Affrontare il lutto

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Backbone Crusher
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Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

Torno a scrivere sul forum dopo diversi giorni e lo faccio con questo topic, perché mercoledì 9 ottobre ho subito un grave lutto: ho perso mio padre. Ha avuto un arresto cardiaco mentre si trovava in crociera con mia madre e nonostante gli interventi fulminei dei medici, non c'è stato nulla da fare.
Non entro nei particolari della dinamica perché è lunga, dico solo che abbiamo dovuto aspettare fino a domenica per poter andare a prendere mia madre a Savona e far sbarcare mio padre, perché si trovavano in vacanza in Spagna e se l'avessero fatta scendere in un paese estero, sarebbe scattata una burocrazia infinita e mio padre non l'avremmo potuto riavere per diverse settimane. Fortunatamente, la Costa Crociere si è mossa subito per tenere a bordo il corpo di mio padre, ottenendo l'autorizzazione dei vari paesi per poter arrivare a Savona.
Oggi è il secondo giorno dopo il funerale, siamo ancora tutti stravolti per quello che è successo, stiamo cercando faticosamente di ripartire ma per me la cosa è molto difficile. Sono stato io a ricevere la telefonata e la cosa mi ha devastato, sto ancora raccogliendo i cocci di quella maledetta sera.

So che l'elaborazione e il processo per affrontare il lutto è una cosa puramente soggettiva e che ognuno ha i suoi tempi e modi, ma volevo comunque chiedervi se vi è mai capitato di subire una perdita improvvisa come è successo a me, cosa avete fatto per affrontarla e cosa mi consigliate di fare per cercare di riprendere in mano la mia vita e la mia quotidianità, seppur con un'assenza importante come quella di mio padre.
Potranno sembrare domande stupide e banali, ma ne sto parlando un po' con tutti (magari anche solo come valvola di sfogo) e la cosa mi sta un po' aiutando.
Grazie in anticipo, nel caso in cui vogliate rispondermi.



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John Smith
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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da John Smith »

Mi dispiace molto.

Mi colpisce in particolare modo perché i miei genitori erano in crociera, in Spagna, proprio quella settimana (non so quale, non li ho ancora visti). Potrei stare benissimo scrivendo io questo messaggio.

Non ho mai subito un lutto di questa importanza affettiva, quantomeno nella concezione più comune del termine, ovvero di perdita di una persona. Lascio a chi ha già affrontato questo passo il compito di dirti meglio come nelle prossime settimane sarà assolutamente legittimo prenderti i tuoi spazi, rinviare impegni, non avere fretta di assorbire la botta per rimettersi in carreggiata a tutti i costi, sfogarsi, non essere impeccabili, valutare un consulto di un professionista, e vivere in generale in una situazione di maggior comfort finché non ti sentirai di nuovo pronto.

Un abbraccio

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Backbone Crusher
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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

John Smith ha scritto: 18/10/2024, 16:49 Mi dispiace molto.

Mi colpisce in particolare modo perché i miei genitori erano in crociera, in Spagna, proprio quella settimana (non so quale, non li ho ancora visti). Potrei stare benissimo scrivendo io questo messaggio.

Non ho mai subito un lutto di questa importanza affettiva, quantomeno nella concezione più comune del termine, ovvero di perdita di una persona. Lascio a chi ha già affrontato questo passo il compito di dirti meglio come nelle prossime settimane sarà assolutamente legittimo prenderti i tuoi spazi, rinviare impegni, non avere fretta di assorbire la botta per rimettersi in carreggiata a tutti i costi, sfogarsi, non essere impeccabili, valutare un consulto di un professionista, e vivere in generale in una situazione di maggior comfort finché non ti sentirai di nuovo pronto.

Un abbraccio
Grazie mille.

Si, adesso sto facendo proprio quello che hai detto: mi prendo i miei tempi e i miei spazi, amici e parenti mi hanno invitato ad uscire qualche sera, ma fortunatamente nessuno è stato invadente e tutti mi hanno detto "quando te la senti, un colpo di telefono e si organizza".
Nella tragedia, ho la fortuna di vivere in una famiglia molto unita, ho due fratelli più grandi e quattro nipoti e adesso la mia priorità è stare con loro e, soprattutto, sostenere nel miglior modo possibile mia madre, che più di tutti ha subito uno shock tremendo, visto che purtroppo è stata lei a trovare mio padre.
Psicologicamente sono ancora a pezzi, già oggi va "meglio" rispetto a ieri, ma la strada sarà bella lunga.
Grazie ancora.

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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da MacheteKowalski »

Innanzitutto un abbraccio sincero, perché sono cose che non si vorrebbe mai provare nella vita.

Personalmente situazioni di questo tipo non mi sono mai successe ma 5 anni fa esatti a ieri io e mia moglie abbiamo perso la nostra bambina durante la gravidanza essendo dovuti ricorrere ad un aborto terapeutico perché il feto aveva gravi malformazioni.

Nel nostro caso quindi non è stata una situazione improvvisa ma un percorso durato diverse settimane dalla scoperta del problema fino all'interruzione della gravidanza, settimane che sono state un continuo stillicidio di brutte notizie e di decisioni da prendere che non auguro a nessuno.

Da questa esperienza ne sono uscito principalmente grazie al rapporto con mia moglie che si è fortunatamente rivelato solido, le lunghe discussioni fatte ci hanno permesso di sfogare quello che sentivamo reciprocamente e ci hanno permesso di andare oltre fino ad arrivare a voler avere un altro figlio, cosa che poi è capitata senza ulteriori intoppi.

Quindi per quella che è la mia vita passata, quello che posso consigliare è di trovare una o più persone con cui avere un dialogo aperto e con cui tu possa sfogare ogni pensiero, ovviamente se hai la fortuna di avere qualcuno con questo tipo di legame.
Secondo me aiuta molto.

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KaiserSp
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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da KaiserSp »

condoglianze

nel mio caso, l'elaborazione del lutto è stata una cosa "semplice", o meglio, ho avuto tutto il tempo per prepararmi al peggio visto che ormai la sorte era sognata, per via di una malattia incurabile degenerativa, quindi, quando è venuta meno questa persona, è stata una liberazione per tutti da quel dolore prolungato

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Backbone Crusher
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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

MacheteKowalski ha scritto: 18/10/2024, 17:25 Innanzitutto un abbraccio sincero, perché sono cose che non si vorrebbe mai provare nella vita.

Personalmente situazioni di questo tipo non mi sono mai successe ma 5 anni fa esatti a ieri io e mia moglie abbiamo perso la nostra bambina durante la gravidanza essendo dovuti ricorrere ad un aborto terapeutico perché il feto aveva gravi malformazioni.

Nel nostro caso quindi non è stata una situazione improvvisa ma un percorso durato diverse settimane dalla scoperta del problema fino all'interruzione della gravidanza, settimane che sono state un continuo stillicidio di brutte notizie e di decisioni da prendere che non auguro a nessuno.

Da questa esperienza ne sono uscito principalmente grazie al rapporto con mia moglie che si è fortunatamente rivelato solido, le lunghe discussioni fatte ci hanno permesso di sfogare quello che sentivamo reciprocamente e ci hanno permesso di andare oltre fino ad arrivare a voler avere un altro figlio, cosa che poi è capitata senza ulteriori intoppi.

Quindi per quella che è la mia vita passata, quello che posso consigliare è di trovare una o più persone con cui avere un dialogo aperto e con cui tu possa sfogare ogni pensiero, ovviamente se hai la fortuna di avere qualcuno con questo tipo di legame.
Secondo me aiuta molto.
Grazie, mi dispiace per quello che ti è successo.

Anche in questo caso, ho la fortuna di avere gente con cui posso parlare e sfogarmi, pure con persone che non sentivo e vedevo da una vita. Ho rivisto vecchi amici, che si sono intrattenuti nelle giornate di veglia, con cui ho potuto parlare ed avere anche qualche momento di leggerezza, che non sembra, ma in questi contesti aiutano tanto anche ad affrontare giornate pesanti come queste.
Poi come dicevo, la mia famiglia è molto unita, ieri con mio fratello abbiamo parlato per più di un'ora di tante cose e ci siamo sfogati facendoci anche qualche pianto, sono piccoli passi che mi stanno pian piano aiutando, seppur mi senta ancora a terra per tutta la situazione.

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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

KaiserSp ha scritto: 18/10/2024, 17:44 condoglianze

nel mio caso, l'elaborazione del lutto è stata una cosa "semplice", o meglio, ho avuto tutto il tempo per prepararmi al peggio visto che ormai la sorte era sognata, per via di una malattia incurabile degenerativa, quindi, quando è venuta meno questa persona, è stata una liberazione per tutti da quel dolore prolungato
Grazie.
Posso capire quello che intendi, quando lunedì dovevamo decidere il giorno del funerale, inizialmente mio fratello disse di volerlo fare giovedì, perché mio padre conosceva molta gente grazie al suo lavoro e alla sua passione che era la musica (aveva un gruppo musicale insieme a mio fratello, con cui ha girato in diversi posti, attività poi chiusa nel 2019) e volevamo dare occasione a più persone possibile di fargli visita, ma poi abbiamo deciso tutti insieme di fare mercoledì, perché non ce la facevamo più. E' stata una situazione parecchio distruttiva per tutti, soprattutto per mia madre e quando succede una cosa del genere, non "vedi l'ora" che tutto si chiuda per poter andare avanti.

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Barrett Garage
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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Barrett Garage »

Mi unisco alle condoglianze e ti mando un abbraccio sincero virtuale.

Ho avuto lutti di diverse persone in famiglia, ma erano tutte ammalate da tempo, e avevamo già accettato la cosa. Una in particolare mi ha segnato. Mia zia era paziente terminale di cancro. Già da una settimana non parlava più e non riconosceva più nessuno. Sono andato a trovarla con i miei genitori e altri parenti e quando mi ha visto mi ha salutato e chiamato per nome, nello shock generale. Era in condizioni così strazianti che sono scoppiato in lacrime e sono scappato in chiesa a pregare (ai tempi lo facevo ancora). Sono andato a pregare che morisse il prima possibile. Il giorno dopo siamo andati a trovarla e l’abbiamo trovata morta. Ho pianto ancora, ma questa volta le lacrime erano molto meno amare. Avevo perso mia zia, ma lei aveva perso il dolore stanziante che la teneva incatenata tra la vita e la morte.

Ho recuperato in fretta, nonostante il dolore, e molto probabilmente ci avrei messo molto di più se fossero stata uno dei miei genitori, specialmente se fosse successo all’improvviso, come è accaduto a te.

Datti tempo, e condividi il tuo dolore con chi ti sta vicino. Piangi ogni volta ti senti di farlo, non chiuderti in te stesso.

Ronnie_Rocket
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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Ronnie_Rocket »

Come mi è capitato di dire, ho sempre lurkato il forum, da ben prima di iscrivermi, ma raramente partecipo attivamente alle discussioni.
Leggendovi spesso, ovviamente "riconosco" molti di voi e per questo, anche se non vi conosco davvero, sono stato tanto dispiaciuto nel leggere le storie di tutti voi fin qui.

Penso che quello che hai vissuto, Backbone Crusher, sia un fatto devastante e travolgente come pochi altri, per intensità, nella vita di qualcuno. Ho letto articoli in cui si dice che il dolore per la perdita di un genitore è vissuto, da alcuni, anche in maniera superiore alla perdita di un figlio.
Dev'essere stato tremendo sapere tuo papà a godersi una bella crociera e aver avuto questo epilogo. Per quello che può valere ricevere un abbraccio da uno sconosciuto su internet, ti stringo forte.

A me è capitato qualcosa che potrebbe essere un po' simile. Al mio pranzo in famiglia per festeggiare i 18 anni mio nonno è morto davanti a me, per un infarto. Eravamo seduti uno di fronte l'altro, lui ha iniziato a tossire, non si fermava e gli ho passato un bicchiere d'acqua che lui ha preso e bevuto con occhi strabuzzati mentre diventava rosso. Poi si è accasciato. Mentre gli altri erano in soggiorno a condividere ed elaborare, io non riuscivo a uscire da camera mia. L'unica speranza che avevo era che almeno sulla lapide non ci fosse scritta la data del mio compleanno. In quei momenti di confusione non è stato chiaro quello che era successo e speravo che magari in realtà si fosse spento il giorno dopo. Invece era proprio in quel momento lì.

Ora di anni ne ho quasi 36 e credo di non aver mai realmente superato quello che è derivato da quel giorno. Il fatto che avessi scelto io il ristorante, molto fuori Roma, fatto che ha reso molto più lenti i soccorsi, mi ha fatto precipitare in un vortice di sensi di colpa da cui non so se sono uscito.

È vero, avere persone vicine aiuta. Condividere il dolore e il lutto è prezioso. Ma credo che certe cicatrici semplicemente siano lì per restare. Si congelano e si va avanti perché il mondo va avanti e ti impone di andare a quel passo - e per molti versi questa è una cosa positiva, perché non si può restare fermi a piangere.

Perdere un nonno non è come perdere un padre, figura di riferimento per noi maschietti quando si diventa più adulti. Ma perdere una persona cara, all'improvviso, in un momento che ti aspetteresti solo foto sorridenti, penso sia una grande ingiustizia.

Per quello che vale, io non sono più riuscito a festeggiare il compleanno da allora. Se me lo organizzano altri mi va anche bene, ma altro non riesco a fare. Ho detestato tutto quello che è venuto fuori dal diciottesimo compleanno. Ho odiato ricevere la tessera elettorale, ho odiato dover prendere la patente e addirittura il potermi firmare le giustificazioni da solo a scuola.

Se potessi tornare indietro, al me del passato direi questo - e quindi lo dico a te, se può avere una qualche attinenza... per quanto età e situazioni diverse ovviamente fanno una grossa differenza.

Non è vero che deve essere tutto brutto. Cancellare non è la soluzione. Il dolore è una cosa che può far bene vivere e ti può far apprezzare ancora di più la vita e le persone che hai vicino, proprio perché ti fa accorgere di quanto tristemente fugace e labile sia tutto questo. Prenditi del tempo per te stesso, come ti è stato detto: non sarà mai "fuga" da quel dolore, ma sarà tempo che tu prendi per curare te stesso.

Un abbraccio forte, di nuovo. Nel tuo messaggio leggo anche tanta lucidità.

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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Commander Cool »

Condoglianze sincere innanzi tutto, per la mia esperienza è il passare del tempo che lenisce queste ferite, e il dolore per la perdita col tempo verra' sostituito dal ricordo di tuo padre e di tutti i bei momenti passati con lui che portera con te.
Quasi un anno fa ho subito la perdita di una persona amata in circostanze estremamente drammatiche e per parecchio tempo non sapevo letteralmente come andare avanti e come affrontare le giornate, poi piano piano il tempo passa, si cerca di riprendere la quotidianità della vita, è l'unico modo per superare questi momenti, come ti hanno già detto altri utenti ora prenditi i tuoi tempi e i tuoi spazi, un abbraccio

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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Mds32 »

Backbone Crusher ha scritto: 18/10/2024, 16:14 Torno a scrivere sul forum dopo diversi giorni e lo faccio con questo topic, perché mercoledì 9 ottobre ho subito un grave lutto: ho perso mio padre. Ha avuto un arresto cardiaco mentre si trovava in crociera con mia madre e nonostante gli interventi fulminei dei medici, non c'è stato nulla da fare.
Non entro nei particolari della dinamica perché è lunga, dico solo che abbiamo dovuto aspettare fino a domenica per poter andare a prendere mia madre a Savona e far sbarcare mio padre, perché si trovavano in vacanza in Spagna e se l'avessero fatta scendere in un paese estero, sarebbe scattata una burocrazia infinita e mio padre non l'avremmo potuto riavere per diverse settimane. Fortunatamente, la Costa Crociere si è mossa subito per tenere a bordo il corpo di mio padre, ottenendo l'autorizzazione dei vari paesi per poter arrivare a Savona.
Oggi è il secondo giorno dopo il funerale, siamo ancora tutti stravolti per quello che è successo, stiamo cercando faticosamente di ripartire ma per me la cosa è molto difficile. Sono stato io a ricevere la telefonata e la cosa mi ha devastato, sto ancora raccogliendo i cocci di quella maledetta sera.

So che l'elaborazione e il processo per affrontare il lutto è una cosa puramente soggettiva e che ognuno ha i suoi tempi e modi, ma volevo comunque chiedervi se vi è mai capitato di subire una perdita improvvisa come è successo a me, cosa avete fatto per affrontarla e cosa mi consigliate di fare per cercare di riprendere in mano la mia vita e la mia quotidianità, seppur con un'assenza importante come quella di mio padre.
Potranno sembrare domande stupide e banali, ma ne sto parlando un po' con tutti (magari anche solo come valvola di sfogo) e la cosa mi sta un po' aiutando.
Grazie in anticipo, nel caso in cui vogliate rispondermi.
Prima di tutto ti faccio le mie più sentite condoglianze e ti abbraccio forte anche se virtualmente.

Ho perso mio padre 4 anni fa in poco più di 1 mese e ancora adesso non riesco a farmene una ragione,a metabolizzare il lutto e a superare il dolore.

Prendetevi tutto il tempo che vi serve per metabolizzare la cosa, solo voi sapete il dolore che state provando.

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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

Barrett Garage ha scritto: 18/10/2024, 18:55 Mi unisco alle condoglianze e ti mando un abbraccio sincero virtuale.

Ho avuto lutti di diverse persone in famiglia, ma erano tutte ammalate da tempo, e avevamo già accettato la cosa. Una in particolare mi ha segnato. Mia zia era paziente terminale di cancro. Già da una settimana non parlava più e non riconosceva più nessuno. Sono andato a trovarla con i miei genitori e altri parenti e quando mi ha visto mi ha salutato e chiamato per nome, nello shock generale. Era in condizioni così strazianti che sono scoppiato in lacrime e sono scappato in chiesa a pregare (ai tempi lo facevo ancora). Sono andato a pregare che morisse il prima possibile. Il giorno dopo siamo andati a trovarla e l’abbiamo trovata morta. Ho pianto ancora, ma questa volta le lacrime erano molto meno amare. Avevo perso mia zia, ma lei aveva perso il dolore stanziante che la teneva incatenata tra la vita e la morte.

Ho recuperato in fretta, nonostante il dolore, e molto probabilmente ci avrei messo molto di più se fossero stata uno dei miei genitori, specialmente se fosse successo all’improvviso, come è accaduto a te.

Datti tempo, e condividi il tuo dolore con chi ti sta vicino. Piangi ogni volta ti senti di farlo, non chiuderti in te stesso.
Grazie.
Visto che hai parlato di pregare, questo evento mi ha scosso anche da quel punto di vista. Mio padre era molto credente, andava in chiesa sia ogni domenica, sia quando erano feste non domenicali (quindi messe tipo Ferragosto, Santo Stefano o simili) e si guardava ogni sera il rosario in tv.
Io sono anni che non metto piede in chiesa, sono successe determinate cose nel corso del tempo che mi hanno fatto sorgere alcune domande sulla fede, ma questo evento mi ha definitivamente affossato qualsiasi voglia di pregare o di andare in chiesa. Al funerale non ho aperto bocca per pregare nemmeno mezza volta, non ci meritavamo di soffrire così, mia madre non meritava lo shock che ha avuto (è stata lei a trovare mio padre e si porterà dietro questa cosa per tutta la vita), i fratelli di mio padre sono anche loro credenti e mi stanno dicendo di pregare per lui, ma per quanto mi riguarda, ho smesso di dedicare il mio tempo alla preghiera. Non è che quando succedono cose belle è merito suo, mentre quando succedono cose brutte si allargano le braccia e si dice "eh, che ci vuoi fare, succede".
Mio padre meritava di stare ancora al mondo, di godersi la vita da pensionato e i nipoti, non di andarsene in quel modo.
Spiace se offendo qualcuno con questi discorsi, ma se già ero dubbioso prima sulla fede, con questa mazzata ci ho messo definitivamente una pietra sopra.

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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Backbone Crusher »

Ronnie_Rocket ha scritto: 18/10/2024, 20:18 Come mi è capitato di dire, ho sempre lurkato il forum, da ben prima di iscrivermi, ma raramente partecipo attivamente alle discussioni.
Leggendovi spesso, ovviamente "riconosco" molti di voi e per questo, anche se non vi conosco davvero, sono stato tanto dispiaciuto nel leggere le storie di tutti voi fin qui.

Penso che quello che hai vissuto, Backbone Crusher, sia un fatto devastante e travolgente come pochi altri, per intensità, nella vita di qualcuno. Ho letto articoli in cui si dice che il dolore per la perdita di un genitore è vissuto, da alcuni, anche in maniera superiore alla perdita di un figlio.
Dev'essere stato tremendo sapere tuo papà a godersi una bella crociera e aver avuto questo epilogo. Per quello che può valere ricevere un abbraccio da uno sconosciuto su internet, ti stringo forte.

A me è capitato qualcosa che potrebbe essere un po' simile. Al mio pranzo in famiglia per festeggiare i 18 anni mio nonno è morto davanti a me, per un infarto. Eravamo seduti uno di fronte l'altro, lui ha iniziato a tossire, non si fermava e gli ho passato un bicchiere d'acqua che lui ha preso e bevuto con occhi strabuzzati mentre diventava rosso. Poi si è accasciato. Mentre gli altri erano in soggiorno a condividere ed elaborare, io non riuscivo a uscire da camera mia. L'unica speranza che avevo era che almeno sulla lapide non ci fosse scritta la data del mio compleanno. In quei momenti di confusione non è stato chiaro quello che era successo e speravo che magari in realtà si fosse spento il giorno dopo. Invece era proprio in quel momento lì.

Ora di anni ne ho quasi 36 e credo di non aver mai realmente superato quello che è derivato da quel giorno. Il fatto che avessi scelto io il ristorante, molto fuori Roma, fatto che ha reso molto più lenti i soccorsi, mi ha fatto precipitare in un vortice di sensi di colpa da cui non so se sono uscito.

È vero, avere persone vicine aiuta. Condividere il dolore e il lutto è prezioso. Ma credo che certe cicatrici semplicemente siano lì per restare. Si congelano e si va avanti perché il mondo va avanti e ti impone di andare a quel passo - e per molti versi questa è una cosa positiva, perché non si può restare fermi a piangere.

Perdere un nonno non è come perdere un padre, figura di riferimento per noi maschietti quando si diventa più adulti. Ma perdere una persona cara, all'improvviso, in un momento che ti aspetteresti solo foto sorridenti, penso sia una grande ingiustizia.

Per quello che vale, io non sono più riuscito a festeggiare il compleanno da allora. Se me lo organizzano altri mi va anche bene, ma altro non riesco a fare. Ho detestato tutto quello che è venuto fuori dal diciottesimo compleanno. Ho odiato ricevere la tessera elettorale, ho odiato dover prendere la patente e addirittura il potermi firmare le giustificazioni da solo a scuola.

Se potessi tornare indietro, al me del passato direi questo - e quindi lo dico a te, se può avere una qualche attinenza... per quanto età e situazioni diverse ovviamente fanno una grossa differenza.

Non è vero che deve essere tutto brutto. Cancellare non è la soluzione. Il dolore è una cosa che può far bene vivere e ti può far apprezzare ancora di più la vita e le persone che hai vicino, proprio perché ti fa accorgere di quanto tristemente fugace e labile sia tutto questo. Prenditi del tempo per te stesso, come ti è stato detto: non sarà mai "fuga" da quel dolore, ma sarà tempo che tu prendi per curare te stesso.

Un abbraccio forte, di nuovo. Nel tuo messaggio leggo anche tanta lucidità.
Grazie, mi spiace per tuo nonno.
Il senso di colpa ce l'ha avuto mia madre nei giorni immediatamente successivi, quando ancora si trovava in crociera, pensava che se fossero stati a casa magari si poteva fare qualcosa. Ma poi ne abbiamo parlato: quello di mio padre è stato un arresto cardiaco fulminante, fossero stati sul posto 2 secondi dopo non sarebbe cambiato nulla, è come se gli avessero spento l'interruttore del cuore.
Fossero stati a casa, al contrario, sarebbe stato peggio, visto che casa dei miei è in un paesino piccolo e le ambulanze ci mettono anche un bel quarto d'ora prima di arrivare. In quel caso, avremmo dato la colpa al ritardo dei soccorsi, al fatto che non abbiamo strutture adeguate per le ambulanze in zona e tocca aspettare un botto prima di vedere arrivare qualcuno.
Poi non so, magari nel male e nella disgrazia cerchi di aggrapparti a qualcosa di "positivo" per lenire il dolore, ma dopo che il medico legale ci ha illustrato la situazione, abbiamo realizzato che il posto non avrebbe fatto differenza: crociera o a casa, sarebbe morto in ogni caso.

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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Tigermask »

Condoglianze.

Posso solo dirti che mi è capitato 2 anni fa con mio padre, che di suo non stava già molto bene da anni, e che il tempo magari aiuta un po' ma non troppo. Ma anche perché ognuno di noi può affrontare il lutto in modo differente. Poi all'esterno uno può far sembrare che tutto ok, ma dentro magari continui a pensare a tante cose, tante.

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Barrett Garage
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Re: Affrontare il lutto

Messaggio da Barrett Garage »

Backbone Crusher ha scritto: 19/10/2024, 8:42 Grazie.
Visto che hai parlato di pregare, questo evento mi ha scosso anche da quel punto di vista. Mio padre era molto credente, andava in chiesa sia ogni domenica, sia quando erano feste non domenicali (quindi messe tipo Ferragosto, Santo Stefano o simili) e si guardava ogni sera il rosario in tv.
Io sono anni che non metto piede in chiesa, sono successe determinate cose nel corso del tempo che mi hanno fatto sorgere alcune domande sulla fede, ma questo evento mi ha definitivamente affossato qualsiasi voglia di pregare o di andare in chiesa. Al funerale non ho aperto bocca per pregare nemmeno mezza volta, non ci meritavamo di soffrire così, mia madre non meritava lo shock che ha avuto (è stata lei a trovare mio padre e si porterà dietro questa cosa per tutta la vita), i fratelli di mio padre sono anche loro credenti e mi stanno dicendo di pregare per lui, ma per quanto mi riguarda, ho smesso di dedicare il mio tempo alla preghiera. Non è che quando succedono cose belle è merito suo, mentre quando succedono cose brutte si allargano le braccia e si dice "eh, che ci vuoi fare, succede".
Mio padre meritava di stare ancora al mondo, di godersi la vita da pensionato e i nipoti, non di andarsene in quel modo.
Spiace se offendo qualcuno con questi discorsi, ma se già ero dubbioso prima sulla fede, con questa mazzata ci ho messo definitivamente una pietra sopra.
Comprensione totale. Io mi sono reso conto che ciò che mi dava la fede aveva poco a che fare con la fede stessa. Era il senso di appartenenza ad una comunità ed un mezzo di sostegno morale. Adesso quando sono stressato e sono a letto senza alcuna distrazione possibile, invece di pregare, medito. Per molta gente la fede è un importante sostegno morale; per alcuni, un modo di mettere le proprie mancanze nelle mani di un’entità esterna.

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