La vita già ci fotte tutti i giorni e voi volete che continui dopo la morte?
A parte gli scherzi, è commovente l'idea di poter reincontrare le anime dei nostri cari dopo la dipartita. Non la ritengo nemmeno una cosa così assurda, magari l' "energia mentale" si conserva davvero anche dopo la cessazione dei nostri processi biologici. A tal proposito c'è un dialogo di Umberto Eco col cardinale Carlo Maria Martini, raccolto nel volume "In cosa crede chi non crede". Ora sono entrambi deceduti, quindi hanno scoperto il grande mistero.
Epicuro, d'altro canto diceva che la morte non era un problema: quando noi ci siamo lei non c'è, e quando lei c'è non ci siamo noi. In poche parole, dopo la morte non c'è nulla, il che non è né un fatto positivo, né uno negativo. Semplicemente non si esiste più.
Prima della nostra nascita noi non esistevamo, eravamo nulla, e così dopo la morte. La prospettiva del nulla è tuttavia poco intellegibile, non riusciamo a immaginare la non-esistenza.
Comunque per avere la certezza di vivere dopo la morte, nella mente dei vivi, bisogna comunicare la propria essenza al maggior numero possibile di persone. E il modo migliore di farlo è solo tramite la produzione artistico-letteraria e scientifica.