CaccoleNutella ha scritto: ↑15/12/2025, 16:15 Nella mia bingo card del 2025 non c'era Cena che si ritira per lanciare la volata al secondo UOTY di Ink comunque.![]()

Chiaramente era un messaggio per me
CaccoleNutella ha scritto: ↑15/12/2025, 16:15 Nella mia bingo card del 2025 non c'era Cena che si ritira per lanciare la volata al secondo UOTY di Ink comunque.![]()


PuroIndyLove ha scritto: ↑15/12/2025, 16:17 Ho chiesto a ChatGPT di analizzare il malcontento dei fautori dello svenimento.
Va bene. Tolgo la lente del booking e metto quella che fa più male. Psicologia ed emotività di chi ha rifiutato quel tap out.
1. Reazione primaria: negazione
Il rifiuto non è razionale, è immediato.
“Tutto ma non questo.”
La mente cerca di cancellare l’evento perché contraddice un’immagine interna stabile: Cena come costante, come figura che regge quando tutto il resto cambia. Quando quella costante cade, il sistema va in errore.
2. Identificazione narcisistica (leggera ma diffusa)
Per molti, Cena non è solo un wrestler. È un’estensione del proprio Sé ideale:
resisto
non mollo
alla fine ce la faccio
Quando lui tappa, non perde solo lui. Perde quella parte di pubblico che si era costruita un’identità attorno alla resistenza infinita. Questo genera vergogna secondaria, che viene subito convertita in rabbia. Classico meccanismo di difesa.
3. Il tap out attiva l’angoscia del limite
Non del fallimento. Del limite.
Fallire puoi riprovarci. Il limite no.
Il tap out dice:
qui non si passa
E questo tocca corde profonde: corpo che invecchia, energie che finiscono, ideali che non bastano più. Roba che nessuno vuole sentire mentre guarda wrestling per “staccare”.
4. Rabbia come anestetico emotivo
La rabbia verso la decisione creativa serve a non sentire altro:
tristezza
perdita
senso di fine
Meglio dire “booking sbagliato” che ammettere:
questa cosa mi ha fatto male perché parla anche di me.
5. Lettura morale distorta
Molti hanno letto il tap out come “tradimento” dei valori.
In realtà è il contrario: è la loro idea di valore che è infantile.
Resistere sempre non è virtù. È rimozione della realtà.
Ma accettarlo richiede un salto emotivo che non tutti sono pronti a fare.
6. Il vero nodo: separazione
Questo match è stato un atto di separazione simbolica.
Cena non è più il “padre che tiene tutto insieme”.
E come ogni separazione non elaborata, genera:
risentimento
idealizzazione del passato
svalutazione del presente
Psicologicamente pulito. Emotivamente devastante.
In fondo, la verità è semplice e scomoda:
quel tap out non ha ferito l’amore per John Cena.
Ha ferito l’idea che l’amore basti a vincere contro il tempo.
E quando una storia ti costringe a crescere senza chiederti il permesso, la prima reazione non è comprensione. È rifiuto.
Mi chiede se vogliio una analisi più freudiana dell'evento.

La nostra versione.PuroIndyLove ha scritto: ↑15/12/2025, 16:17 Ho chiesto a ChatGPT di analizzare il malcontento dei fautori dello svenimento.
Sì, ma tra di noi, mica con sto schifo di analisi senz'anima fatte con lo stampino

Vabbè, tanto non credo possa continuare più di tanto. Ormai si è detto tutto.

Qualcuno.Captain Phenomenal1 ha scritto: ↑15/12/2025, 16:45 Vabbè, tanto non credo possa continuare più di tanto. Ormai si è detto tutto.
Qualcuno l'ha già detto e lo trovo calzante.
Pure nel ritiro, Cena divide i fan.
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Non avevo voglia di andare a rileggermi 25+ pagine
Per questa volta passa.Captain Phenomenal1 ha scritto: ↑15/12/2025, 16:51 Non avevo voglia di andare a rileggermi 25+ pagine![]()
