Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da 3:16 »

Backbone Crusher ha scritto: 10/06/2024, 11:51 Michaels è stato assai furbo nel costruirsi un'immagine da leggenda vivente già nel 2002, nel mettersi in feud di un certo livello e di jobbare solo a determinate condizioni, tipo: o jobbava ai suoi amici (e in questo caso, la cosa moriva li), o a patto di riprendersi il job in un modo o nell'altro.
Indiscutibile che questa sia stata una strategia vincente, visto che ad ora viene considerato uno dei migliori performer della storia della WWE (a ragione eh, non mi si fraintenda) e che avvalora la tesi che ho evidenziato prima.
E' un bene? Un male? Mah, alla fine anche sticazzi, di robe belle ne ha fatte e noi ne abbiamo beneficiato.

Comunque, a posteriori e sentendo varie shoot, è stato un bene per lui mollare il wrestling nel 98. Infortuni a parte, era uno stupefacente che camminava, doveva tornare già nel 2001 per Wrestlemania X-Seven (non ricordo se già li avrebbe dovuto lottare o solo presenziare per dare il via al suo ritorno), ma si presentò ad una puntata di Raw completamente strafatto e saltò tutto. Questa cosa mise in pericolo anche la sua amicizia con Triple H, perché era con lui che avrebbe dovuto feudare, ma il fatto che venne abortito il feud per questa cosa fece incazzare Trips e spinse Michaels a ripulirsi.
Michaels è tipo il secondo più grosso pezzo di merda del bussiness.


Ma lo si ama anche per questo. :love:



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Backbone Crusher
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Backbone Crusher »

Marco Frediani ha scritto: 10/06/2024, 13:30 Doveva fare da arbitro a HHH/Taker, ma era strafatto, non capiva nulla e HHH, d'accordo con tutti, gli disse che era meglio che se ne tornasse a casa. HBK se la prese sul personale e per mesi ruppe i rapporti con lui tornando a farsi vivo dopo la conversione/fine degli abusi.
Se poi devo scegliere, meglio come ha fatto Michaels (che comunque ha aiutato gente e aiutare non è solo perdere ma anche fare esperienza e tempo televisivo) che come Jericho nel 2010 che a momenti lo battevo pure io.
E Austin su Lesnar e il mancato job ha ragionissima.
Ah ecco, ricordavo un pelo male.
Su Austin ho sempre concordato pure io, li poi c'è da dire che la situazione era molto esacerbata dalle frizioni che c'erano tra lui e la dirigenza, ma resta che scegliere di non jobbare così a cazzo sia stata una decisione giusta.

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Colosso
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Colosso »

Per la questione Austin / Lesnar, Hogan nello stesso anno diede un'incredibile lezione di professionalità a Stone Cold. Quello che Austin si rifiutò di subire lo subì l'Immortale, in un match di un semplice Smackdown settimanale dove raccolse la peggiore sconfitta della sua carriera. Fu incredibile vedere Lesnar macchiarsi per sfregio del suo sangue dopo averlo fatto svenire di dolore per un Bearhug.
Ora, se il più grande nome nella storia del business poteva venire umiliato così e senza uno straccio di costruzione, perchè Austin non era disposto a subire lo stesso fato?

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Fourcade
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Fourcade »

Ma infatti lì Hogan ha sbagliato, amico mio.
Lì doveva dire "sono Hulk Hogan l'Immortale, non jobbo a uno che non si sa manco cosa farà nei prossimi anni (invecchiata bene)".

:truce:

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Kazarian88 »

Secondo me, i wrestler sono visti più come delle rockstar che come degli sportivi, e per questo si tende a perdonare o ignorare i loro eccessi. Noel Gallagher fa ancora sold out nonostante tutto quello che ha detto e ha fatto, e come lui altri, di cui si apprezza la produzione artistica al di fuori del personaggio. Ovviamente, come detto da altri, il giudizio cambia a seconda dei gusti: se un wrestler o un cantante ci piace, chiudiamo un occhio, mentre se ci sta sulle scatole, ne evidenziamo gli eccessi. Alcuni haters di Orton lo chiamano ancora "il c*gaborse" per degli episodi accaduti 20 anni fa, ma magari sorvolano sull'alcolismo di Angle o sulle accuse che gli aveva mosso Rhaka Khan. Ricordo quanto gongolavano gli haters di Cena quando il Kenny Dykstra di turno lo accusava di essere un dittatore nel backstage, ma alcuni di loro potrebbero aver tranquillamente giustificato CM Punk per le cose che ha fatto durante il suo stint in AEW.

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Marco Frediani
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Marco Frediani »

Kazarian88 ha scritto: 11/06/2024, 13:58 Secondo me, i wrestler sono visti più come delle rockstar che come degli sportivi, e per questo si tende a perdonare o ignorare i loro eccessi. Noel Gallagher fa ancora sold out nonostante tutto quello che ha detto e ha fatto, e come lui altri, di cui si apprezza la produzione artistica al di fuori del personaggio. Ovviamente, come detto da altri, il giudizio cambia a seconda dei gusti: se un wrestler o un cantante ci piace, chiudiamo un occhio, mentre se ci sta sulle scatole, ne evidenziamo gli eccessi. Alcuni haters di Orton lo chiamano ancora "il c*gaborse" per degli episodi accaduti 20 anni fa, ma magari sorvolano sull'alcolismo di Angle o sulle accuse che gli aveva mosso Rhaka Khan. Ricordo quanto gongolavano gli haters di Cena quando il Kenny Dykstra di turno lo accusava di essere un dittatore nel backstage, ma alcuni di loro potrebbero aver tranquillamente giustificato CM Punk per le cose che ha fatto durante il suo stint in AEW.
Benoit era un bullo alla pari di JBL in certi momenti (vedi situazioni con Miz e Justin Roberts) ma non si è mai preso la merda online che si è preso Bradshaw.
Si va a simpatie, come quando si memava su Hall e Jeff Hardy sbronzi marci ma si mandava il supporto a Moxley in rehab, o si doveva mettere le mani avanti nell'augurare la guarigione a Reigns.

Austin 3_16
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Austin 3_16 »

Colosso ha scritto: 10/06/2024, 14:24 Per la questione Austin / Lesnar, Hogan nello stesso anno diede un'incredibile lezione di professionalità a Stone Cold. Quello che Austin si rifiutò di subire lo subì l'Immortale, in un match di un semplice Smackdown settimanale dove raccolse la peggiore sconfitta della sua carriera. Fu incredibile vedere Lesnar macchiarsi per sfregio del suo sangue dopo averlo fatto svenire di dolore per un Bearhug.
Ora, se il più grande nome nella storia del business poteva venire umiliato così e senza uno straccio di costruzione, perchè Austin non era disposto a subire lo stesso fato?
Come accadde pure a starrcade 97 o quando si rifiutò di pareggiare il job a Michaels dopo Summerslam 05 o come quando fece tornare ultimate Warrior (in WCW) perché pretendeva che Warrior restituisse il job a lui o a bash at the beach 2000. La famosa professionalità di Hogan. Tu avessi 12 anni potrei anche capire, ma il personaggio del troll nel 2024 è un po' fuori tempo. Almeno cambia, chessò, turna clamorosamente su Hogan dicendo che hai capito di aver perso solo tempo perché il vero Hogan è un ipocrita, perché le vitamine e le preghiere non ti hanno reso scemo com'era il suo carachter o perché l"NWO è solo complottismo, ma rinfresca sto personaggio che ormai non ha più nulla da dire.

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Colosso
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Colosso »

Austin 3_16 ha scritto: 13/06/2024, 14:02 Come accadde pure a starrcade 97 o quando si rifiutò di pareggiare il job a Michaels dopo Summerslam 05 o come quando fece tornare ultimate Warrior (in WCW) perché pretendeva che Warrior restituisse il job a lui o a bash at the beach 2000. La famosa professionalità di Hogan. Tu avessi 12 anni potrei anche capire, ma il personaggio del troll nel 2024 è un po' fuori tempo. Almeno cambia, chessò, turna clamorosamente su Hogan dicendo che hai capito di aver perso solo tempo perché il vero Hogan è un ipocrita, perché le vitamine e le preghiere non ti hanno reso scemo com'era il suo carachter o perché l"NWO è solo complottismo, ma rinfresca sto personaggio che ormai non ha più nulla da dire.
Si vede che non leggi i miei articoli. Io applico la mentalità del Fanciullino sia quando guardo gli show che quando ne parlo. Non mi rivolterò mai contro il mio vero grande eroe, e se lo facessi sarei comunque solo uno fra i tanti milioni che gli danno contro.
La vera originalità sta nell'avere un'opinione non di moda e continuare a difenderla.

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Austin 3_16 »

Colosso ha scritto: 13/06/2024, 15:04 Si vede che non leggi i miei articoli. Io applico la mentalità del Fanciullino sia quando guardo gli show che quando ne parlo. Non mi rivolterò mai contro il mio vero grande eroe, e se lo facessi sarei comunque solo uno fra i tanti milioni che gli danno contro.
La vera originalità sta nell'avere un'opinione non di moda e continuare a difenderla.
Figurati se perdo tempo a leggere i tuoi articoli. Già dovresti ridarmi indietro i tre minuti che c'ho messo per risponderti.

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

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Austin 3_16 ha scritto: 13/06/2024, 15:38 Figurati se perdo tempo a leggere i tuoi articoli. Già dovresti ridarmi indietro i tre minuti che c'ho messo per risponderti.
Allora non dirmi di cambiare personaggio, perchè non hai idea di quale il mio personaggio sia e di come funzioni. Il fatto che gli editoriali abbiano successo dimostra il contrario di quello che dici.

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Austin 3_16 »

Colosso ha scritto: 13/06/2024, 15:40 Allora non dirmi di cambiare personaggio, perchè non hai idea di quale il mio personaggio sia e di come funzioni. Il fatto che gli editoriali abbiano successo dimostra il contrario di quello che dici.
:stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito: :stupito:

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Kazarian88 »

Austin 3_16 ha scritto: 13/06/2024, 14:02 Come accadde pure a starrcade 97 o quando si rifiutò di pareggiare il job a Michaels dopo Summerslam 05 o come quando fece tornare ultimate Warrior (in WCW) perché pretendeva che Warrior restituisse il job a lui o a bash at the beach 2000. La famosa professionalità di Hogan. Tu avessi 12 anni potrei anche capire, ma il personaggio del troll nel 2024 è un po' fuori tempo. Almeno cambia, chessò, turna clamorosamente su Hogan dicendo che hai capito di aver perso solo tempo perché il vero Hogan è un ipocrita, perché le vitamine e le preghiere non ti hanno reso scemo com'era il suo carachter o perché l"NWO è solo complottismo, ma rinfresca sto personaggio che ormai non ha più nulla da dire.
Su Starrcade, però, Sting ammise le sue colpe, era nel periodo peggiore della sua vita, e quindi un pochino si può capire il rifiuto di Hogan di perdere pulito contro uno che era in piena fase autodistruttiva. Sette mesi dopo fu lui a mandare over Goldberg, suggerendo la cosa a Bischoff.
Bash at the Beach 2000 la vedo più come una serie di porcate di Russo che non come un capriccio di un Hogan appena uscito da un feud con Kidman che anziché andare over, era già tornato nel midcarding.
Su Warrior in WCW, invece, non posso che darti ragione, così come nel periodo 2005-2006 dove approfittò del suo status di assoluta leggenda.

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Fourcade
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Fourcade »

Nel 2005-2006 abbiamo avuto i due ultimi match di Hogan in wwe e andando a vedere

Contro HBK nel 2005: abbiamo avuto un turn hell scioccante da parte di Michaels e la storia si scriveva da sola con la vittoria del face (Hogan).

Contro Orton nel 2006: Randy non aveva lo status di top guy (veniva pure da una sospensione). Con buona pace dei mark e dei loro "Hogan ha ucciso il Legend Killer, bastardo!!", la vittoria di Hogan ci sta.

Soprattutto per come hanno impostato le due storie, che è fondamentale.

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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Colosso »

Fourcade ha scritto: 13/06/2024, 20:32 Nel 2005-2006 abbiamo avuto i due ultimi match di Hogan in wwe e andando a vedere

Contro HBK nel 2005: abbiamo avuto un turn hell scioccante da parte di Michaels e la storia si scriveva da sola con la vittoria del face (Hogan).

Contro Orton nel 2006: Randy non aveva lo status di top guy (veniva pure da una sospensione). Con buona pace dei mark e dei loro "Hogan ha ucciso il Legend Killer, bastardo!!", la vittoria di Hogan ci sta.

Soprattutto per come hanno impostato le due storie, che è fondamentale.
Infatti la vittoria di Hogan era la logica conseguenza di entrambe le rivalità.
Il turn di Michaels per come avvenì doveva per forza portare a una rivalsa del face. Forse qualcuno non lo ha ancora imparato, ma nel wrestling ALLA FINE VINCONO I BUONI, almeno se si tratta di un feud sentito e personale.
La primadonna della vicenda era Michaels che pretendeva di vincere un primo match per poi essere sconfitto nel secondo. Ma il mondo non gira come pare e piace a lui. Era previsto un solo incontro e l'unico risultato possibile era quello.

Forse molti la rivalità con Orton neppure se la ricordano. Non vertè affatto sul leitmotiv della Leggenda da uccidere (il Legend Killer era definitivamente MORTO con la fine della faida con Undertaker l'anno prima), ma sull'attrazione che Randy provava per Brooke Hogan. Pure il reality Hogan Knows Best fu ampiamente tirato in mezzo. Per come si mise tutto quanto, l'affermazione di Hulk era assolutamente inevitabile.

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Hellcome
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Re: Perché nel wrestling non si riesce a separare l'uomo dall'artista?

Messaggio da Hellcome »

Ora, aldilà dei soliti tentativi di distorcere la realtà, Austin veniva da quasi un anno di frustrazione creativa (e cazzi personali). La situazione esplose con WM X-8 (dieci minuti di match contro Hall) e il seguente feud con Flair (che io ho sempre trovato interessante, per quanto bookato di merda), Lesnar fu solo la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso.
Poi chiaramente ciò non varia la mancanza di professionalità, ma ne da un contesto.

Le porcate di Hogan non si contano, è, con estremo scarto, il più grande egoista della storia di 'sta disciplina (per lo meno sul suolo nord-americano, sul resto non saprei ma dubito). Dal pre-WCW, alla WCW stessa (il picco) e persino al ritorno in WWE.... senza contare la TNA lol.
E Starrcade '97 non è giustificabile manco se Sting fosse arrivato ubriaco (iperbole, chiaramente), non scherziamo. E' solo stata la fine di una federazione, robetta proprio.

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