Affrontare il lutto
- ironmaidenn
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Re: Affrontare il lutto
mi dispiace tantissimo per il tuo lutto che è avvenuto in maniera così atroce, ti sono molto vicino.
a me è successo quest'anno ad aprile con mia mamma, che è morta nel giro di 24 ore. domenica l'ho vista e stava bene. mercoledì mattina l'abbiamo trovata accasciata. abbiamo chiamato l'ambulanza ed io ero con lei a bordo ma sembrava tutto ok.
arriviamo in ospedale e subito la intubano e mi dicono che non supererà la notte.
giovedì mattina verso le 9 ce la fanno vedere per l'ultima volta. aveva il volto gonfio da far paura ed era priva di coscienza con due cerotti a coprire gli occhi.
dopo meno di due ore ci hanno chiamato per dirci che se ne era andata.
quando l'hanno portata all'obitorio era ancora calda e con quei maledetti cerotti sopra gli occhi.
io ancora non ho capito perché sia morta. mi viene anche solo l'ansia e gli attacchi di panico al pensiero di chiamare qualche medico e chiedere delucidazioni.
ancora adesso non l'ho superata, appena ci penso mi viene da digrignare i denti e di dare pugni al muro, mi sale il sangue alla testa.
un anno fa invece è morto mio zio nonché padrino. i 4 mesi ha avuto una grave malattia e se n'è andato.
io l'ho visto vivo il giorno prima che morisse e mi ha lasciato terrorizzato: era disteso sul letto privo di coscienza che si contorceva dal dolore, gli occhi semi-chiusi da cui si vedeva solo il bianco dei bulbi.
una scena mostruosa che non riesco a togliermi dalla testa.
quando ci penso mi vengono gli scatti di rabbia.
sinceramente io evito di andare a funerali e veglie funebri, non ne voglio sapere...mi mettono l'ansia e mi fanno venire il panico. pazienza se non posso ricambiare con quanti sono stati presenti per mia madre e mio zio, ma proprio non ce la faccio.
sono stato al cimitero solo una volta e ho avuto un attacco di depressione fortissimo e mi sono sentito male, per cui lo evito come la peste. anche perché faccio una cura psichiatrica forte da un anno e mezzo e cmq vado avanti a psicofarmaci da 8 anni.
l'unica cosa che faccio è che ogni mese faccio dire una messa a mia madre nel giorno dell'anniversario.
non so se mi sta aiutando, ma almeno è un modo per tenere vivo il suo ricordo.
per cui ti capisco e ti sono molto vicino, fatti forza, il nostro alleato è il tempo che attutisce il dolore e avere famigliari vicini nei momenti di maggiore sconforto.
a me è successo quest'anno ad aprile con mia mamma, che è morta nel giro di 24 ore. domenica l'ho vista e stava bene. mercoledì mattina l'abbiamo trovata accasciata. abbiamo chiamato l'ambulanza ed io ero con lei a bordo ma sembrava tutto ok.
arriviamo in ospedale e subito la intubano e mi dicono che non supererà la notte.
giovedì mattina verso le 9 ce la fanno vedere per l'ultima volta. aveva il volto gonfio da far paura ed era priva di coscienza con due cerotti a coprire gli occhi.
dopo meno di due ore ci hanno chiamato per dirci che se ne era andata.
quando l'hanno portata all'obitorio era ancora calda e con quei maledetti cerotti sopra gli occhi.
io ancora non ho capito perché sia morta. mi viene anche solo l'ansia e gli attacchi di panico al pensiero di chiamare qualche medico e chiedere delucidazioni.
ancora adesso non l'ho superata, appena ci penso mi viene da digrignare i denti e di dare pugni al muro, mi sale il sangue alla testa.
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io l'ho visto vivo il giorno prima che morisse e mi ha lasciato terrorizzato: era disteso sul letto privo di coscienza che si contorceva dal dolore, gli occhi semi-chiusi da cui si vedeva solo il bianco dei bulbi.
una scena mostruosa che non riesco a togliermi dalla testa.
quando ci penso mi vengono gli scatti di rabbia.
sinceramente io evito di andare a funerali e veglie funebri, non ne voglio sapere...mi mettono l'ansia e mi fanno venire il panico. pazienza se non posso ricambiare con quanti sono stati presenti per mia madre e mio zio, ma proprio non ce la faccio.
sono stato al cimitero solo una volta e ho avuto un attacco di depressione fortissimo e mi sono sentito male, per cui lo evito come la peste. anche perché faccio una cura psichiatrica forte da un anno e mezzo e cmq vado avanti a psicofarmaci da 8 anni.
l'unica cosa che faccio è che ogni mese faccio dire una messa a mia madre nel giorno dell'anniversario.
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Re: Affrontare il lutto
Mi dispiace per le tue perdite.ironmaidenn ha scritto: ↑29/10/2024, 9:53 mi dispiace tantissimo per il tuo lutto che è avvenuto in maniera così atroce, ti sono molto vicino.
a me è successo quest'anno ad aprile con mia mamma, che è morta nel giro di 24 ore. domenica l'ho vista e stava bene. mercoledì mattina l'abbiamo trovata accasciata. abbiamo chiamato l'ambulanza ed io ero con lei a bordo ma sembrava tutto ok.
arriviamo in ospedale e subito la intubano e mi dicono che non supererà la notte.
giovedì mattina verso le 9 ce la fanno vedere per l'ultima volta. aveva il volto gonfio da far paura ed era priva di coscienza con due cerotti a coprire gli occhi.
dopo meno di due ore ci hanno chiamato per dirci che se ne era andata.
quando l'hanno portata all'obitorio era ancora calda e con quei maledetti cerotti sopra gli occhi.
io ancora non ho capito perché sia morta. mi viene anche solo l'ansia e gli attacchi di panico al pensiero di chiamare qualche medico e chiedere delucidazioni.
ancora adesso non l'ho superata, appena ci penso mi viene da digrignare i denti e di dare pugni al muro, mi sale il sangue alla testa.
un anno fa invece è morto mio zio nonché padrino. i 4 mesi ha avuto una grave malattia e se n'è andato.
io l'ho visto vivo il giorno prima che morisse e mi ha lasciato terrorizzato: era disteso sul letto privo di coscienza che si contorceva dal dolore, gli occhi semi-chiusi da cui si vedeva solo il bianco dei bulbi.
una scena mostruosa che non riesco a togliermi dalla testa.
quando ci penso mi vengono gli scatti di rabbia.
sinceramente io evito di andare a funerali e veglie funebri, non ne voglio sapere...mi mettono l'ansia e mi fanno venire il panico. pazienza se non posso ricambiare con quanti sono stati presenti per mia madre e mio zio, ma proprio non ce la faccio.
sono stato al cimitero solo una volta e ho avuto un attacco di depressione fortissimo e mi sono sentito male, per cui lo evito come la peste. anche perché faccio una cura psichiatrica forte da un anno e mezzo e cmq vado avanti a psicofarmaci da 8 anni.
l'unica cosa che faccio è che ogni mese faccio dire una messa a mia madre nel giorno dell'anniversario.
non so se mi sta aiutando, ma almeno è un modo per tenere vivo il suo ricordo.
per cui ti capisco e ti sono molto vicino, fatti forza, il nostro alleato è il tempo che attutisce il dolore e avere famigliari vicini nei momenti di maggiore sconforto.
Perdere qualcuno improvvisamente e in modo così tragico è una cosa che mai avrei voluto provare, essere il primo a ricevere la telefonata dell'improvvisa morte di un mio genitore era una delle mie più grandi paure e sfortunatamente si è realizzata.
Adesso sto lavorando giorno per giorno su me stesso per ricominciare, ciò che mi è successo sabato scorso è stato uno step importante, perché mi ha aiutato tantissimo a metabolizzare ulteriormente la morte di mio padre, ma ci sono ancora giorni duri, alternati ad altri diciamo positivi.
E' già qualcosa, considerando che da dopo il funerale sono stati giorni sempre negativi.
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Re: Affrontare il lutto
Per fortuna che non ho perso dei cari in maniera simile nei momenti in cui la mia malattia s'è fatta più forte altrimenti sarebbe stata veramente dura. Ringrazio Iddio per il fatto di avermi fatto fare almeno finora tutto sommato una bella vita. 6 anni fa è morto mio padre ma non c'è mai stato e la sua perdita mi ha lasciato quasi indifferente, ovviamente sopraggiunge la pietà umana ma niente paragonato a quello che state vivendo voi e vi sono vicino perché so cosa significa essere in cura (lo sono ancora, sono ormai 7 anni che vado avanti a psicofarmaci e 9 dai primi segnali del mio malanno) però è già qualcosa parlarne, aiuta, anche dare forza a chi magari sta peggio di te, ironmaidenn e Crusher vi sono estremamente vicino.
Ho perso persone che ho amato in vita ma non per morte o malattie, tra cui nipoti che ho cresciuto e la distanza, sapere di essere impotente e di non significare nulla davanti agli eventi avversi è brutto.
Io per fortuna sono rinato attraverso l'arte, che sia quella che studio all'Università o che sia quella che faccio. Se avete una passione, anche guardare il wrestling, seguitela, può essere d'aiuto. Spero di non essere stato indelicato.
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Re: Affrontare il lutto
vado anche io avanti a psicofarmaci dal 2017 purtroppo, per di più quest'ultima cura che faccio da un anno e mezzo, anche se mi sta aiutando, mi ha fatto prendere 20 kg in pochi mesi. un incubo: ho lottato col peso per anni e finalmente ero del peso giusto e riuscivo a mantenermi, mentre ora sono di nuovo con la pancia e a niente serve ginnastica e dieta. però almeno ho un aiuto contro la depressione, presumo che non si possa avere tuttoDepeche boy ha scritto: ↑01/11/2024, 0:11 Per fortuna che non ho perso dei cari in maniera simile nei momenti in cui la mia malattia s'è fatta più forte altrimenti sarebbe stata veramente dura. Ringrazio Iddio per il fatto di avermi fatto fare almeno finora tutto sommato una bella vita. 6 anni fa è morto mio padre ma non c'è mai stato e la sua perdita mi ha lasciato quasi indifferente, ovviamente sopraggiunge la pietà umana ma niente paragonato a quello che state vivendo voi e vi sono vicino perché so cosa significa essere in cura (lo sono ancora, sono ormai 7 anni che vado avanti a psicofarmaci e 9 dai primi segnali del mio malanno) però è già qualcosa parlarne, aiuta, anche dare forza a chi magari sta peggio di te, ironmaidenn e Crusher vi sono estremamente vicino.
Ho perso persone che ho amato in vita ma non per morte o malattie, tra cui nipoti che ho cresciuto e la distanza, sapere di essere impotente e di non significare nulla davanti agli eventi avversi è brutto.
Io per fortuna sono rinato attraverso l'arte, che sia quella che studio all'Università o che sia quella che faccio. Se avete una passione, anche guardare il wrestling, seguitela, può essere d'aiuto. Spero di non essere stato indelicato.
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Re: Affrontare il lutto
Si anche io sono ingrassato, pesavo sui 60 kg ora sono sull'80, non sono ciccione ma sono tozzo. Purtroppo è lo scotto da pagare per avere il cervello in salute.ironmaidenn ha scritto: ↑01/11/2024, 17:42 vado anche io avanti a psicofarmaci dal 2017 purtroppo, per di più quest'ultima cura che faccio da un anno e mezzo, anche se mi sta aiutando, mi ha fatto prendere 20 kg in pochi mesi. un incubo: ho lottato col peso per anni e finalmente ero del peso giusto e riuscivo a mantenermi, mentre ora sono di nuovo con la pancia e a niente serve ginnastica e dieta. però almeno ho un aiuto contro la depressione, presumo che non si possa avere tutto
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Re: Affrontare il lutto
Prima di tutto mi dispiace molto per la tua perdita. Anche io ho perso mio padre da 7 anni e posso capire benissimo il tuo dolore.Backbone Crusher ha scritto: ↑18/10/2024, 16:14 Torno a scrivere sul forum dopo diversi giorni e lo faccio con questo topic, perché mercoledì 9 ottobre ho subito un grave lutto: ho perso mio padre. Ha avuto un arresto cardiaco mentre si trovava in crociera con mia madre e nonostante gli interventi fulminei dei medici, non c'è stato nulla da fare.
Non entro nei particolari della dinamica perché è lunga, dico solo che abbiamo dovuto aspettare fino a domenica per poter andare a prendere mia madre a Savona e far sbarcare mio padre, perché si trovavano in vacanza in Spagna e se l'avessero fatta scendere in un paese estero, sarebbe scattata una burocrazia infinita e mio padre non l'avremmo potuto riavere per diverse settimane. Fortunatamente, la Costa Crociere si è mossa subito per tenere a bordo il corpo di mio padre, ottenendo l'autorizzazione dei vari paesi per poter arrivare a Savona.
Oggi è il secondo giorno dopo il funerale, siamo ancora tutti stravolti per quello che è successo, stiamo cercando faticosamente di ripartire ma per me la cosa è molto difficile. Sono stato io a ricevere la telefonata e la cosa mi ha devastato, sto ancora raccogliendo i cocci di quella maledetta sera.
So che l'elaborazione e il processo per affrontare il lutto è una cosa puramente soggettiva e che ognuno ha i suoi tempi e modi, ma volevo comunque chiedervi se vi è mai capitato di subire una perdita improvvisa come è successo a me, cosa avete fatto per affrontarla e cosa mi consigliate di fare per cercare di riprendere in mano la mia vita e la mia quotidianità, seppur con un'assenza importante come quella di mio padre.
Potranno sembrare domande stupide e banali, ma ne sto parlando un po' con tutti (magari anche solo come valvola di sfogo) e la cosa mi sta un po' aiutando.
Grazie in anticipo, nel caso in cui vogliate rispondermi.
Il consiglio che mi sento di darti è di non seppellire il dolore come ho fatto io i primi anni, nel senso che ogni volta che senti il bisogno di tirarlo fuori fallo con chiunque sia disposto ad ascoltarti: parenti, amici, psicologi.
Il mio nucleo familiare è composto da me, mia sorella maggiore e mia madre ed io mi ero convinto che dovessi sostituire mio padre, assorbendo in modo insano anche il dolore di mia madre. Non ho mai pensato che elaborare il lutto con uno psicologo mi avrebbe aiutato. Scelta pessima. In questo modo ho solo messo da parte l’elaborazione del lutto che è rimasta lì a ribollire finché due anni fa mi ha mandato in burnout. Ho avuto attacchi di panico e di ansia per quasi un mese con annessi problemi a dormire, improvvise crisi di pianto e sbalzi di umore repentini.
Per mia fortuna è durato poco grazie anche alla vicinanza della mia famiglia che è molto unita anche al di fuori del nucleo familiare. Il sostegno dei miei cugini, di amici cari e di una terapeuta mi ha subito riportato alla normalità.
Se potessi tornare indietro di 7 anni andrei dalla psicologa proprio nei mesi successivi al lutto. Parlarne con lei mi ha aiutato tantissimo ad accettarlo e a metabolizzarlo. Del resto un’ora a settimana per noi stessi possiamo concedercela no?
Convinciti che il dolore per la perdita di un genitore non passerà mai del tutto e farà sempre parte del nostro vissuto, l’unica cosa che puoi fare è accettarlo ed imparare a convivere con esso.
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Re: Affrontare il lutto
purtroppo si...Depeche boy ha scritto: ↑01/11/2024, 18:01 Si anche io sono ingrassato, pesavo sui 60 kg ora sono sull'80, non sono ciccione ma sono tozzo. Purtroppo è lo scotto da pagare per avere il cervello in salute.
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Re: Affrontare il lutto
Mi dispiace per la tua perdita Shinobi.Shinobi ha scritto: ↑02/11/2024, 8:22 Prima di tutto mi dispiace molto per la tua perdita. Anche io ho perso mio padre da 7 anni e posso capire benissimo il tuo dolore.
Il consiglio che mi sento di darti è di non seppellire il dolore come ho fatto io i primi anni, nel senso che ogni volta che senti il bisogno di tirarlo fuori fallo con chiunque sia disposto ad ascoltarti: parenti, amici, psicologi.
Il mio nucleo familiare è composto da me, mia sorella maggiore e mia madre ed io mi ero convinto che dovessi sostituire mio padre, assorbendo in modo insano anche il dolore di mia madre. Non ho mai pensato che elaborare il lutto con uno psicologo mi avrebbe aiutato. Scelta pessima. In questo modo ho solo messo da parte l’elaborazione del lutto che è rimasta lì a ribollire finché due anni fa mi ha mandato in burnout. Ho avuto attacchi di panico e di ansia per quasi un mese con annessi problemi a dormire, improvvise crisi di pianto e sbalzi di umore repentini.
Per mia fortuna è durato poco grazie anche alla vicinanza della mia famiglia che è molto unita anche al di fuori del nucleo familiare. Il sostegno dei miei cugini, di amici cari e di una terapeuta mi ha subito riportato alla normalità.
Se potessi tornare indietro di 7 anni andrei dalla psicologa proprio nei mesi successivi al lutto. Parlarne con lei mi ha aiutato tantissimo ad accettarlo e a metabolizzarlo. Del resto un’ora a settimana per noi stessi possiamo concedercela no?
Convinciti che il dolore per la perdita di un genitore non passerà mai del tutto e farà sempre parte del nostro vissuto, l’unica cosa che puoi fare è accettarlo ed imparare a convivere con esso.
Per fortuna, sono una persona aperta in tal senso, quindi se c'è qualcosa che mi turba riguardo a ciò che è successo, ne parlo con amici o parenti.
Come ho detto nell'altro post, affidarmi ad uno psicologo è una cosa che tengo in considerazione. Ad oggi, sento che ogni giorno sto facendo sensibili progressi, ma non si può mai dire con la nostra mente.
Terrò la guardia alta.
Un abbraccio.
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Re: Affrontare il lutto
Come avevo scritto nel mio primo post ognuno lo affronta in modi differenti, pare logico ma non lo è, tra le tante cose che non digerisco di quando è morto mio padre, e che lui già prima diceva molto spesso che gli rimaneva poco, che in parte era anche vero, ma questa cosa almeno personalmente mi ha fatto l'effetto opposto, pensare che poteva andare avanti ancora.
Ma nel mio caso era differente perché mio padre di suo non era una persona che si poteva muovere, al contrario di 20-25 (e più) anni fa, che da ragazzino neanche riuscivo a stargli dietro quando camminava. Quindi con una situazione di una persona che purtroppo non poteva fare altro, se non in mia presenza, di mia madre o di altri parenti.
Poi penso anche ad altre casi , tipo qualcuno accennata qui sopra, una mia amica teneva tantissimo alla madre, e fu un grosso dispiacere la sua perdita, mentre aveva un brutto rapporto con il padre, e si è totalmente disinteressata a ciò che faceva (nonostante abbiano anche vissuto assieme per un bel po') e come campava, tutt'ora non so se il padre è ancora in vita oppure no.
E l'ultima frase di Shinobi è verissima, ahinoi.
Ma nel mio caso era differente perché mio padre di suo non era una persona che si poteva muovere, al contrario di 20-25 (e più) anni fa, che da ragazzino neanche riuscivo a stargli dietro quando camminava. Quindi con una situazione di una persona che purtroppo non poteva fare altro, se non in mia presenza, di mia madre o di altri parenti.
Poi penso anche ad altre casi , tipo qualcuno accennata qui sopra, una mia amica teneva tantissimo alla madre, e fu un grosso dispiacere la sua perdita, mentre aveva un brutto rapporto con il padre, e si è totalmente disinteressata a ciò che faceva (nonostante abbiano anche vissuto assieme per un bel po') e come campava, tutt'ora non so se il padre è ancora in vita oppure no.
E l'ultima frase di Shinobi è verissima, ahinoi.