THEREALUNDERTAKER ha scritto:
le pressioni nazionali stanno anche qui. E non è neanche vero che non esiste la parola programmazione: se c era una cosa che avevano le tre strisciate era proprio la programmazione: soprattutto il milan. ciò che il milan ha perso era "l innovazione" della sua programmazione, rimanendo ancorata a vecchi schemi, che ha trasformato la programmazione in "inventiamo qualcosa sul mercato all ultimo a tutto per mantenere in piedi la baracca.
Tra l'altro l'obbligo, come lo dici tu, lo dà la pressione ambientale del proprio posto, dove ci sono i tifosi.. non certo una "pressione nazionale" che al massimo riguarda "I gufi".. e non mi risulta nel caso specifico che Roma e Napoli non abbiano i loro gufi.. anzi.
Oddio, dire che Reina Albiol ed Higuain, che non venivano dall Arsenal, ma dal Real e dal Liverpool ed i primi due dalla nazionale più vincente degli ultimi 15 anni.. è azzardato dire che non avevano il pedigree e non erano sulla cresta dell'onda. (non sono arrivati a Napoli a svernare come degli ultratrentenni in pratica)
Per "programmazione" intendo anni in cui metti in preventivo di non essere competitivo per lo scudetto e forse nemmeno per le prime due o tre posizioni ma decidi di gettare le basi come si suol dire per provare ad aprire un ciclo vincente in futuro.
Questo tempo di attesa per una Juve, un Real o un Bayern (giusto per estendere il concetto anche a top club esteri) non c'è e quando capita giù di critiche.
Le pressioni derivano dalla storia (e da una proprietà da vertice, perché se contasse solo la storia toro e genoa dovrebbero avere più pretese di vertice rispetto alle romane, al napoli o alla fiorentina) e dal prestigio del club in questione e dal fatto che i grandi club italiani (che sono quei tre) non hanno uno zoccolo duro di tifosi esclusivamente nelle rispettive città ma ne hanno forse la maggior parte sparpagliati nelle altre regioni d'Italia mentre le romane o il Napoli hanno uno zoccolo duro di tipo sostanzialmente cittadino/regionale (questo non vuol dire che le romane o il Napoli ad esempio non abbiano anche tifosi fuori da Lazio e Campania-come per esempio chi lavora fuori regione o chi vive all'estero- ma globalmente hanno bacini d'utenza inferiori alle tre strisciate) ed allora ecco che tutti i fattori (più gloria, più storia, più palmares, proprietà più ricche e maggior numero di tifosi) convergono nello stesso punto ed è questo che rende quelle tre piazze quelle dove "vincere è l'unica cosa che conta" a differenza di altre piazze si importanti ma non quanto loro.
Un romanista "pretende" di lottare per lo scudetto dall'alto di cosa? Di quale potere, forza e tradizione? 3 scudetti e qualche coppa nazionale vinti in 90 anni?
Idem un laziale, un fiorentino e un napoletano.
Il problema sono i tifosi che rendono bollenti (a livello locale) piazze che dovrebbero essere serene e tranquille laddove un piazzamento europeo dovrebbe essere grasso che cola.
Mi viene sempre in mente una frase che ho sentito dire a Lotito contro alcuni tifosi della Salernitana (che in questi ultimi anni si lamentavano contro di lui perché lo accusavano di non allestire una squadra che potesse andare in serie A): "il vostro problema Salerno è che volete avere vizi da generale percependo paghe da soldato; avete fatto la serie A solo due anni in poco più di 90 anni di storia e venite a chiedermi di allestire una squadra per la promozione? Ma la vostra storia dice che siete stati quasi sempre tra serie serie B e C, è quello il vostro posto quindi la serie A non è dovuta alla Salernitana, non è una categoria che storicamente le appartiene".
Ora estremizzando il concetto credo che anche a Roma o a Napoli le pressioni ambientali che possono esserci sono frutto dell'errato modo di pensare dei tifosi che "vogliono vizi da generale ma hanno paghe da soldati".
Per quanto riguarda Reina Albiol e Higuain (convinti a venire a Napoli pure da un allenatore vincente di fama come Benitez) alla fine non hanno avuto chissà che grandi offerte di mercato da altri club (mi pare che su higuain ci foase stato un sondaggio della juve ma la cosa finì lì) per cui sicuramente non sono eccellenti calciatori che sono venuti a svernare ma di certo nemmeno sono calciatori che sono venuti nel culmine della carriera.