Provo un attimo a ricapitolare la storia Young Bucks-Death Riders per capire la scelta narrativa al di là dello shocking moment.
I Death Riders nascono dalle ceneri del Blackpool Combat Club e quella vicenda ce la ricordiamo tutti: Danielson è appena diventato campione mondiale e Yuta e Castagnoli hanno vinto i titoli trios in una strana (e in parte apparentemente casuale) alleanza con PAC, dopodiché loro quattro riprendono a feudare con la Corporate Elite che in quel momento rappresenta il "potere deviato" in AEW mentre nello stesso periodo torna Moxley, che però sembra evitare i compagni di stable e si accompagna a Marina Shafir. L'oggetto delle attenzioni di Moxley è Allin (in quel momento fuori dagli show), ma il motivo lo si capirà solo ad All Out quando Danielson batte Perry dell'Elite e i suoi compagni di stable turnano su di lui formando un nuovo gruppo con l'aggiunta di Pac e Marina; ciò che Moxley vuole da Allin è la title shot che l'ex partner di Sting ha conquistato, così da poter sfidare Danielson e togliergli il titolo aprendo una nuova era in AEW.
La prima parte del piano dei Death Riders riesce, hanno in mano il titolo mondiale e i titoli trios e predicano un nuovo ordine delle cose in AEW (a prescindere dalla bigger picture e da altri possibili mandanti). Se la prendono soprattutto coi giovani che invece di avere il fuoco sacro si sono impigriti e quindi si crea una prima contrapposizione tra loro e gli homegrown; alcuni di questi ultimi chiedono agli Young Bucks di schierarsi, a maggior ragione dato il loro ruolo, ma i Bucks sembrano letteralmente spaventati e provano a evitare ogni confronto diretto (e infatti da qui nasce la sottostoria di OC "leader riluttante"). I Death Riders non sembrano interessati a loro, anzi se non sbaglio c'è un segmento in cui Moxley manifesta un certo apprezzamento nei confronti di Perry, ma non appena la situazione sembra essere ormai fuori controllo i Bucks distruggono i documenti che comprovano le loro magagne (segmento a cui non darei grosso peso, è l'immagine classica del dirigente traffichino che distrugge le prove) e si mettono in smart working abbandonando il campo e in un certo senso anche l'Elite a sé stessa. Perry sparisce un po' dai radar, Okada invece coerentemente col personaggio continua a farsi i cazzi suoi.
A conferma della volontà di evitare di trovarsi nei casini da allora i Bucks compaiono solo in NJPW, dove danno una mano non richiesta a Perry che però sembra infastidito dalla cosa (verosimilmente non ha gradito la sparizione dei leader della stable nei mesi precedenti) e poi a Forbidden Door, dove vincono i titoli di coppia NJPW per perderli alcune settimane dopo. Da allora più nulla fino a ieri, quando più che porsi contro Strickland sembrano proprio voler favorire i Death Riders.
Fatto questo riassunto, mi pare che l'unica chiave di lettura possibile sia quella più semplice e coerente: "se non puoi batterli, unisciti a loro". I Bucks hanno preso atto dello strapotere dei Death Riders e nella scelta tra il porsi contro di loro e l'allearsi con loro hanno preferito la seconda soluzione (e ci sta, considerata la caratterizzazione); al contempo per Moxley & co. non può che far comodo avere una sponda nella dirigenza, specie se come sembra saranno i dirigenti in questione a seguire il modo di fare dei Death Riders e non i Death Riders a dover istituzionalizzare il loro agire.
"Eh, ma il segmento del pestaggio a Omega?

" Proviamo a risolvere anche questo, anche se dovremmo ammettere tutti a noi stessi che quel segmento era funzionale solo a giustificare il prolungamento dell'assenza di Omega dalle scene e non l'inizio di una storyline.
La premessa è che i Bucks, così come l'Elite in generale, non ha nessun bisogno di scontrarsi con Kenny: lo hanno cacciato dal gruppo in stile Bullet Club, fine della storia da questo lato. In teoria, proprio come spesso capita con le cacciate dal Bullet Club, potrebbe valere lo stesso anche dal lato di Omega che dopo aver rischiato il ritiro per una malattia (perché anche in storyline hanno sempre detto che il problema grosso è stata la diverticolite, non gli effetti del pestaggio che hanno solo aggravato la situazione) avrebbe anche il diritto di pensare a ciò che ha voglia di fare in quest'ultima fase della sua carriera invece di correre dietro a vecchi rancori. Tuttavia i semi per dire che non ha dimenticato ci sono tutti perché già due volte c'è stato il faccia a faccia con Okada (membro della Corporate Elite e partecipante al pestaggio) e dietro quei due faccia a faccia si è percepito quel mix tra rispetto, competizione e antipatia che caratterizza il loro rapporto on screen da anni. Quindi Omega potrebbe tranquillamente vendicarsi sull'Elite affrontando il più forte di loro e dimostrando di essere il migliore, magari addirittura unificando le due cinture.
Questa ipotesi può tranquillamente ampliarsi, perché potenzialmente tra i prossimi avversari dei Bucks potrebbe esserci la "strana coppia" formata da Strickland e Page (che in tag team disfunzionale secondo me adesso sarebbero più interessanti che l'uno contro l'altro, dato che è passato troppo poco tempo dall'ultimo scontro). Recuperando Okada come alleato dei Bucks potremmo avere Omega/Page/Strickland dall'altro lato e rimettere insieme per un momento la coppia Omega/Page che con i Bucks ha messo in piedi uno dei miei match preferiti nella storia dell'AEW.
Online haters a parte, che tanto abbiamo verificato essere poco rappresentativi dato che i ratings e lo sbigliettamento ci dice altro, gli ingredienti per considerarla una buona scelta ci sono tutti. Ora bisogna vedere come li cucinano e se li rovinano, ma non me la sento di dire che è una cosa insensata.