- Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Approfittando dell'estate ho letto il ciclo del "Suggeritore" di Carrisi, consiglio caldamente tutti e 4 i libri, da leggere in ordine:
"il suggeritore"
"L'ipotesi del Male"
"L'uomo del labirinto"
"il Gioco del Suggeritore"
Scritti veramente bene, consiglio dannatamente
"il suggeritore"
"L'ipotesi del Male"
"L'uomo del labirinto"
"il Gioco del Suggeritore"
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Forse la roba migliore che abbia scritto in questi anni. Consiglio anche Luna 2069 e Bedelia.
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Venerdì 12 é il prossimoDarth_Dario ha scritto: ↑03/09/2025, 7:53 Forse la roba migliore che abbia scritto in questi anni. Consiglio anche Luna 2069 e Bedelia.
Li alterno a un saggio antireligioso di Dan Dennett, giusto per non dare l’impressione di cazzeggiare troppo

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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Alla fine causa casini vari l'ho preso in mano molto più tardi di quanto pensassi, credo che a causa dell'essere stato ispirazione di parecchia roba sia un po' invecchiato rispetto a quando era uscito nel 1962, ma riesce comunque ad essere godibile.Darth_Dario ha scritto: ↑21/08/2025, 21:41 Prima volta che leggi Rat-Man? Che ne pensi?
Capisco per Zero calcare, pensa che per me "Un polpo alla gola" è tipo il suo migliore.
In topic, ho appena letto "Il popolo dell'autunno" di Bradbury. Ci mette un po' a ingranare ma dalla seconda me va benissimo. Chiarissima ispirazione di tantissima roba, King su tutti.
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Si, concordo abbastanza. L'inizio è veramente lento poi.
Chiaramente poi a sua volta è ispirato da Freaks.
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Periodo di graphic novel questo, ho finalmente recuperato Persepolis di Marjane Satrapi, bella prospettiva particolare su quanto avvenuto in Iran. In realtà la cosa più divertente è vedere la fessaggine di collegiali e universitari che l’autrice frequentava in Europa negli anni ‘80, evidentemente certe cose non cambiano
Oggi invece in biblioteca mi sono letto tutto d’un fiato Rughe di Paco Roca, un piccolo capolavoro.
Una storia in equilibrio precario tra la commedia e la tragedia che racconta la lotta impari e destinata alla sconfitta contro la vecchiaia e la malattia in un gruppo di anziani di una casa di riposo, dove l’ultima cosa che rimane per dare senso all’esistenza sono la solidarietà e l’amicizia.
Commovente.
Oggi invece in biblioteca mi sono letto tutto d’un fiato Rughe di Paco Roca, un piccolo capolavoro.
Una storia in equilibrio precario tra la commedia e la tragedia che racconta la lotta impari e destinata alla sconfitta contro la vecchiaia e la malattia in un gruppo di anziani di una casa di riposo, dove l’ultima cosa che rimane per dare senso all’esistenza sono la solidarietà e l’amicizia.
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Dopo un periodo che leggevo solo classiconi, ho letto The Fisherman di Langan. Non un capolavoro, ma si lascia leggere, è una specie di semi-horror sul senso di perdita (è pieno di vedovi), sulla solitudine e sul recupero. L'aspetto da "orrore cosmico" non è particolarmente unsettling ma alcune descrizioni lasciano il segno.
Piacevole svago.
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
- La forza della vita, Will Eisner.
Che gigante Eisner, una storia corale su un branco di poveracci che si sbarcamena come può nel contesto della crisi del '29, un dramma popolare ma con una vena di umorismo che "salva" l'opera da un'eccessiva pesantezza e tragicità (la scena dei giovani che danno dello sporco capitalista al padre di uno dei due che ha appena subito una minaccia dal "sindacato"
).
Jakob che quasi si fa pestare per salvare lo scarafaggio e che devastato da un'esistenza work-eat-reproduce-sleep-repeat si chiede in cosa sia diverso da loro
Mi ha ricordato un po' Hal Wilkerson in tribunale mentre parla del bruco:
- Il corvo, James O'Barr.
Porca troia, un coltello nelle viscere dall'inizio alla fine
Le scene di flashback nell'appartamento vuoto farebbero sciogliere il circolo polare artico, la scena dell'omicidio + stupro straziante come poche cose al mondo. Davvero percepisci tutto il dolore e la frustrazione dell'autore ad ogni pagina.
Il cavallo nel filo spinato immagine fortissima del senso di colpa e del bisogno di auto-perdonarsi per passare oltre, bonus (?) perché mi ha pure ricordato QUELLA scena di Twin Peaks
- Il buio in sala, Leo Ortolani.
Simpatico divertissement per rifiatare, quando parla delle figlie veramente tenerissimo
Che gigante Eisner, una storia corale su un branco di poveracci che si sbarcamena come può nel contesto della crisi del '29, un dramma popolare ma con una vena di umorismo che "salva" l'opera da un'eccessiva pesantezza e tragicità (la scena dei giovani che danno dello sporco capitalista al padre di uno dei due che ha appena subito una minaccia dal "sindacato"
).Jakob che quasi si fa pestare per salvare lo scarafaggio e che devastato da un'esistenza work-eat-reproduce-sleep-repeat si chiede in cosa sia diverso da loro
Mi ha ricordato un po' Hal Wilkerson in tribunale mentre parla del bruco:
- Il corvo, James O'Barr.
Porca troia, un coltello nelle viscere dall'inizio alla fine
Le scene di flashback nell'appartamento vuoto farebbero sciogliere il circolo polare artico, la scena dell'omicidio + stupro straziante come poche cose al mondo. Davvero percepisci tutto il dolore e la frustrazione dell'autore ad ogni pagina.
Il cavallo nel filo spinato immagine fortissima del senso di colpa e del bisogno di auto-perdonarsi per passare oltre, bonus (?) perché mi ha pure ricordato QUELLA scena di Twin Peaks
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Ultimamente ho letto parecchio di Auster e DeLillo (dopo un periodo in cui mi sono dedicato prevalentemente ai miei due autori francesi preferiti ossia Carrère e Modiano), vorrei iniziare qualcosa di Martin Amis che mi è stato consigliato, qualcuno l'ha mai letto?
- Inklings
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
Due graphic novel con protagoniste lesbiche.
Il blu é un colore caldo, Jul’ Maroh.
Un amore tragico raccontato in analessi attraverso il diario della morta lasciato in eredità alla compagna. La storia segue un po’ di stereotipi, ha dei problemi di ritmo (si concentra enormemente sulla storia nell’adolescenza ma relega 13 anni di vita assieme a una pagina tipo) e ha un finale drammatico ma eccessivamente rushato che pare pure una sorta di tributo a Truffaut.
Ho apprezzato però l’arte grafica della storia e il fatto che uno dei più grandi ostacoli alla relazione tra le due sia la vergogna indotta di una delle protagoniste e il contrasto tra le concezioni di sessualità delle due (bene intimo e privato vs espressione sociale e politica), più che tutti gli altri elementi di omofobia “esterni” raccontati nella storia.
Fun Home, Alison Bechdel.
Questo invece è proprio un capolavoro. L’autrice scrive una propria autobiografia romanzata incentrata sul rapporto complesso e ambiguo con il padre, che arriva ad un “punto di svolta” con la scoperta che entrambi siano in realtà omosessuali.
Il modo in cui viene raccontato questo rapporto é davvero toccante, la figura del padre è tratteggiata con un continuo velo di ambiguità e mistero che lo rendono un personaggio intrigante, interessanti sono anche i continui riferimenti letterari e artistici che l’autrice (studiosa di letteratura come il padre, altro punto di contatto tra i due) utilizza per cercare di interpretare e razionalizzare la loro relazione e i frammenti di diari e testimonianze del passato, così come i continui passaggi tra diversi piani temporali della storia e il ritorno sugli stessi eventi con prospettive diverse.
Le espressioni scazzatissime dei personaggi e l’ironia continua della storia mi spezzano
Il blu é un colore caldo, Jul’ Maroh.
Un amore tragico raccontato in analessi attraverso il diario della morta lasciato in eredità alla compagna. La storia segue un po’ di stereotipi, ha dei problemi di ritmo (si concentra enormemente sulla storia nell’adolescenza ma relega 13 anni di vita assieme a una pagina tipo) e ha un finale drammatico ma eccessivamente rushato che pare pure una sorta di tributo a Truffaut.
Ho apprezzato però l’arte grafica della storia e il fatto che uno dei più grandi ostacoli alla relazione tra le due sia la vergogna indotta di una delle protagoniste e il contrasto tra le concezioni di sessualità delle due (bene intimo e privato vs espressione sociale e politica), più che tutti gli altri elementi di omofobia “esterni” raccontati nella storia.
Fun Home, Alison Bechdel.
Questo invece è proprio un capolavoro. L’autrice scrive una propria autobiografia romanzata incentrata sul rapporto complesso e ambiguo con il padre, che arriva ad un “punto di svolta” con la scoperta che entrambi siano in realtà omosessuali.
Il modo in cui viene raccontato questo rapporto é davvero toccante, la figura del padre è tratteggiata con un continuo velo di ambiguità e mistero che lo rendono un personaggio intrigante, interessanti sono anche i continui riferimenti letterari e artistici che l’autrice (studiosa di letteratura come il padre, altro punto di contatto tra i due) utilizza per cercare di interpretare e razionalizzare la loro relazione e i frammenti di diari e testimonianze del passato, così come i continui passaggi tra diversi piani temporali della storia e il ritorno sugli stessi eventi con prospettive diverse.
Le espressioni scazzatissime dei personaggi e l’ironia continua della storia mi spezzano
- Inklings
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Re: - Quale libro stai leggendo/hai finito di leggere? -
- Jonas Fink. Una vita sospesa, Vittorio Giardino.
Una sorta di romanzo grafico di formazione con protagonista un ragazzo che vive l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta in Cecoslovacchia nei decenni precedenti all Primavera di Praga, che costituisce il climax della storia.
Alcuni aspetti interessanti, il focus sul valore della cultura letteraria come forma di resistenza non è male anche se rimane un po’ superficiale, e gli spaccati di vita dei personaggi sono piuttosto realistici (il personaggio dell’idraulico Slavek MVP), ma nel complesso non mi ha fatto impazzire né come storytelling né da un punto di vista grafico.
Il finale crudo e disilluso però una buona scelta e l’idea del protagonista che non riesce a ritrovare il suo passato se non nella figura dell’ispettore stronzo però non male.
- Mostri, Barry Windsor-Smith.
Devastante. Una discesa nelle diramazioni della malvagità umana e nell’ereditarietà del trauma che toglie il fiato anche agli stomaci più forti. La storia risulta fin troppo piena di elementi e non é facilissima da seguire per via di tutti i salti temporali e i passaggi narrativi attraverso i diari della madre, ma a livello emotivo la tragedia di Bobby (e degli altri personaggi) é un colpo al cuore continuo che non lascia scampo, con un finale ambiguo decisamente più amaro che dolce.
Graficamente meraviglioso nel tratto, l’attenzione ai dettagli e nell’uso del bianco e nero, si vede che l’autore ci ha lavorato per decenni.
Una sorta di romanzo grafico di formazione con protagonista un ragazzo che vive l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta in Cecoslovacchia nei decenni precedenti all Primavera di Praga, che costituisce il climax della storia.
Alcuni aspetti interessanti, il focus sul valore della cultura letteraria come forma di resistenza non è male anche se rimane un po’ superficiale, e gli spaccati di vita dei personaggi sono piuttosto realistici (il personaggio dell’idraulico Slavek MVP), ma nel complesso non mi ha fatto impazzire né come storytelling né da un punto di vista grafico.
Il finale crudo e disilluso però una buona scelta e l’idea del protagonista che non riesce a ritrovare il suo passato se non nella figura dell’ispettore stronzo però non male.
- Mostri, Barry Windsor-Smith.
Devastante. Una discesa nelle diramazioni della malvagità umana e nell’ereditarietà del trauma che toglie il fiato anche agli stomaci più forti. La storia risulta fin troppo piena di elementi e non é facilissima da seguire per via di tutti i salti temporali e i passaggi narrativi attraverso i diari della madre, ma a livello emotivo la tragedia di Bobby (e degli altri personaggi) é un colpo al cuore continuo che non lascia scampo, con un finale ambiguo decisamente più amaro che dolce.
Graficamente meraviglioso nel tratto, l’attenzione ai dettagli e nell’uso del bianco e nero, si vede che l’autore ci ha lavorato per decenni.