HSMA ha scritto: ↑22/08/2020, 14:51
Tutto il mio discorso è focalizzato sulla sola qualità in ring.
Il fatto che porti pubblico o meno ha una rilevanza nulla.
Quello schema va avanti da tutto questo tempo perchè funziona e perchè costruire match in altri modi è difficilissimo e quasi sempre escono una merda.
È come prendere una ricetta classica e stravolgerla: per una volta che esce una cosa migliore, ce ne sono 99 immangiabili.
Ma infatti è focalizzato in maniera bizzarra.
Traspare né più né meno che la solita concezione della qualità come valore in sé, ben definibile, assoluto e indifferente a chi guarda, dato dalla somma di elemento x, x1, x2 presenti in un certa maniera e dosaggio. C'eravamo arrivati già 15 anni fa nel wrestling web e poi sul serio (e non solo come citazione)
c'ha rotto er cazzo.
La colpa di una federazione non può essere quella di soddisfare un suo target prescelto e le sue
personas di riferimento, anche se ciò comporta rompere la struttura classica o tradizioni varie. A me magari fa schifo, e pure a te, ma per qualcuno magari la qualità sta proprio lì.
Continuo perciò a pensare che la discussione vera da fare stia altrove, o quantomeno questa discussione vada integrata con ciò che succede dall'altro lato dell'interazione. Non il lato del produttore (
Cosa offre la AEW che non c'è altrove? Come lo fa? Quali fan cerca?) bensì dal lato consumatore: chi segue ora la AEW? Cosa vuole? Quanto è soddisfatto? E quanti sono?
Con qualche risposta in più viene anche più chiaro comprendere cosa passa sullo schermo e perché, oltre che il peso specifico che la AEW ha e cosa può muovere nel panorama wrestling da qui al futuro.