Negli ultimi incroci Pioli ha progressivamente fatto meglio contro Gasp, il Milan oramai è una squadra fluida che riconosce gli spazi, questo significa che le posizioni che Pioli vuole vedere occupate possono essere prese da giocatori differenti a seconda non solo della partita, ma dell'azione, perché durante la stessa gara i rossoneri cambiano continuamente struttura (vedi Theo interno, Calabria mezz'ala o terzo di difesa, la punta che esce, la costruzione a 3 o a 2 con 6 uomini davanti che occupano ampiezza e mezzi spazi).
Tutto ciò crea ovviamente problemi a una squadra che ha come primo riferimento l'uomo, perché costringe i giocatori di Gasp a scambiarsi continuamente il riferimento o a dover seguire l'uomo in zone diverse dall'originale (vedi il primo gol a Bergamo lo scorso anno). In più il Milan è una delle squadre capaci di reggere l'intensità nerazzurra. Insomma, veramente un test interessante per entrambe, reduci da un esordio positivo con qualche ombra, soprattutto per Gasperini.
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