Corilo1 ha scritto: ↑20/07/2024, 18:33
Non sono d’accordo. O almeno, in linea teorica hai ragione tu, un reato è sempre un reato a prescindere dai numeri, piccoli o grandi che siano, ma io penso che mettere nello stesso calderone il medico specialista privato che pagando le tasse porterebbe comunque a casa uno stipendio altissimo con il negozio di paese che pur evadendo non riesce a far quadrare i conti sia una forzatura.
Poi sul discorso finale hai ancora più ragione, però io partirei dall’alto. Se vivessimo in un paese serio, colpendo gli evasori medio/grandi si potrebbero trovare le risorse per non dare più la scusante ai piccoli evasori di continuare nel loro reato.
Io partirei da tutti insieme: dal piccolo, dal medio e dal grande evasore. Senza distinzioni.
L'evasione fiscale in Italia è una piaga sociale. Se in ogni paese ci sono un paio di piccoli negozi che non riescono a far quadrare i conti, e allora evadono; visto che ci sono circa 8000 comuni in Italia, vorrà dire che stiamo parlando in totale di decine di miliardi di euro annui di evasione, che è un ammanco considerevole per le casse dell'erario, anche se si parte magari da persone che evadono qualche decina di migliaia di euro all'anno.
C'è poi un altro "malcostume" che si è diffuso in Italia, e lo citi anche tu quando dici: "non dare più la scusante ai piccoli evasori". In quale altra casistica di reato la presenza di qualcuno che commette un reato più grave dà una "scusante" a chi ne commette uno meno efferato?
Cioè, secondo questo ragionamento, un serial killer dà una scusante ad un balordo che vuole solo ammazzare la ex ragazza, e poi dopo di lei però si ferma, mica va ad ammazzare altri?
So che non lo hai scritto, ma in Italia abbiamo talmente tanto sdoganato il malaffare che è diventato naturale ragionare così quando si parla di evasione.
Gli unici che andrebbero presi ad esempio sono quelli che pagano le tasse. Fino all'ultimo centesimo. Anche se fanno fatica ad arrivare a fine mese. Quelli che evadono, per qualunque ragione lo facciano, sono tutti criminali. Non è neanche una questione di quantità di soldi, perché chi evade poco fa parte di categorie in cui evadono in tanti, quindi alla fine l'ammanco di soldi è paragonabile a quello provocato da chi evade di più, facendo però parte di categorie meno numerose.
Soprattutto per colpa di tutte queste persone, abbiamo un sistema scolastico sempre più in crisi e un sistema sanitario che cade a pezzi. Per indole io sono sempre solidale con gli ultimi e i penultimi (pure perché tutto sono, fuorché ricco, quindi non potrei certamente simpatizzare per qualcun altro), ma non potrò mai esserlo con un povero che evade le tasse. Chi evade le tasse contribuisce alla rovina della società in cui viviamo. Gli unici di cui sono veramente orgoglioso sono quei poveri che, con tutte le difficoltà del caso, pagano quello che devono allo Stato, mandando avanti l'Italia, contribuendo anche per quelli che se ne fregano.