parlando di ISO di Expedition 33, degli ultimi EA FC e/o WWE 2K, ecc..., stiamo parlando di console che solitamente emulano fino alla PS1, con difficoltà importanti sul 3D (sono rimasto fino a qualche anno fa e i limiti erano quelli), quindi roba di 30 anni fa.
Quindi spero che ne esca con la classica "bacchettata", non si merita di più.
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Re: Il Caso Once Were Nerd
E' una questione complicata , però per assurdo mi è venuto da pensare anche, che non hanno trovato un modo "vero" per lucrare ufficialmente in questo mercato.
La quantità di giochi arcade vecchi non disponibili da nessuna parte abbondano. Sono nella terra di nessuno, o magari anche gli stessi che lo hanno prodotto, seppur attivi, seppur un gioco valido, sanno che singolarmente non renderebbe parecchio con il pubblico.
Esistono una quantità di giochi hack , alcuni dei quali son diventati famosi come i giochi originali, cito ad esempio le tantissime versioni SFII.
Tanto che SSFII uscì in parte anche per sfruttare il successo di una hack che faceva andare il gioco molto più veloce.
Insomma negli anni ne ho lette di ogni.
Ricordo pure che roba come "Cadillac & Dinosaurs", ad esempio, esiste solo nella versione Arcade.
Il discorso si fa sicuramente più problematico lato console, quindi anche se son giochi che hanno almeno 30 anni (o più o meno), son sempre giochi di Casa Nintendo, Sony, Sega e così via.
PS: la LIDL vicino casa mia fa schifo, ha aperto da qualche anno, mai visto ste tipo di console manco di sfuggita.
La quantità di giochi arcade vecchi non disponibili da nessuna parte abbondano. Sono nella terra di nessuno, o magari anche gli stessi che lo hanno prodotto, seppur attivi, seppur un gioco valido, sanno che singolarmente non renderebbe parecchio con il pubblico.
Esistono una quantità di giochi hack , alcuni dei quali son diventati famosi come i giochi originali, cito ad esempio le tantissime versioni SFII.
Tanto che SSFII uscì in parte anche per sfruttare il successo di una hack che faceva andare il gioco molto più veloce.
Insomma negli anni ne ho lette di ogni.
Ricordo pure che roba come "Cadillac & Dinosaurs", ad esempio, esiste solo nella versione Arcade.
Il discorso si fa sicuramente più problematico lato console, quindi anche se son giochi che hanno almeno 30 anni (o più o meno), son sempre giochi di Casa Nintendo, Sony, Sega e così via.
infatti son le sue ogni tanto che mi è capitato di vedere, la prima fu proprio per via di un "Anbernic" che avevo letto ma non avevo mai visto. E volevo sapere cos'era.
Sai che, almeno nel lato "italiano" io non trovai nessuno a darmi una risposta certa già nel discorso legale, figuriamoci su sto discorso.
Prima ancora delle retroconsole, sta roba ha girato tantissimo, una retroemulazione vintage, che alla fine erano tot. giochi (che erano, una 20?) ripetuti all'infinito.
PS: la LIDL vicino casa mia fa schifo, ha aperto da qualche anno, mai visto ste tipo di console manco di sfuggita.
Come ho scritto sopra, seppur roba vecchia, è pur sempre sotto Sony principalmente, e poi dalle SH che lo hanno sviluppato, soprattutto se son in vita ancora.*play297* ha scritto: ↑21/07/2025, 22:17 Ecco, sarà stato poco cauto, ma non stiamo parlando di ISO di Expedition 33, degli ultimi EA FC e/o WWE 2K, ecc..., stiamo parlando di console che solitamente emulano fino alla PS1, con difficoltà importanti sul 3D (sono rimasto fino a qualche anno fa e i limiti erano quelli), quindi roba di 30 anni fa.
avrebbe senso, perchè altrimenti, potrebbe verificarsi quel che ho scritto, un tentantivo per tastare come muoversi e bloccare tutto, uscendone poi con prodotti che fanno la stessa cosa a magari a prezzi esorbitanti.