Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
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Glass Shatters
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Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
I wrestler a loro modo sono artisti, un pò stuntman, un pò attori, un pò illusionisti, eppure rispetto ad altri contesti come il cinema o la musica, mi sembra che tra i fan si faccia sempre fatica a separare l'uomo dal wrestler, quando si tratta di valutarne il valore o anche solo il lascito.
Mi spiego meglio facendo l'esempio di Hulk Hogan: sappiamo tutti che Terry Bollea piace sparare panzane, che nei suoi anni d'oro nel backstage era un egocentrico atomico, ecc., eppure sento parlare continuamente male di Hulk Hogan, che è stato il game changer dell'industria, l'uomo senza la quale staremmo qui a discutere sul forum. Intendiamoci, Hogan può anche non piacere, ma quando si parla di lui si finisce col parlare sempre di Terry Bollea, e non di Hulk Hogan. Icone come Elvis e Maradona (per fare un esempio a caso) erano Elvis e Maradona, di quali fossero i loro difetti come esseri umani non dovrebbe interessarci (o meglio, può anche interessarci, ma dobbiamo saper tenere separate le due entità), che fossero padri irresponsabili, avessero dipendenze, o altro, non deve influire nel nostro giudizio quando parliamo della loro eredità.
Ho fatto l'esempio di Hogan, ma potrei dire Triple H, CM Punk, e tanti altri... tutti nomi a cui spesso si antepone la vera personalità rispetto a quello che noi dovremmo effettivamente valutare, ossia quello che è on-screen. E non è una questione di smart, mark, o smark, ma proprio il principio che noi è l'artista che dobbiamo giudicare, e non l'uomo dietro l'artista, e mi sembra che nel wrestling questo discorso valga più che in altri contesti.
Mi spiego meglio facendo l'esempio di Hulk Hogan: sappiamo tutti che Terry Bollea piace sparare panzane, che nei suoi anni d'oro nel backstage era un egocentrico atomico, ecc., eppure sento parlare continuamente male di Hulk Hogan, che è stato il game changer dell'industria, l'uomo senza la quale staremmo qui a discutere sul forum. Intendiamoci, Hogan può anche non piacere, ma quando si parla di lui si finisce col parlare sempre di Terry Bollea, e non di Hulk Hogan. Icone come Elvis e Maradona (per fare un esempio a caso) erano Elvis e Maradona, di quali fossero i loro difetti come esseri umani non dovrebbe interessarci (o meglio, può anche interessarci, ma dobbiamo saper tenere separate le due entità), che fossero padri irresponsabili, avessero dipendenze, o altro, non deve influire nel nostro giudizio quando parliamo della loro eredità.
Ho fatto l'esempio di Hogan, ma potrei dire Triple H, CM Punk, e tanti altri... tutti nomi a cui spesso si antepone la vera personalità rispetto a quello che noi dovremmo effettivamente valutare, ossia quello che è on-screen. E non è una questione di smart, mark, o smark, ma proprio il principio che noi è l'artista che dobbiamo giudicare, e non l'uomo dietro l'artista, e mi sembra che nel wrestling questo discorso valga più che in altri contesti.
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Ma in verità anche nel calcio, nell'arte, in altri medium si discute sia il personaggio che la persona. Poi il discorsoo è che nel wrestling è tutto talmente collegato e unito che si deve comunque parlarne, pur non volendo. Per dire maradona ha avuto i suoi scheletri nell'armadio? certo ma questi non hanno mai oltrepassato il suo ruolo di calciatore( o meglio non fece mai quei danni che si possono considerare nel wrestling), un elvis con i suoi demoni seppur gli abbia rovinato la parte finale della carriera non ebbe effetti devastanti come si può avere nel wrestling.
ESempio, tu citi quella merda di Hogan: Quanti suoi giochi di potere hanno rovinato momenti di wrestler, vogliamo ricordare Yokuzuna/Hart WM 9? vogliamo ricordare la storia della palestra di Sting? per quanto possiamo far finta di non considerare l'uomo/politicante Hogan non possiamo negare che certe scelte abbiano rovinato comunque quel prodotto che poteva essere migliore/bello. E come se le follie di Caravaggio avessero danneggiato le sue opere d'arte: ecco un Hogan/triple H/altri hanno comunque danneggiato una loro opera e per questo vanno comunque giudicati.
ESempio, tu citi quella merda di Hogan: Quanti suoi giochi di potere hanno rovinato momenti di wrestler, vogliamo ricordare Yokuzuna/Hart WM 9? vogliamo ricordare la storia della palestra di Sting? per quanto possiamo far finta di non considerare l'uomo/politicante Hogan non possiamo negare che certe scelte abbiano rovinato comunque quel prodotto che poteva essere migliore/bello. E come se le follie di Caravaggio avessero danneggiato le sue opere d'arte: ecco un Hogan/triple H/altri hanno comunque danneggiato una loro opera e per questo vanno comunque giudicati.
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Se vogliamo parlare di tutti i danni causati da quella merdaccia di Austin, non ne usciamo più:
- violento sociopatico pericoloso che riempie di botte la moglie, viene arrestato e se la cava in sordina senza che il fatto venga mai usato contro di lui
- rifiuta il match con Hogan, che tutti avrebbero voluto vedere, non rispondendo a una sfida diretta solo per paura di perdere o semplicemente di essere surclassato nel tifo... lui stesso dentro di sè sapeva di essere un miracolato giunto al successo per una semplice moda, una frase estemporanea e sciocca detta al momento giusto.
- a differenza di tutti i grandi della Wwe, compreso lo stesso Hogan, rifiuta di cedere il passo a Lesnar e abbandona addirittura uno show già in corso per non doverlo affrontare. Al livello del peggiore CM Punk, che non a caso è un suo fan dichiarato, perchè fra persone orribili e non professionali ci si intende
- lasciò la WCW lamentandosi dello strapotere di Hogan, per poi diventare peggio di lui in quanto ad intrallazzi nel backstage, leccate di culo a Vince, prima posizione mantenuta per anni contro nomi migliori e più hot di lui.
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Ultima modifica di Colosso il 09/06/2024, 18:12, modificato 1 volta in totale.
- Colosso
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Per rispondere al topic, io do per scontato che tutti i wrestler siano persone orribili. Se non si fosse degli egomaniaci egoisti e senza cuore non si avrebbero le palle per giungere al successo e mantenerlo. Quelli che non sopporto e per cui non riesco a discernere l'uomo dallo sportivo sono i veri e propri criminali che compiono reati senza pagarne le conseguenze. Primo fra tutti Benoit (che a livello di internet non ha mai subito la valanga di merda che si sarebbe meritato) ma anche il succitato Austin, o Ric Flair molestatore sessuale dichiarato che però continua a passare per un vecchietto simpatico e divertente.
Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
se si guarda alla vita fuori dal ring , probabilmente non se ne salverebbe mezzo.
Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Maradona passa alla storia come uno che era il miglior calciatore al mondo e che (per vari motivi) dal Barcellona va ad un Napoli che si era salvato all'ultima giornata. Quel Napoli che poi porterà a due scudetti oltre alla vittoria del mondiale con l'Argentina da protagonista. Queste e le magie realizzate in carriera sono un legacy che fa passare in secondo piano le squalifiche degli anni '90, dove ormai non era più nel suo prime. Seppur probabilmente si faceva di coca già dagli anni di Barcellona, ma tant'è.
Hogan è sicuramente il simbolo della Golden Era, ma dagli anni '90 in poi si susseguono anche tanti bassi: gli steroidi, lo stint in wcw (storico il turn heel e il nwo, ma poi come sappiamo ebbero strascichi negativi i suoi giochi di potere), lo stint in tna.
Queste cose hanno peggiorato la sua legacy, ben di più di quanto successo a Maradona.
Austin, beh, è il simbolo di un'era leggendaria su cui ancora oggi si segano tutti e la WWE continua a propinarla, inoltre Austin è "durato poco" rispetto a tanti altri.
Hogan è sicuramente il simbolo della Golden Era, ma dagli anni '90 in poi si susseguono anche tanti bassi: gli steroidi, lo stint in wcw (storico il turn heel e il nwo, ma poi come sappiamo ebbero strascichi negativi i suoi giochi di potere), lo stint in tna.
Queste cose hanno peggiorato la sua legacy, ben di più di quanto successo a Maradona.
Austin, beh, è il simbolo di un'era leggendaria su cui ancora oggi si segano tutti e la WWE continua a propinarla, inoltre Austin è "durato poco" rispetto a tanti altri.
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Quelli che se la prendono con Hogan mi ricordano gli atei autoproclamati che dicono di odiare tutte le religioni, ma poi nei fatti attaccano solo il cattolicesimo. Prendersela con altri bersagli meno facili sarebbe meno comodo per loro.
Lo stesso vale per Hogan che è il vero e proprio Dio del wrestling, il numero uno di sempre incontrastato, e diventa il capro espiatorio di un ambiente dove tutte le più grandi star sono persone orribili e marce.
Lo stesso vale per Hogan che è il vero e proprio Dio del wrestling, il numero uno di sempre incontrastato, e diventa il capro espiatorio di un ambiente dove tutte le più grandi star sono persone orribili e marce.
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Brutto da dire ma secondo me questo fenomeno va molto a "simpatia" e a "moda". Banalmente, se un wrestler "piace" secondo determinati standard, spesso si tende ad avere un occhio di riguardo verso i suoi comportamenti, anche se sovente inaccettabili, cosa che avviene con meno facilità se invece risulta meno gradito.
Purtroppo l'esempio più lampante credo sia proprio quello di Chris Benoit: ancor oggi molti invocano il suo ingresso nella Hall Of Fame cercando di appellarsi alla sua carriera nel wrestling, ma in casi come il suo in cui sono successi fatti veramente gravi e imperdonabili personalmente non penso sia possibile "smacchiare" la sua figura. E lo dice uno che era un suo fan enorme fino a poco prima della disgrazia.
Altri esempi: JBL viene detestato in quanto bullo prepotente (giustamente, aggiungerei, e io mi chiamavo "J.B.L." prima di cambiare nickname, quindi penso che si capisca quanto ne sia fan), ma anche perché molti hanno un ricordo negativo del suo regno di terrore e in quanto wrestler dallo stile decisamente statico e rozzo. Shawn Michaels e Triple H sono due bulli storici che ne hanno combinate di ogni tipo (ricordo che il primo ha umiliato Vader in maniera vergognosa), compiendo anche molteplici abusi di potere, ma loro vengono perdonati molto più facilmente, specialmente il primo in quanto considerato uno dei migliori di tutti i tempi sul ring, mentre già col secondo succede di meno (anche qui spesso per via del ricordo negativo dei suoi regni del terrore).
Infine un esempio che faccio spesso: quello di Lars Sullivan. Posto che le sue uscite passate emerse dai forum erano vergognose (ma erano roba vecchia, se non ricordo male), per via sia di questo che del fatto che non fosse considerato un buon wrestler, la sua sofferenza da ansia e depressione è stata spesso presa in giro dai fan, con tanto di sfottò una volta rilasciato dalla WWE. Ma con lui si può perché "non piace". Con altri no (come Mauro Ranallo, un altro sofferente di depressione che invece ha ricevuto tutto il supporto dei fan... GIUSTAMENTE, eh).
Purtroppo l'esempio più lampante credo sia proprio quello di Chris Benoit: ancor oggi molti invocano il suo ingresso nella Hall Of Fame cercando di appellarsi alla sua carriera nel wrestling, ma in casi come il suo in cui sono successi fatti veramente gravi e imperdonabili personalmente non penso sia possibile "smacchiare" la sua figura. E lo dice uno che era un suo fan enorme fino a poco prima della disgrazia.
Altri esempi: JBL viene detestato in quanto bullo prepotente (giustamente, aggiungerei, e io mi chiamavo "J.B.L." prima di cambiare nickname, quindi penso che si capisca quanto ne sia fan), ma anche perché molti hanno un ricordo negativo del suo regno di terrore e in quanto wrestler dallo stile decisamente statico e rozzo. Shawn Michaels e Triple H sono due bulli storici che ne hanno combinate di ogni tipo (ricordo che il primo ha umiliato Vader in maniera vergognosa), compiendo anche molteplici abusi di potere, ma loro vengono perdonati molto più facilmente, specialmente il primo in quanto considerato uno dei migliori di tutti i tempi sul ring, mentre già col secondo succede di meno (anche qui spesso per via del ricordo negativo dei suoi regni del terrore).
Infine un esempio che faccio spesso: quello di Lars Sullivan. Posto che le sue uscite passate emerse dai forum erano vergognose (ma erano roba vecchia, se non ricordo male), per via sia di questo che del fatto che non fosse considerato un buon wrestler, la sua sofferenza da ansia e depressione è stata spesso presa in giro dai fan, con tanto di sfottò una volta rilasciato dalla WWE. Ma con lui si può perché "non piace". Con altri no (come Mauro Ranallo, un altro sofferente di depressione che invece ha ricevuto tutto il supporto dei fan... GIUSTAMENTE, eh).
Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Ma Hogan ha comunque il suo posto tra i più grandi.
Hogan è l'Hagoromo della WWE.
Poi ci sono Shawn Michaels e Bret Hart che sono Indra e Ashura
Poi Austin e The Rock che sono Madara e Hashirama.
E poi infine John Cena e CM Punk che sono Naruto e Sasuke.
Passano le ere e quindi nuovi personaggi nascono e diventano icone, più o meno di prima.
(miglior post di sempre)
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Poi ci sono Shawn Michaels e Bret Hart che sono Indra e Ashura
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
CM Punk e non Randy Orton?!Fourcade ha scritto: ↑09/06/2024, 19:20 Ma Hogan ha comunque il suo posto tra i più grandi.
Hogan è l'Hagoromo della WWE.
Poi ci sono Shawn Michaels e Bret Hart che sono Indra e Ashura
Poi Austin e The Rock che sono Madara e Hashirama.
E poi infine John Cena e CM Punk che sono Naruto e Sasuke.
Passano le ere e quindi nuovi personaggi nascono e diventano icone, più o meno di prima.
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Anche Randy ci sta, verissimo.
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Colosso ha scritto: ↑09/06/2024, 18:02 Se vogliamo parlare di tutti i danni causati da quella merdaccia di Austin, non ne usciamo più:
- violento sociopatico pericoloso che riempie di botte la moglie, viene arrestato e se la cava in sordina senza che il fatto venga mai usato contro di lui
- rifiuta il match con Hogan, che tutti avrebbero voluto vedere, non rispondendo a una sfida diretta solo per paura di perdere o semplicemente di essere surclassato nel tifo... lui stesso dentro di sè sapeva di essere un miracolato giunto al successo per una semplice moda, una frase estemporanea e sciocca detta al momento giusto.
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Colosso ha scritto: ↑09/06/2024, 18:54 Quelli che se la prendono con Hogan mi ricordano gli atei autoproclamati che dicono di odiare tutte le religioni, ma poi nei fatti attaccano solo il cattolicesimo. Prendersela con altri bersagli meno facili sarebbe meno comodo per loro.
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
Colosso tutto sommato l'ha presa bene 

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?
C’è la new season da lui con un format inedito

