Affrontare il lutto

Tutto quello che non riguarda wrestling, sport, calcio, tv/cinema o videogiochi... il forum Mondo è il posto per parlare di politica, musica, gossip, arte o quanto altro vi possa venire in mente!
Avatar utente
Backbone Crusher
Messaggi: 12624
Iscritto il: 23/12/2010, 8:56
Città: Bergamo
Località: Every Man's Nightmare
Has thanked: 163 times
Been thanked: 1102 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

John Smith ha scritto: 03/09/2025, 1:27 Ed eccomi qui nel topic in cui non auguro a nessuno di scrivere.
Spoiler:
Oggi mio padre ci ha lasciati. La sola parola "oggi" dovrebbe portare me e chi leggerà a dire "ma che cazzo ci fai qui?"; e forse è proprio questo il punto. Parlare qui, a utenti di cui non conosco e molto probabilmente mai conoscerò nemmeno il volto, penso possa dare spazio a qualcosa che spazio in questi casi non ne trova. Nel mio caso una grande perplessità, ovvero il mio non provare un particolare dolore.

Non oggi, quantomeno. Perché dopo settimane di merda che hanno gradualmente coltivato un presagio, ieri mi è stato detto che sarebbe stata questione di ore, e forte non lo sono stato per nulla. È stato faticoso il solo tragitto a piedi ospedale-auto, lo è stato chiedersi per una trentina di chilometri "ma io come cazzo lo dico a mia madre nel giorno del suo compleanno", lo è stato ascoltare la musica dei Dire Straits che mi ha fatto scoprire e che ho avuto necessità di ascoltare subito nell'autoradio. Ma oggi tra scartoffie, parenti appiccicosi, personaggi improbabili delle pompe funebri e faccende varie, mi sento di essermi comportato tutto il giorno come un maledettissimo, egocentrico pagliaccio. E in tutta onestà, non ho nemmeno i numeri per esserlo nel senso positivo del termine. Ovviamente ho detto a tutti che "non ho ancora realizzato", perché a un certo punto mi sono sentito di dovermi difendere da me stesso.

Forse perché mi rifiuto di restarci sotto. In queste settimane mi è sembrato di vivere in una sorta di realtà parallela, di essere stato sollevato in una dimensione in cui il tempo si è dilatato in modo indefinito, alla ricerca di altro tempo da aggiungere per fare volume fine a sé stesso. E quindi dopo un lungo strazio e un grande botto, c'è forse una volontà del corpo di prendersi una pausa. Ma rimane il fatto che oggi se n'è andato mio padre e questo è il lutto più grande della mia vita finora. E sono arrivato a chiedermi se sotto sotto non c'è una piccola elettricità di fondo, scaturita dall'idea che ora non ho più scuse per diventare l'uomo che non sono mai riuscito a diventare.

Perché non c'è alternativa. Perché non c'è più una persona che metterà una toppa a ogni stronzata che ho fatto, pazienza per ogni cazzata che ho detto che avrei fatto e non ho fatto. Che baderà ogni giorno a mia madre e a tutte quelle piccolezze che non è in grado di fare. E tutto il resto che chi ha avuto un buon padre può immaginare.

Questo mi turba. Che nell'ora - finora - più buia della mia vita, il più buio sia io.
Ti capisco al 100% e lascia che ti dica una cosa: no, non c'è nulla di sbagliato in ciò che stai vivendo, non è anormale sentirsi asettici a livello emozionale.
Che sia una morte improvvisa o aspettata, perdere un proprio caro è uno shock enorme, che ti destabilizza e ti rende un automa.

Quando successe di mio padre a ottobre, per giorni ho vissuto in una specie di bolla, una specie di realtà personale dove non riuscivo a capire letteralmente nulla di me, di quello che mi circondava, di ciò che stava accadendo. Nei giorni di veglia, è venuta così tanta gente, che a un certo punto sono scappato al piano inferiore di casa, in preda a un attacco di panico.
Sono stato travolto da mille cose e mille pensieri, ti si accavalla tutto in un unico momento a livelli tali, che ti senti stordito e incapace a fare o provare qualsiasi cosa.
Questi giorni, purtroppo, saranno così.

E si, ti stai facendo mille domande, su te stesso, sul futuro, su come sarà la vita ora che dovrai abituarti al vivere senza una persona così importante. Ma credimi, per quanto possa essere banale, solo una cosa ti aiuterà: il tempo.
Ci vorranno settimane, mesi, ma la quadra arriverà. E arriveranno anche i momenti in cui riuscirai finalmente ad esprimere ciò che non sei riuscito a provare in questi giorni.

Da parte mia, ti mando un abbraccio enorme.



Elios95
Messaggi: 508
Iscritto il: 26/04/2022, 15:49
Città: Parma
Has thanked: 6 times
Been thanked: 20 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Elios95 »

John Smith ha scritto: 03/09/2025, 1:27 Ed eccomi qui nel topic in cui non auguro a nessuno di scrivere.
Spoiler:
Oggi mio padre ci ha lasciati. La sola parola "oggi" dovrebbe portare me e chi leggerà a dire "ma che cazzo ci fai qui?"; e forse è proprio questo il punto. Parlare qui, a utenti di cui non conosco e molto probabilmente mai conoscerò nemmeno il volto, penso possa dare spazio a qualcosa che spazio in questi casi non ne trova. Nel mio caso una grande perplessità, ovvero il mio non provare un particolare dolore.

Non oggi, quantomeno. Perché dopo settimane di merda che hanno gradualmente coltivato un presagio, ieri mi è stato detto che sarebbe stata questione di ore, e forte non lo sono stato per nulla. È stato faticoso il solo tragitto a piedi ospedale-auto, lo è stato chiedersi per una trentina di chilometri "ma io come cazzo lo dico a mia madre nel giorno del suo compleanno", lo è stato ascoltare la musica dei Dire Straits che mi ha fatto scoprire e che ho avuto necessità di ascoltare subito nell'autoradio. Ma oggi tra scartoffie, parenti appiccicosi, personaggi improbabili delle pompe funebri e faccende varie, mi sento di essermi comportato tutto il giorno come un maledettissimo, egocentrico pagliaccio. E in tutta onestà, non ho nemmeno i numeri per esserlo nel senso positivo del termine. Ovviamente ho detto a tutti che "non ho ancora realizzato", perché a un certo punto mi sono sentito di dovermi difendere da me stesso.

Forse perché mi rifiuto di restarci sotto. In queste settimane mi è sembrato di vivere in una sorta di realtà parallela, di essere stato sollevato in una dimensione in cui il tempo si è dilatato in modo indefinito, alla ricerca di altro tempo da aggiungere per fare volume fine a sé stesso. E quindi dopo un lungo strazio e un grande botto, c'è forse una volontà del corpo di prendersi una pausa. Ma rimane il fatto che oggi se n'è andato mio padre e questo è il lutto più grande della mia vita finora. E sono arrivato a chiedermi se sotto sotto non c'è una piccola elettricità di fondo, scaturita dall'idea che ora non ho più scuse per diventare l'uomo che non sono mai riuscito a diventare.

Perché non c'è alternativa. Perché non c'è più una persona che metterà una toppa a ogni stronzata che ho fatto, pazienza per ogni cazzata che ho detto che avrei fatto e non ho fatto. Che baderà ogni giorno a mia madre e a tutte quelle piccolezze che non è in grado di fare. E tutto il resto che chi ha avuto un buon padre può immaginare.

Questo mi turba. Che nell'ora - finora - più buia della mia vita, il più buio sia io.
Quando a fine aprile è capitato a mia mamma noi ce l'aspettavamo e la mia bolla di fatto non è mai esistita, ma una sensazione di pesantezza esistenziale ce l'ho da allora e dubito me ne libererò mai.

Un paio di anni fa sì, all'inizio della malattia ho provato le tue stesse cose

Avatar utente
John Smith
Messaggi: 2545
Iscritto il: 04/11/2018, 13:37
Has thanked: 294 times
Been thanked: 691 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da John Smith »

Vi ringrazio, ragazzi. È confortevole sentirsi meno strani e più umani.

Avatar utente
Backbone Crusher
Messaggi: 12624
Iscritto il: 23/12/2010, 8:56
Città: Bergamo
Località: Every Man's Nightmare
Has thanked: 163 times
Been thanked: 1102 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

John Smith ha scritto: 03/09/2025, 15:51 Vi ringrazio, ragazzi. È confortevole sentirsi meno strani e più umani.
Scrivi qui per qualsiasi cosa. Ognuno la supera a modo suo, ma parlarne e sfogarsi è sempre un bene, anche quando lo fai con gente che conosci solo virtualmente

Avatar utente
John Smith
Messaggi: 2545
Iscritto il: 04/11/2018, 13:37
Has thanked: 294 times
Been thanked: 691 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da John Smith »

La cosa più bella che potesse succedermi in questi giorni di confusione, totalmente inaspettata, è che un amico mi chiedesse di fargli da testimone di nozze. E io, divorziato di merda, non sono stato così felice da tempo.

Avatar utente
Tigermask
Messaggi: 3502
Iscritto il: 24/12/2010, 13:13
Has thanked: 118 times
Been thanked: 173 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Tigermask »

John, non ti ho scritto niente perché parte di quel che hai scritto in spoiler l'ho vissuto 3 anni fa (ma mentalmente parte di me rifiuta ancora, e pur sapendo che era il 2022 la mente vuole confondermi indicandomi l'anno prima e dopo pur sapendo che non è così), e mi ci ritrovo, quindi ripostare su un qualcosa di così vicino (anche se magari situazioni totalmente differenti) è difficile.
Potrei aggiungere altre cose ma mi riservo, forse è il post più vicino nella situazione mia per come è scritto su certi passaggi.

Sai una delle cose che più recrimino qual è?
lo avevo forse già scritto.

Ad inizio di quell'anno mi aveva fatto delle richieste, una in particolare era di fargli rivedere le foto, cosa che non ho poi fatto, per non discutere con mia madre (anche se forse non mi avrebbe detto niente) e non mettere tutto in mezzo o semplicemente perché mi rifiutavo a pensare che quel suo "mi rimane poco" che mi diceva sempre, sarebbe poi successo e gliele avrei fatte rivedere con calma.

Avatar utente
John Smith
Messaggi: 2545
Iscritto il: 04/11/2018, 13:37
Has thanked: 294 times
Been thanked: 691 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da John Smith »

Tigermask ha scritto: 04/09/2025, 13:50 John, non ti ho scritto niente perché parte di quel che hai scritto in spoiler l'ho vissuto 3 anni fa (ma mentalmente parte di me rifiuta ancora, e pur sapendo che era il 2022 la mente vuole confondermi indicandomi l'anno prima e dopo pur sapendo che non è così), e mi ci ritrovo, quindi ripostare su un qualcosa di così vicino (anche se magari situazioni totalmente differenti) è difficile.
Potrei aggiungere altre cose ma mi riservo, forse è il post più vicino nella situazione mia per come è scritto su certi passaggi.

Sai una delle cose che più recrimino qual è?
lo avevo forse già scritto.

Ad inizio di quell'anno mi aveva fatto delle richieste, una in particolare era di fargli rivedere le foto, cosa che non ho poi fatto, per non discutere con mia madre (anche se forse non mi avrebbe detto niente) e non mettere tutto in mezzo o semplicemente perché mi rifiutavo a pensare che quel suo "mi rimane poco" che mi diceva sempre, sarebbe poi successo e gliele avrei fatte rivedere con calma.
Grazie anche a te, Tiger. Sai, io credo che quando è il momento ci portiamo tutti situazioni irrisolte nella tomba, ma alla fine non hanno quell'importanza che gli diamo. La vita è un divincolarsi tra impegni e tragedie, e lottare per quegli spazi che ci rimangono in mezzo. Quando ce ne andiamo, vogliamo solo sapere che qualcuno ci ha voluto bene, e di base credo che siamo chi più chi meno tutti consapevoli di chi ce ne ha voluto. Il quadro che dipingiamo non sarà mai perfetto, completo, con tutte le precise sfumature che volevamo imprimergli. Ma non sarebbe umano.

Avatar utente
Tigermask
Messaggi: 3502
Iscritto il: 24/12/2010, 13:13
Has thanked: 118 times
Been thanked: 173 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Tigermask »

John Smith ha scritto: 04/09/2025, 15:35 Grazie anche a te, Tiger.
di niente, però ecco perché per qualche motivo quando ho rivisto sto topic su non ho voluto leggerlo, e solo dopo letto ho deciso di rispondere poi dopo qualche giorno, sarà stato istinto, non lo so.
John Smith ha scritto: 04/09/2025, 15:35 Quando ce ne andiamo...
sai che uno dei dilemmi dell'uomo è il sapere che c'è dopo la morte , ma forse è proprio questa cosa che ci dovrebbe importare meno di tutto.

Avatar utente
Marco Frediani
Messaggi: 10982
Iscritto il: 22/12/2010, 22:11
Città: Carrara
Has thanked: 674 times
Been thanked: 508 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Marco Frediani »

Il mese scorso è morto un amico, forse qualcuno lo ha letto sui social.
Era un ristoratore di Cinisello Balsamo di 48 anni che aveva casa anche nel paesino di montagna dove sono nato e vissuto e tutta la sua famiglia ci passava le estati. Io ero più amico del fratello minore per età, mentre lui era molto legato a mio fratello, fino a 25 anni sono stati sempre insieme (poi mio fratello ha convissuto e la vita e il lavoro hanno portato la famiglia a venire giù meno).
In sintesi, era qui in vacanza in moto, fa serata e trova un posto di blocco. Ignora l'alt e scappa, viene inseguito, perde il controllo della moto, si schianta e muore.
Inutile dire che ci sono rimasto malissimo, dall'incredulità al giro di messaggi su Whatsapp fino alla conferma.
La cosa da brividi è che ha scritto a mio fratello la sera che è morto proponendo di rivedersi e mio fratello aveva detto di si, per poi andare a dormire senza finire la conversazione. Lui è sicuro che se si fossero visti ci sarebbe stato anche lui su quella moto.
Perchè è scappato? Non si sa, dicono revisione scaduta ma non fai 8 Km di fuga per una revisione. La verità la sa solo lui che è morto.
Al funerale in paese c'erano tutti, scena toccante quando lo hanno messo nell'auto e i fratelli hanno ringraziato un'ultima volta il paese.

Ho anche rabbia in corpo sia per i commenti vergognosi sui social alla notizia (manco fosse stato Pablo Escobar), era un ragazzo socievole, pieno di vita, di compagnia e amato da tutti che amava divertirsi e "bruciare la candela da entrambi i lati" e non meritava certe cattiverie ma anche con lui che è morto in quel modo. Mi verrebbe da dirgli "ma testa di cazzo, perchè non ti sei fermato???" ma ormai è tardi.
E niente, mi andava di sfogarmi anche perchè è la prima morte di questo tipo che mi capita, è diverso da quando muoiono i nonni degli amici o anche i genitori, mi ha cambiato qualcosa dentro ma non so bene ancora cosa.

Avatar utente
John Smith
Messaggi: 2545
Iscritto il: 04/11/2018, 13:37
Has thanked: 294 times
Been thanked: 691 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da John Smith »

Marco Frediani ha scritto: 04/09/2025, 21:36 Il mese scorso è morto un amico, forse qualcuno lo ha letto sui social.
Era un ristoratore di Cinisello Balsamo di 48 anni che aveva casa anche nel paesino di montagna dove sono nato e vissuto e tutta la sua famiglia ci passava le estati. Io ero più amico del fratello minore per età, mentre lui era molto legato a mio fratello, fino a 25 anni sono stati sempre insieme (poi mio fratello ha convissuto e la vita e il lavoro hanno portato la famiglia a venire giù meno).
In sintesi, era qui in vacanza in moto, fa serata e trova un posto di blocco. Ignora l'alt e scappa, viene inseguito, perde il controllo della moto, si schianta e muore.
Inutile dire che ci sono rimasto malissimo, dall'incredulità al giro di messaggi su Whatsapp fino alla conferma.
La cosa da brividi è che ha scritto a mio fratello la sera che è morto proponendo di rivedersi e mio fratello aveva detto di si, per poi andare a dormire senza finire la conversazione. Lui è sicuro che se si fossero visti ci sarebbe stato anche lui su quella moto.
Perchè è scappato? Non si sa, dicono revisione scaduta ma non fai 8 Km di fuga per una revisione. La verità la sa solo lui che è morto.
Al funerale in paese c'erano tutti, scena toccante quando lo hanno messo nell'auto e i fratelli hanno ringraziato un'ultima volta il paese.

Ho anche rabbia in corpo sia per i commenti vergognosi sui social alla notizia (manco fosse stato Pablo Escobar), era un ragazzo socievole, pieno di vita, di compagnia e amato da tutti che amava divertirsi e "bruciare la candela da entrambi i lati" e non meritava certe cattiverie ma anche con lui che è morto in quel modo. Mi verrebbe da dirgli "ma testa di cazzo, perchè non ti sei fermato???" ma ormai è tardi.
E niente, mi andava di sfogarmi anche perchè è la prima morte di questo tipo che mi capita, è diverso da quando muoiono i nonni degli amici o anche i genitori, mi ha cambiato qualcosa dentro ma non so bene ancora cosa.
Che storia di merda. Avevo letto, da esterno sembra quella classica situazione in cui, al netto delle ragioni, il cervello ti tradisce prendendo una decisione di merda, che forse nemmeno ti appartiene; e sono convinto succeda più spesso di quanto pensiamo.

I social sono un'industria di spazzatura. L'empatia non esiste, c'è solo un mare di stronzi che vogliono attaccarsi a queste notizie per la gratificazione di vedersi convalidate le proprie opinioni. Quando ho scorso notizie di qualcosa che mi ha riguardato in qualche modo da vicino, non ho letto altro che commenti di gente non informata sui fatti che spalava merda e portava avanti le proprie idee, senza interesse per la verità. È successo poco tempo fa con il buttare merda su un bar nei cui pressi si era accesa una rissa, è successo ancora prima entrando in questioni private di un conoscente che ebbe un incidente lavorando sul tetto. Si dice che tutto il mondo è paese, e Facebook e Instagram altro non hanno fatto che trasformare l'Italia in un paesino di provincia, ma del resto non c'è niente di più italiano che avere una parola per tutto.

Avatar utente
Marco Frediani
Messaggi: 10982
Iscritto il: 22/12/2010, 22:11
Città: Carrara
Has thanked: 674 times
Been thanked: 508 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Marco Frediani »

John Smith ha scritto: 04/09/2025, 23:01 Che storia di merda. Avevo letto, da esterno sembra quella classica situazione in cui, al netto delle ragioni, il cervello ti tradisce prendendo una decisione di merda, che forse nemmeno ti appartiene; e sono convinto succeda più spesso di quanto pensiamo.

I social sono un'industria di spazzatura. L'empatia non esiste, c'è solo un mare di stronzi che vogliono attaccarsi a queste notizie per la gratificazione di vedersi convalidate le proprie opinioni. Quando ho scorso notizie di qualcosa che mi ha riguardato in qualche modo da vicino, non ho letto altro che commenti di gente non informata sui fatti che spalava merda e portava avanti le proprie idee, senza interesse per la verità. È successo poco tempo fa con il buttare merda su un bar nei cui pressi si era accesa una rissa, è successo ancora prima entrando in questioni private di un conoscente che ebbe un incidente lavorando sul tetto. Si dice che tutto il mondo è paese, e Facebook e Instagram altro non hanno fatto che trasformare l'Italia in un paesino di provincia, ma del resto non c'è niente di più italiano che avere una parola per tutto.
La famiglia ha chiesto tramite avvocati le registrazioni delle telecamere di sicurezza della zona, dubito che salti fuori qualcosa di clamoroso (come uno speronamento della pattuglia dei carabinieri) ma perlomeno sapranno cosa è successo. Sono passato dalla rotonda dove è morto ed è stato surreale, stranissimo.
Poi è stato anche strano il fatto che lui, che conosceva bene la zona, non abbia provato a infilarsi in qualche stradina interna per far perdere le sue tracce. Semplicemente è sempre andato avanti fino a quando non è successo il fattaccio. Boh.

Per i social errore mio che ho aperto i commenti. Sinceramente mi aspettavo il peggio e ho avuto il peggio. Ormai ho Fb ma non commento nulla.

Avatar utente
Backbone Crusher
Messaggi: 12624
Iscritto il: 23/12/2010, 8:56
Città: Bergamo
Località: Every Man's Nightmare
Has thanked: 163 times
Been thanked: 1102 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

Uppo perché oggi è passato esattamente un anno dalla morte di mio padre.
Tante cose sono successe, tante difficoltà, tanti momenti bui come non mi era mai capitato, ma dopo 365 giorni, non posso non dire che mi ritrovo qui, anche "meglio" di quello che pensavo.

L'inizio di questo nuovo corso della mia vita senza mio padre è stato terrificante, mi sembrava di dover scalare montagne insormontabili, che dietro ne avevano altre ogni volta sempre più grosse, ma è stato un momento della mia vita che mi ha insegnato molto su me stesso e mi ha dato modo di provare sulla mia pelle cosa significa affrontare perdite importanti e cercare di lenire al meglio le ferite che si portano dietro.
Oggi sono qui, dopo un anno, e posso dire di aver ripreso in mano del tutto la mia vita. Perché si, sembra una frase fatta, ma "la vita continua" non è un mantra: è un dato di fatto.
Tu continui, vai avanti, ricominci a fare ciò che facevi. Certo, hai perso una persona che per te ha significato tanto e a volte ancora ci stai male, all'inizio ti senti quasi in colpa a ricominciare a ridere, a divertirti con famiglia e amici, ma piangersi addosso non serve a nulla.
Sono conscio che sembrano tutte banalità ovvie, ma finché non vivi certi momenti, non puoi constatare quanto quelle ovvietà siano la realtà.

Niente, volevo solo condividere con voi questi miei pensieri, nella speranza che siano di conforto a chi ha scritto qua dentro e che, come me, ha affrontato perdite importanti negli ultimi tempi.

Avatar utente
John Smith
Messaggi: 2545
Iscritto il: 04/11/2018, 13:37
Has thanked: 294 times
Been thanked: 691 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da John Smith »

Backbone Crusher ha scritto: 09/10/2025, 16:48 Uppo perché oggi è passato esattamente un anno dalla morte di mio padre.
Tante cose sono successe, tante difficoltà, tanti momenti bui come non mi era mai capitato, ma dopo 365 giorni, non posso non dire che mi ritrovo qui, anche "meglio" di quello che pensavo.

L'inizio di questo nuovo corso della mia vita senza mio padre è stato terrificante, mi sembrava di dover scalare montagne insormontabili, che dietro ne avevano altre ogni volta sempre più grosse, ma è stato un momento della mia vita che mi ha insegnato molto su me stesso e mi ha dato modo di provare sulla mia pelle cosa significa affrontare perdite importanti e cercare di lenire al meglio le ferite che si portano dietro.
Oggi sono qui, dopo un anno, e posso dire di aver ripreso in mano del tutto la mia vita. Perché si, sembra una frase fatta, ma "la vita continua" non è un mantra: è un dato di fatto.
Tu continui, vai avanti, ricominci a fare ciò che facevi. Certo, hai perso una persona che per te ha significato tanto e a volte ancora ci stai male, all'inizio ti senti quasi in colpa a ricominciare a ridere, a divertirti con famiglia e amici, ma piangersi addosso non serve a nulla.
Sono conscio che sembrano tutte banalità ovvie, ma finché non vivi certi momenti, non puoi constatare quanto quelle ovvietà siano la realtà.

Niente, volevo solo condividere con voi questi miei pensieri, nella speranza che siano di conforto a chi ha scritto qua dentro e che, come me, ha affrontato perdite importanti negli ultimi tempi.
Grazie per la condivisione.

Io tre settimane dopo che è successo sono andato all'Oktoberfest. Mi sono chiesto se fosse una cosa da stronzi, ma nel dubbio so di essere stato con i miei amici, e che ne avevo bisogno.

A oltre un mese di distanza mi pare ancora di aver ripreso troppo presto la mia vita regolare. Perché di base non è cambiata, non come quella di mia madre che invece è stravolta e non pensava certo di diventare vedova a 61 anni. Ma questa vita che ho ripreso in mano subito ho il timore di farmela sfuggire presto, ho il timore che mi esploda in faccia da un momento all'altro perché ritengo ancora tutto questo innaturale, nonostante quello che mi hanno detto tutti. Non posso aver vinto le famose cinque fasi del lutto in una settimana, o una notte. Forse sto rifiutandomi di pensarci davvero, anteponendo situazioni irrisolte più semplici, come una delle ultime ex.

Quello a cui ho pensato questi giorni è il dispiacere di non avere più modo di condividere. Ho questa sensazione che il mio universo e quello di mio padre si siano solo sfiorati per tutto questo tempo, e non c'è stata una vera fusione; penso a tutte quelle cose che lui sapeva e sapeva fare, e che non mi sono entrate, e al contempo io che da figlio non sono riuscito a dimostrargli la crescita, a fargli vedere che da ciò che ha generato e mandato per il mondo è tornato qualcosa con idee nuove, informazioni nuove, punti di vista nuovi maturati in esperienze che non ha fatto. Ma forse è il destino di ogni tipo di relazione: sfiorarsi, non esaurirsi e assimilarsi completamente a vicenda, e penso vada bene così.

Quello che ho imparato, essendo stato questo il mio assaggio più grande della morte, è che quando arriva non conta davvero più un cazzo. Se non che spero che quelle settimane non sia stato torturato da pensieri quali "non ho fatto abbastanza per mia moglie e mio figlio, non so se da soli ce la faranno". Perché di sicuro io non sono realizzato, e questo lo sapeva.

(Se quanto sopra è tutto sconclusionato, sappiate che sto bevendo)

Avatar utente
Backbone Crusher
Messaggi: 12624
Iscritto il: 23/12/2010, 8:56
Città: Bergamo
Località: Every Man's Nightmare
Has thanked: 163 times
Been thanked: 1102 times

Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

John Smith ha scritto: 09/10/2025, 22:28 Grazie per la condivisione.

Io tre settimane dopo che è successo sono andato all'Oktoberfest. Mi sono chiesto se fosse una cosa da stronzi, ma nel dubbio so di essere stato con i miei amici, e che ne avevo bisogno.

A oltre un mese di distanza mi pare ancora di aver ripreso troppo presto la mia vita regolare. Perché di base non è cambiata, non come quella di mia madre che invece è stravolta e non pensava certo di diventare vedova a 61 anni. Ma questa vita che ho ripreso in mano subito ho il timore di farmela sfuggire presto, ho il timore che mi esploda in faccia da un momento all'altro perché ritengo ancora tutto questo innaturale, nonostante quello che mi hanno detto tutti. Non posso aver vinto le famose cinque fasi del lutto in una settimana, o una notte. Forse sto rifiutandomi di pensarci davvero, anteponendo situazioni irrisolte più semplici, come una delle ultime ex.

Quello a cui ho pensato questi giorni è il dispiacere di non avere più modo di condividere. Ho questa sensazione che il mio universo e quello di mio padre si siano solo sfiorati per tutto questo tempo, e non c'è stata una vera fusione; penso a tutte quelle cose che lui sapeva e sapeva fare, e che non mi sono entrate, e al contempo io che da figlio non sono riuscito a dimostrargli la crescita, a fargli vedere che da ciò che ha generato e mandato per il mondo è tornato qualcosa con idee nuove, informazioni nuove, punti di vista nuovi maturati in esperienze che non ha fatto. Ma forse è il destino di ogni tipo di relazione: sfiorarsi, non esaurirsi e assimilarsi completamente a vicenda, e penso vada bene così.

Quello che ho imparato, essendo stato questo il mio assaggio più grande della morte, è che quando arriva non conta davvero più un cazzo. Se non che spero che quelle settimane non sia stato torturato da pensieri quali "non ho fatto abbastanza per mia moglie e mio figlio, non so se da soli ce la faranno". Perché di sicuro io non sono realizzato, e questo lo sapeva.

(Se quanto sopra è tutto sconclusionato, sappiate che sto bevendo)
Le famose "fasi" rientrano nello spettro del: "ognuno le affronta a modo suo e con i suoi tempi".

Io pensavo di aver superato tutto due mesi dopo la sua morte, poi un giorno sono stato assalito da mille pensieri, mille cose che stavano succedendo, preoccupazioni varie e tutto quanto e sono esploso in un pianto devastante, realizzando che ci stavo dentro ancora con tutte le scarpe e che avrei dovuto affrontare tutto con più calma.
Forse questa consapevolezza è arrivata in modo tardivo perché, dopo aver passato un periodo di inferno, volevo fortemente uscirne il prima possibile, ma forzare i tempi è la soluzione peggiore, perché di fatto ti imponi di saltare tutto il processo con la convinzione di uscirne impunito e pronto a riavviare la tua vita senza intoppi.
Per quanto mi riguarda, ti posso dire che mi ritrovo molto in ciò che stai passando e pensando sulle tue azioni. In modi diversi, ovviamente, ma il succo rimane quello.

"Vivi" questo processo con tutto il tempo che ti serve, non sarà facile o bello, ma ti aiuterà ad arrivare alla fine con la voglia di ricominciare nel modo giusto.

Ti mando ancora un abbraccio.

Rispondi